L’inglese Tyrrell Hatton ha vinto con 273 (71 65 68 69, -15) colpi la 36ª edizione dell’Hero Dubai Desert Classic, il primo dei cinque tornei delle Rolex Series del DP World Tour 2025 disputato sul percorso dell'Emirates Golf Club (par 72), a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, dove ha offerto una bella prova Guido Migliozzi, ottavo con 278 (-10).
Hatton, membro della LIV Golf, nel giro finale ha sorpassato con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) il neozelandese Daniel Hillier, leader dopo tre round e secondo con 274 (-14). In terza posizione con 275 (-13) l’inglese Laurie Canter, anche lui nella Superlega Araba, mentre Rory McIlroy, numero tre mondiale, vincitore delle ultime due edizioni del torneo (quattro in totale dopo quelle del 2009 e 2015), non è riuscito a centrare la tripletta di fila anche se ha fatto una corsa in continua rimonta partendo dal 26° posto iniziale e finendola al quarto con 276 (-12) insieme al danese Niklas Norgaard. Al sesto con 277 (-11) il nordirlandese Tom McKibbin e il sudafricano Shaun Norris e al 31° con 285 (-3) Francesco Laporta.
Tyrrell Hatton, 33enne di High Wycombe, ha firmato l’ottavo titolo sul DP World Tour, il quinto nelle Rolex Series dopo quelli nell’Italian Open (2017), nel Turkish Airlines Open (2019), nel BMW PGA Championship (2020) e nell’Abu Dhabi HSBC Championship (2021), raggiungendo in vetta alla graduatoria dei plurivincitori lo spagnolo Jon Rahm. Nel suo palmarès figurano anche un successo sul PGA Tour, uno sulla LIV Golf, uno sull’EuroPro Tour e due sul Jamega Pro Golf Tour. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.530.000 dollari su un montepremi di 9.000.000 di dollari.
Migliozzi (66 73 70 69), alla seconda gara stagionale dopo il 31° posto nel Nedbank Golf Challenge, ha iniziato in quarta posizione, ha poi perso terreno nel secondo round (16°) per risalire in top ten passando per la decima. Ha concluso con un parziale di 69 (-3), frutto di quattro birdie e un bogey. Nella Race To Dubai (ordine di merito) è salito dalla 82ª alla 19ª piazza. Laporta (72 72 71 70), dopo aver superato il taglio di misura (65°), ha poi recuperato con un 71 (-1) e un 70 (-2, cinque birdie, tre bogey). Non ha superato il taglio Andrea Pavan, 80° con 145 (73 72, +1). Stessa sorte per Jon Rahm, 87° con 146 (+2), e per il norvegese Viktor Hovland, 104° con 148 (+4), che erano tra i favoriti.
TERZO GIRO - Il neozelandese Daniel Hillier è il nuovo leader con 203 (68 65 70, -13) colpi a un giro dal termine del Dubai Desert Classic, il primo torneo Rolex Series del DP World Tour 2025 che si sta svolgendo sul tracciato dell'Emirates Golf Club (par 72), a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Saranno in corsa per il titolo anche l’inglese Tyrrell Hatton, membro della LIV Golf, secondo con 204 (-12), lo scozzese Ewen Ferguson, in vetta dopo due giri e ora terzo con 206 (-10), l’altro neozelandese Ryan Fox e l’inglese Laurie Canter, anche lui nella Superlega araba, quarti con 207 (-9).
Ha recuperato sei posizioni Guido Migliozzi, decimo con 209 (66 73 70, -7), che la matematica non esclude da una possibile rimonta, così come il nordirlandese Rory McIlroy, 12° con 210 (-6) e risalito dal 33° posto. Il numero tre mondiale, campione in carica dopo due titoli conquistati nel 2023 3 2024 e altri due in precedenza, non ha grandi chance, ma è sicuro che le proverà tutte per emulare il grande Arnord Palmer, che è salito cinque volte sul gradino più alto del podio.
L’altro italiano che ha superato il taglio, Francesco Laporta, è 46° con 215 (72 72 71, -1). E’ uscito dopo 36 buche Andrea Pavan, 80° con 145 (73 72, +1), out per un colpo. Il montepremi 9.000.000 di dollari dei quali 1.530.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Sorpassi, eliminazioni eccellenti e colpi di scena a non finire nell'Hero Dubai Desert Classic. Il primo torneo Rolex Series del DP World Tour 2025 ha espresso i primi verdetti. Negli Emirati Arabi Uniti, a metà gara, grazie a un parziale di 65 (-7) su un totale di 132 (67 65, -12), lo scozzese Ewen Ferguson è risalito dalla quinta posizione e ora guida la classifica (grazie a un eagle nel finale) con un colpo di vantaggio nei confronti del nordirlandese Daniel Hillier, secondo con 133 (-11) davanti agli inglesi Tyrrell Hatton e Laurie Canter, entrambi della Superlega araba, terzi con 136 (-8) insieme al sudafricano Shaun Norris e all'australiano Jason Scrivener.
