20 Ottobre 2024

PGA Tour: F. Molinari 59° allo Shriners Children's

Francesco Molinari Francesco Molinari

 

J.T. Poston, con lo score di 262 (64 65 66 67, -22) colpi, ha fatto suo lo Shriners Children's Open superando di misura Doug Ghim, secondo con 263 (-21). Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada, ha debuttato nella nuova stagione del PGA Tour Francesco Molinari, che si è classificato 59° con 281 (66 70 75 70, -3). L’azzurro ha iniziato bene, poi ha pagato soprattutto un terzo round terminato di quattro colpi sopra il par.

James Tyree Poston, 31enne di Hickory (North Carolina), ha firmato il terzo titolo sul circuito a distanza di due anni e tre mesi dal secondo. Ha realizzato un 67 (-4) finale con cinque birdie e un bogey ininfluente alla buca 17, perché la rimonta di Ghim (65, -6, un eagle, quattro birdie) è rimasta corta di un colpo.

Per il successo Poston ha ricevuto un assegno di 1.260.000 dollari, su un montepremi di 7.000.000 di dollari, ed è salito nel World Ranking dal 64° al 40° posto.

In terza posizione con 265 (-19) il filippino Rico Hoey e il tedesco Matti Schmid, in quinta con 266 (-18) Michael Kim, Davis Thompson e il coreano K.H. Lee, e in ottava con 267 (-17) il canadese Taylor Pendrith. E’ finito al taglio, caduto a 140 (-2), il tentativo del coreano Tom Kim (141, -1) di vincere il torneo per la terza volta consecutiva.

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari debutta nella nuova stagione del PGA Tour, iniziata a metà settembre, partecipando al quarto evento, lo Shriners Children's Open, in programma dal 17 al 20 ottobre sul percorso del TPC Summerlin, a Las Vegas in Nevada. L’azzurro torna così in USA dove ha disputato l’ultima gara a fine giugno.

Il torneo, che ha un montepremi di sette milioni di dollari, uno dei più bassi rispetto alla media, non ha richiamato i big così che il più in alto nel World Ranking è il coreano Tom Kim, numero 25, campione in carica con doppietta negli ultimi due anni. Il 22enne di Seoul, con tre successi sul circuito (l’altro nel Wyndham Championship, 2022), professionista dal 2018, ha un palmarès in cui figurano anche due vittorie sull’Asian Tour, tre sull’Asian Development Tour, due sul Korean Tour e altrettante sul Philippine Golf Tour.

Nel field altri cinque tra i primi 50 della classifica mondiale, ma tutti nella parte bassa: Davis Thompson, Matt McCarty, che si è appena imposto nel Black Desert Championship, il tedesco Stephan Jaeger, classificato alle sue spalle, l’australiano Cameron Davis e il canadese Taylor Pendrith. Malgrado le defezioni, come sempre accade nel PGA Tour, al via vi saranno giocatori che sono comunque il grado di offrire un buon contributo allo spettacolo tra i quali ricordiamo Gary Woodland, Harris English, Rickie Fowler, Kurt Kitayama, Matt Kuchar, J.T. Poston, Andrew Putnam, il neozelandese Ryan Fox, il sudafricano Erik Van Rooyen, l’inglese Danny Willett, l’irlandese Seamus Power, i canadesi Nick Taylor e Adam Hadwin, secondo lo scorso anno, e Matthew NeSmith, runner up nel 2022. Oltre naturalmente a Molinari. Al vincitore andranno 1.260.000 dollari e gli inviti nel 2025 per The Masters, PGA Championship, The Sentry e The Players Championship.

Il torneo, giunto alla 42ª edizione, è iniziato nel 1983 e fino al 2003 si è disputato sulla distanza di 90 buche. Nato come Panasonic Las Vegas Pro-Celebryty Classic, l’anno dopo è divenuto Panasonic Las Vegas Invitational e poi ha cambiato nome sette volte fino a giungere all’attuale. Con Kim in campo altri tre past winner, lo scozzese Martin Laird (2009, 2020), Webb Simpson (2013) e Ryan Moore (2012). Oltre a Kim e a Laird vi sono soltanto altri due plurivincitori: Kevin Na, con due successi, e Jim Furyk, recordman con tre, l’altro giocatore che insieme a Kim ha realizzato la doppietta consecutiva nel corso del trittico. Dal 2004, ossia sulla distanza di 72 buche, il punteggio record è di 260 (-24) colpi firmato da Ryan Moore, Webb Simpson, Sungjae Im (2021) e Kim (2022), ma Marc Turnesa ha il primato rispetto al par con un “-25” ottenuto nel 2008 (score di 263). Tra i vincitori anche Tiger Woods nel 1996 con un 332 (-27) sulle 90 buche.

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Lo Shriners Children's Open verrà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti su entrambe le piattaforme da giovedì 17 a domenica 20 ottobre, dalle ore 23 alle ore 2. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandra Bellicini.

Primo piano

  • Il primo Masters
    tra storia e leggenda
    Il primo Masters tra storia e leggenda 07/04/2025

    Fu la stampa a dare il nome al torneo che Bobby Jones allestì nel 1934, appena ebbe finito di costruire l’Augusta National, invitando i suoi vecchi avversari e i campioni più celebrati dell’epoca.

    “Herbert H. Ramsey, ex presidente dell’Associazione Golfistica statunitense, ha dichiarato di aver presenziato ad uno spettacolo mai visto fino ad ora. E dire che egli ha assistito a tante vibranti battaglie nel golf”. Così scriveva nel 1934, all’indomani del primo Masters svoltosi ad Augusta, il giornalista Grantland Rice, uno dei più famosi dell’epoca, che poi concludeva il suo servizio con queste parole: “L’opinione generale è che Bobby Jones e Augusta abbiano dato inizio a un evento che si tramuterà in uno tra i più grandi della storia del golf. Sicuramente la prossima edizione sarà superiore per interesse generale e per sensazioni emotive”.

    Rice fu l’inviato ad Augusta di “The American Golfer”, una rivista specializzata purtroppo inghiottita dalla “grande recessione “ nel 1936. Ospitò articoli considerati autentica letteratura del golf

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca