13 Ottobre 2024

DP Tour: Bradbury a sorpresa, sesto Laporta

Dan Bradbury (Getty Images) Dan Bradbury (Getty Images)

L’inglese Dan Bradbury ha vinto una combattuta 106ª edizione del FedEx Open de France, sul percorso de Le Golf National (par 71) a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia, dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup. Con un parziale di 66 (-5) nato da cinque birdie, di cui tre consecutivi tra le buche 14 e 16 decisivi, e lo score di 268 (67 66 69 66, -16) ha superato di un colpo il tedesco Yannik Paul, l’inglese Sam Bairstow e i danesi Jeff Winther e Thorbjorn Olesen, secondi con 269 (-15).

Autore di un’ottima prova Francesco Laporta, anche lui tra la decina di giocatori che sono stati in corsa per il titolo sino alle ultime battute, il quale con il sesto posto (270 - 73 64 66 67, -14), condiviso con l’inglese Matthew Jordan, ha siglato il suo miglior risultato stagionale. Ha concluso con un 67 (-4, due bogey in avvio e sei birdie successivi). Dopo una partenza molto difficile (97° con 73, +2 e con un +6 sulle prime nove) il pugliese ha decisamente cambiato passo salendo al 17° posto nel secondo round e al sesto nel terzo che poi ha mantenuto. Hanno provato a dire la loro anche gli statunitensi Gunner Wiebe e Johannes Veerman, ottavi con 271 (-13), che hanno ceduto nel finale.

Degli altri azzurri Guido Migliozzi si è classificato 18° con 275 (68 73 67 67, -9) grazie a un doppio 67 (-4). Con il primo nel terzo round è salito dal 64° al 39° posto e con il secondo (sei birdie, due bogey) ha recuperato altre ventuno posizioni. Ha ceduto, invece, Matteo Manassero, 49° con 279 (71 67 67 74, -5), che aveva effettuato due buoni giri centrali.

Dan Bradbury, 25enne di Wakefield, ha ottenuto il secondo titolo dopo il primo nel 2022 (Joburg Open) alla 55ª presenza sul circuito. In una stagione tutto sommato fino ad ora deludente, con soli dieci tagli superati nei primi 25 tornei (due top ten e piazzamenti soprattutto in media classifica), in una sola gara ha ricevuto un assegno 552.500 dollari su un montepremi di 3.250.000 dollari, praticamente circa il doppio di quanto aveva guadagnato fino a oggi nel 2024.

Sono usciti al taglio Francesco Molinari, 72° con 142 (par), Andrea Pavan, 79° con 143 (+1), Edoardo Molinari, 96° con 146 (+4), e Lorenzo Scalise, 123° con 153 (+11).

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta ha guadagnato undici posizioni ed ora è sesto con 203 (73 64 66, -10) colpi a un giro dal termine del FedEx Open de France, dove è risalito di dieci Matteo Manassero, 15° con 205 (71 67 67, -8), e di 24 Guido Migliozzi, 39° con 208 (68 73 67, -5).

E’ da solo al comando lo svedese Jesper Svensson con 200 (65 68 67, -13) che precede di misura il danese Thorbjorn Olesen e l’inglese Sam Bairstow, secondi con 201 (-12). Al quarto posto con 202 (-11) altri due inglesi, Joe Dean e Dan Bradbury, quest’ultimo in vetta con Svensson dopo due turni insieme al belga Thomas Detry, sceso al 15° affiancando Manassero. Laporta ha per compagni di viaggio lo statunitense Gunner Wiebe, il tedesco Yannik Paul, l’inglese Matthew Jordan e lo svedese Simon Forsstrom.

Sono usciti al taglio Francesco Molinari, 72° con 142 (par), Andrea Pavan, 79° con 143 (+1), Edoardo Molinari, 96° con 146 (+4), e Lorenzo Scalise, 123° con 153 (+11). Il montepremi è di 3.250.000 con prima moneta di 552.500 dollari.

 

SECONDO GIRO - Curiosa sospensione, ma sicuramente necessaria per oscurità ,nel FedEx Open de France, con un solo giocatore, lo statunitense Johannes Veerman, fermato alla 17ª buca sul “meno 2” e che non cambierà significativamente la classifica, per ora provvisoria, al termine.