Sul percorso dell'Emirates Golf Club (par 72), Guido Migliozzi è scivolato invece dalla quarta alla 16ª piazza con 139 (66 73, -5).
Partito dalla buca 10, dopo aver realizzato due birdie nelle prime nove giocate, il vicentino nella seconda parte di gara ha pagato a caro prezzo tre bogey (giro in 73, +1). Al suo fianco, con lo stesso score complessivo, tra gli altri, pure il britannico Tommy Fleetwood, l'americano Patrick Reed e il nordirlandese Tom McKibbin. E' invece costretto a inseguire, Rory McIlroy. Il numero 3 mondiale, vincitore delle ultime due edizioni della competizione (sua non solo nel 2024 e nel 2023, ma anche nel 2015 e nel 2009), è 33° con 141 (-3). Tra gli azzurri, con Migliozzi, ha superato il taglio anche Francesco Laporta, 65° con 144 (72 72, par) dopo un round con tre birdie e altrettanti bogey. E' invece uscito di scena Andrea Pavan, 80° con 145 (73 72, +1).
Eliminazione a sorpresa per Jon Rahm. Lo spagnolo, 87° con 146 (+2), asso della Liv e tra gli sportivi più pagati al mondo, è fuori dai giochi. Stesso discorso e stesso punteggio pure per il polacco Adrian Meronk, pure lui della Superlega araba, e il sudafricano Thriston Lawrence.
E' già finito, inoltre, il torneo di Viktor Hovland. Il norvegese, ottavo nel world ranking e vincitore nel 2022, non è andato oltre la 104ª posizione con 148 (+4). E' out anche l'inglese Luke Donald, capitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma nel 2023 e a quella del 2025 di Bethpage (New York), 112° con 149 (+5).
L'Hero Dubai Desert Classic mette in palio 9.000.000 di dollari (la prima moneta è di 1.530.000) e precede il Ras Al Khaimah Championship (23-26 gennaio).
PRIMO GIRO - L'Hero Dubai Desert Classic, primo evento delle Rolex Series del DP World Tour 2025, è iniziato alla grande per Guido Migliozzi. Negli Emirati Arabi Uniti, il veneto ha chiuso il round d'apertura della competizione al quarto posto. Protagonista con una prova bogey free in 66 (-6), con sei birdie, il 27enne di Vicenza è distante un solo colpo dalla vetta occupata, con 65 (-7), dal portoghese Ricardo Gouveia, dall'australiano David Micheluzzi e dall'amateur americano David Ford, vera sorpresa di giornata.
I big, invece, sono costretti a rincorrere. Lo spagnolo Jon Rahm, ex numero 1 al mondo, asso della LIV Golf, la Superlega araba, e tra gli sportivi più pagati, è 18° con 69 (-3) al fianco, tra gli altri, dello statunitense Akshay Bhatia, mentre il nordirlandese Rory McIlroy, terzo nel world ranking, vincitore per quattro volte (record) della rassegna, campione uscente (ha peraltro conquistato le ultime due edizioni della gara), è 26° con 70 (-2). Stesso score per Patrick Reed.
In ritardo gli inglesi Tommy Fleetwood e Tyrrell Hatton, certezze del team Europe in Ryder Cup, entrambi 48.i con 71 (-1). All'Emirates Golf Club (par 72), gli altri due azzurri in campo, Francesco Laporta (72, par) e Andrea Pavan (73, +1), occupano rispettivamente la 70ª e la 87ª piazza. Deludente la prova di Viktor Hovland. Il norvegese, a segno nel 2022, è 111° con 75 (+3) e rischia l'uscita al taglio. In difficoltà anche Luke Donald. Capitano del team Europe alla Ryder 2023 di Roma e confermato per quella di Bethpage (New York), il britannico è 123° con 77 (+5). L'Hero Dubai Desert Classic mette in palio 9.000.000 di dollari (la prima moneta è di 1.530.000) e precede il Ras Al Khaimah Championship (23-26 gennaio).
LA VIGILIA - Seconda gara del trittico negli Emirati Arabi Uniti per il DP World Tour, che dopo la Team Cup, sfida tutta europea in ottica Ryder Cup, propone l’Hero Dubai Desert Classic (16-19 gennaio), primo dei cinque eventi stagionali delle Rolex Series con un montepremi di nove milioni di dollari, dove saranno in campo Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Andrea Pavan.
Sul percorso dell’Emirates GC, a Dubai, in un field di alto livello il gran favorito è Rory McIlroy, numero tre mondiale, campione in carica con la doppietta nelle ultime due delle 35 edizioni del torneo e leader nella lista dei plurivincitori con quattro successi (gli altri nel 2009 e 2015). Il nordirlandese, che ha appena ricevuto il Seve Ballesteros Trophy quale miglior giocatore del DP World Tour 2024, non avrà comunque vita facile nella sua marcia verso il quinto titolo perché al via vi saranno tanti altri campioni a iniziare dal norvegese Viktor Hovland, numero otto del ranking e a segno nel 2022, per proseguire con l’inglese Tommy Fleetwood, ammirato in grande spolvero nella Team Cup, e con il quintetto della LIV Golf guidato dallo spagnolo Jon Rahm e che comprende gli inglesi Tyrrell Hatton e Laurie Canter, il polacco Adrian Meronk e lo statunitense Patrick Reed. E ancora gli americani Jimmy Walker, vincitore di un Major, e Akshay Bhatia, 22enne di Northridge (California) con due titoli sul PGA Tour, il sudafricano Thriston Lawrence, l’australiano Adam Scott, oltre all’inglese John Parry, leader della Race To Dubai (ordine di merito), agli statunitensi Johannes Veerman e Ryggs Johnston, all’australiano Elvis Smylie e al sudafricano Shaun Norris, ossia i cinque vincitori stagionali.
Sempre ricorrente il tema Ryder Cup (26-28 settembre, Bethpage Black Course, Farmingdale, USA) perché l’inglese Luke Donald, capitano del Team Europe, che sarà al via, oltre a seguire McIlroy, Hatton, Rahm , Hovland e Fleetwood, che non hanno certo bisogno di dimostrare nulla, e altri che sono stati protagonisti a Roma nel 2023, come il danese Nicolai Hojgaard e lo scozzese Robert MacIntyre, potrà comunque osservare nuovamente chi si è messo in evidenza nella Team Cup, come Canter, l’inglese Paul Waring, il nordirlandese Tom McKibbin, in procinto di passare nella Superlega araba, e il francese Romain Langasque, ottimo in doppio con Matthieu Pavon, assente nell’occasione.
Alla vigilia della gara Edoardo Molinari, confermato vice capitano europeo per il match di Farmingdale, ha fatto considerazioni sul campo, definendo le buche 9, 13 e 18 come le più determinanti, indicando tra i più attesi Rory McIlroy, Tommy Fleetwood e Tyrrell Hatton e come outsider Francesco Laporta, insieme all’inglese Sam Bairstow e al danese Rasmus Neergaard -Petersen, dominatore del Challenge Tour 2024 (primo in money list e tre titoli).
Degli azzurri Migliozzi è alla seconda presenza stagionale dopo il 31° posto nel Nedbank Golf Challenge e sono alla terza Laporta, sesto nello stesso evento in Sudafrica, e Pavan, due volte in top 25.
La storia - Il torneo è nato nel 1989 come Karl Litten Desert Classic, poi ha cambiato per altre sei volte il nome dello sponsor, mantenendo sempre inalterata la dizione Desert Classic. Oltre a McIlroy e a Hovland, sarà in campo un altro past winner, il cinese Haotong Li (2018), che comunque non sembra più ai livelli di quel periodo. Pochi i plurivincitori: McIlroy è seguito con tre successi dal sudafricano Ernie Els (1994, 2002, 2005) , che vanta anche tre secondi posti, e con due da Tiger Woods (2006, 2008) e dallo scozzese Stephen Gallacher (2013, 2014), l’altro autore di una doppietta consecutiva insieme al nordirlandese.
Diretta su Sky e in streaming su NOW - L’Hero Dubai Desert Classic sarà teletrasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 16 gennaio e venerdì 17, dalle ore 5 alle ore 14,30 (dalle ore 5 alle ore 8,30 commento in lingua originale); sabato 18 e domenica 19, dalle ore 5 alle ore 14 (dalle ore 5 alle ore 8 commento in lingua originale). Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Alessandro Lupi, Massimo Scarpa e di Michele Gallerani.