Sono al vertice con 133 (-9) l’inglese Dan Bradbury (67 66), il belga Thomas Detry (70 63) e lo svedese Jesper Svensson (65 68), che precedono di un colpo i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard, l’inglese Paul Waring, lo svedese Simon Forsstrom e il paraguaiano Fabrizio Zanotti, quarti con 134 (-8).

Tra gli azzurri gran recupero di Francesco Laporta, da 97° a 17° con 137 (73 64, -5) dopo un 64 (-7, un eagle, cinque birdie), e di Matteo Manassero, da 58° a 25° con 138 (71 67, -4), grazie a un 67 (-4, cinque birdie, un bogey), e crollo di Guido Migliozzi, da 18° a 64° con 141 (68 73, -1). Usciranno al taglio Francesco Molinari, 72° con 142 (par), Andrea Pavan, 79° con 143 (+1), Edoardo Molinari, da 18° a 96° con 146 (+4), e Lorenzo Scalise, 123° con 153 (+11). Il montepremi è di 3.250.000 con prima moneta di 552.500 dollari.

 

PRIMO GIRO - Sul percorso de Le Golf National (par 72), a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia, dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup, è iniziata la 106ª edizione del FedEx Open de France, dove sono al vertice tre giocatori con 65 (-6): il danese Thorbjorn Olesen, l’inglese Joe Dean e lo svedese Jesper Svensson.

Hanno il minimo vantaggio sul tedesco Yannik Paul, sul paraguaiano Fabrizio Zanotti, sul francese Adrien Saddier, sul danese Nicolai Hojgaard e sul dilettante ucraino Lev Grinberg, quarti con 66 (-5).

Tra gli azzurri sono al 18° posto con 68 (-3) Edoardo Molinari e Guido Migliozzi e si trovano prima della linea del taglio Andrea Pavan, 43° con 70 (-1), e Matteo Manassero, 58° con 71 (par), che ha perso colpi preziosi con due bogey sulle ultime due buche. Sono oltre Francesco Molinari, 73° con 72 (+1), e Lorenzo Scalise, che ha lo stesso “+1” alla buca 17, mentre Francesco Laporta è 97° con “+3” anche lui alla buca. Il montepremi è di 3.250.000 con prima moneta di 552.500 dollari.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero, Guido Migliozzi, Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise e Francesco Laporta sono i sette azzurri che partecipano al FedEx Open de France, uno dei tornei più longevi del DP World Tour, nato nel 1906 e giunto alla 106ª edizione. Si disputa dal 10 al 13 ottobre per la 30ª volta a partire dal 1991, la 21ª consecutiva, sul percorso de Le Golf National, a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia, dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup.

Nel field vi sono quattro giocatori tra i primi 50 del World Ranking: lo statunitense Billy Horschel (n. 17), il francese Matthieu Pavon (n. 26), l’inglese Justin Rose (n. 37) e il sudafricano Thriston Lawrence (n. 46), in un contesto che comprende anche 21 vincitori stagionali e che rende esercizio piuttosto difficile fare previsioni alla vigilia. Tra i 21 vi sono Guido Migliozzi (KLM Open), past winner nel 2022, quando con un 62 (-9) finale si prese il titolo ed eguagliò il record del campo, Matteo Manassero (Jonsson Workwear Open), che è stato in corsa per il successo nei recenti Irish Open (3°) e BMW PGA Championship (4°), quest’ultimo firmato a settembre da Horschel. Degli altri vanno ricordati i transalpini David Ravetto e Frederic Lacroix, che insieme a Victor Perez, Antoine Rozner e Pavon proveranno a riportare in patria un titolo che manca dal 2011 (Thomas Levet), i giapponesi Rikuya Hoshino e Yuto Katsuragawa, il tedesco Marcel Siem, a segno nell’Open d’Italia a Cervia e in questa gara nel 2012, i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard, l’inglese Matt Wallace e l’iberico Angel Hidalgo, che ha battuto Jon Rahm nell’acciona Open de España. Non hanno vinto sul circuito in stagione, ma possono dire la loro l’inglese Danny Willett e Francesco Molinari, due Major Champion, con l’azzurro che su questo percorso fu protagonista assoluto nella Ryder Cup 2018 con cinque successi su altrettanti incontri, record per i giocatori continentali. E ancora il danese Nicolai Hojgaard, il nordirlandese Tom McKibbin, gli inglesi Jordan Smith e Daniel Gavins e il tedesco Yannik Paul.

Il torneo riveste notevole importanza perché è il settimo dei nove eventi “Black 9” che conducono al Genesis Championship (24-27 ottobre), al termine del quale i primi 110 della Race To Dubai avranno la ‘carta’ per il DP World Tour 2025. Pertanto sono rimaste soltanto tre possibilità per coloro che sono al momento fuori dalla lista. Inoltre si competerà anche per entrare tra i primi 70 della Race to Dubai che accederanno alla prima delle due gare finali (Abu Dhabi HSBC Championship, 7-10 novembre). Senza dimenticare i punti in palio per entrare di diritto nel Team Europe alla Ryder Cup 2025 (sei qualificati attraverso la Ryder Cup Points List). Il montepremi è di 3.250.000 con prima moneta di 552.500 dollari.

La storia - II torneo, come detto nato nel 1906 come Open de France, ha iniziato ad avere il nome abbinato a uno sponsor dal 1980 e FedEx è l’ottavo della serie. Quattro soli i past winner: oltre a Migliozzi e a Siem, saranno al via il belga Nicolas Colsaerts (2019) e l’austriaco Bernd Wiesberger (2015).

Migliozzi è stato il terzo azzurro a siglare l’albo d’oro dopo Ugo Grappasonni (1949) e Costantino Rocca (1993). Sei volte gli italiani si sono classificati secondi: una con Aldo Casera (1954), con Massimo Florioli (1998) e con lo stesso Rocca (2001) e tre con Francesco Molinari (2010, 2012, 2016). Il record di vittorie appartiene con cinque all’inglese Aubrey Boomer (tra il 1921 e il 1931). Seguono con quattro lo spagnolo Severiano Ballesteros e il francese Arnaud Massy e con tre l’inglese Nick Faldo, l’argentino Roberto De Vicenzo, il belga Flory Van Donck e il transalpino Marcel Dallemagne (unica tripletta di fila dal 1936 al 1938).

Uno speciale di Sky dedicato a Franco Chimenti - Sky Sport dedica uno speciale a Franco Chimenti, lo storico presidente della Federazione Italiana Golf che ci ha lasciati giovedì scorso. Durante il servizio, curato da Francesca Piantanida, ne verranno ricordate la figura da appassionato innovatore e le tappe principali del suo straordinario percorso alla guida della Federazione Italiana Golf fino alla Ryder Cup italiana del 2023. “Speciale Franco Chimenti” andrà in onda su Sky Sport Golf e NOW e sarà disponibile on demand. Questa la programmazione: giovedì 10 e venerdì 11 ottobre, alle ore 18,30; sabato 12, alle ore 17,30 e alle ore 20,30; domenica 13, alle ore 17,30.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il FedEx Open de France sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 10 ottobre e venerdì 11, dalle ore 13,30 alle ore 18,30; sabato 12, dalle ore 13 alle ore 17,30: domenica 13, dalle ore 12,30 alle ore 17,30.

Primo piano

  • Il Sergio Melpignano Senior Italian Open torna al San Domenico Golf
    Il Sergio Melpignano Senior Italian Open torna al San Domenico Golf 20/05/2024

    Una tradizione che si rinnova. Per la terza volta negli ultimi quattro anni, il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour e quarta tappa dell’Italian Pro Tour 2024, il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf (FIG), si giocherà al San Domenico Golf di Savelletri (Brindisi). In Puglia, dal 24 al 26 ottobre prossimi, sarà sfida show tra tanti campioni over 50 che hanno contribuito a scrivere pagine importanti nella storia della disciplina.

    Dopo le edizioni del 2021 e del 2023, entrambe vinte dal sudafricano James Kingston, il San Domenico è pronto a calare il tris. L’evento, che si chiuderà domenica 27 ottobre con la tradizionale Pro-Am, organizzato con il supporto di Infront, official advisor della FIG, arrivato alla 13esima edizione (la prima si giocò nel 2004 al Circolo Golf Venezia), metterà in palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000. Gli azzurri saranno guidati in campo da Costantino Rocca, pioniere del golf italiano, ed Emanuele Canonica, che ha chiuso il 2023 al 18/o posto nell’ordine di merito del Legends Tour.

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca