13 Ottobre 2024

Challenge: a segno Brown, De Leo 6°, Mazzoli 8°

Hamish Brown (Getty Images) Hamish Brown (Getty Images)

Con una bella e tonica prestazione due azzurri si sono classificati in top ten nell’Hainan Open, Gregorio De Leo, sesto con 272 (66 68 71 67, -16) e risalito nel round finale dal decimo posto, e Stefano Mazzoli, ottavo con 274 (68 69 73 64, -14), che ha rimontato dal 32°.

Nel torneo disputato sul percorso del Sanya Luhuitou GC (par 72), a Donghai Bay in Cina, il 25enne danese Hamish Brown ha firmato il secondo titolo stagionale sul Challenge Tour e in carriera con lo score di 269 (66 70 67 66, -19). Alla 40ª presenza sul circuito, nel round conclusivo ha realizzato sei birdie (66, -6) raggiungendo con l’ultimo alla buca 18 il filippino Lloyd Jefferson Go (269 - 64 72 66 67), autore di un 67 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey), e poi lo ha superato con un altro birdie alla prima buca supplementare, la stessa 18 (par 5).

Ha mancato il playoff per un colpo, terzo con 270 (-18), il finlandese Oliver Lindell, che era al vertice dopo tre round, e sono terminati in quarta posizione con 271 (-17) l’inglese Ben Schmidt e il danese Bjorn Akesson. In sesta con De Leo anche il sudafricano JC Ritchie, mentre hanno affiancato Mazzoli lo scozzese Daniel Young e l’inglese Lee Slattery.Al 45° posto con 283 (71 70 70 72, -5) Aron Zemmer e out al taglio Pietro Bovari, 112° con 150 (76 74, +6).

Brown per la prodezza è stato gratificato con un assegno di 80.000 dollari su un montepremi di 500.000 dollari ed è salito dal quarto al terzo posto nella Road To Mallorca (ordine di merito). Importanti passi avanti di De Leo, da 38° a 33°, e di Mazzoli, da 54° a 41°, che con questa posizione nella money list sarebbero qualificati per prendere parte al Rolex Challenge Tour Grand Final (31 ottobre-3 novembre) dove avranno accesso solo i primi 45 che si contenderanno le 20 “carte” per il DP World Tour 2025.

 

TERZO GIRO - Gregorio De Leo, decimo con 205 (66 68 71, -11) colpi, è rimasto in top ten dopo il terzo round dell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sanya Luhuitou GC (par 72), a Donghai Bay in Cina.

E’ rimasto da solo al vertice con 200 (65 67 68, -16) il finlandese Oliver Lindell, che inizierà il giro finale con due colpi di vantaggio sullo svedese Niklas Lemke e sul filippino Lloyd Jefferson Go, secondi con 202 (-14). In quarta posizione con 203 (-13) e anche loro in corsa per il titolo, il danese Hamish Brown, il cinese Zihao Jin e l’inglese Ben Schmidt e in settima con 204 (-12), e con qualche possibilità in meno, lo svedese Bjorn Akesson e i sudafricani Wilco Nienaber e JC Ritchie, quest’ultimo in vetta insieme a Lindell e a Lemke dopo due turni.

Degli altri italiani in gara, Stefano Mazzoli occupa il 32° posto con 210 (68 69 73, -6), e Aron Zemmer il 36° con 211 (71 70 70, -5), dopo essere risalito dal 52°. E’ uscito al taglio Pietro Bovari, 112° con 150 (76 74, +6). Il montepremi è di 500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Gregorio De Leo ha guadagnato due posizioni ed è salito dal nono al settimo posto con 134 (66 68, -10) colpi nell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sanya Luhuitou GC (par 72), a Donghai Bay in Cina.

Del quintetto al vertice dopo un round sono rimasti al comando con 132 (-12) soltanto lo svedese Niklas Lemke (64 68) e il sudafricano JC Ritchie (64 68), ai quali si è aggiunto il finlandese Oliver Lindell (65 67), in rimonta dalla quinta piazza. Sono al quarto posto con 133 (-11) gli inglesi Ben Schmidt e Jamie Rutherford e l’altro sudafricano Wilco Nienaber, mentre De Leo ha la compagnia dell’irlandese Gary Hurley, dello statunitense Matt Oshrine, del portoghese Tomas Gouveia, dello svedese Bjorn Akesson e del cinese Zihao Jin.

Tre passi avanti per Stefano Mazzoli, da 23° a 20° con 137 (68 69, -7) e taglio evitato da Aron Zemmer, da 63° a 52° con 141 (71 70, -3). E’ uscito di scena Pietro Bovari, 112° con 150 (76 74, +6). Il montepremi è di 500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Quintetto al vertice dopo il primo giro dell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sanya Luhuitou GC (par 72), a Donghai Bay in Cina. E’ composto dallo svedese Niklas Lemke, dal singaporiano Gregry Foo, dal filippino Lloyd Jefferson Go e dai sudafricani JC Ritchie e Wilco Nienaber. Seguno a un colpo il finlandese Oliver Lindell, l’irlandese Gary Hurley e lo svedese Per Langfors, sesti con 65 (-7).

Bella prestazione di Gregorio De Leo, nono con 66 (-6, sei birdie, senza bogey), e buona anche quella di Stefano Mazzoli, 23° con 68 (-4). Al 63° posto con 71 (-1) Aron Zemmer e al 116° con 76 (+4) Pietro Bovari, a rischio di taglio. Il montepremi è di 500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Volata finale in tre tappe, le più ricche con 500.000 dollari di montepremi ciascuna, verso le 20 “carte” per il DP World Tour. Si comincia con l’Hainan Open (10-13 ottobre) sul percorso del Sanya Luhuitou GC, a Donghai Bay in Cina, nazione in cui si rimarrà per l’Hangzhou Open (17-20 ottobre) e infine i primi 45 della Road To Mallorca (ordine di merito) andranno in Spagna per il Rolex Challenge Tour Grand Final (31 ottobre-3 novembre) dove i migliori 20 della money list cambieranno circuito.

A Donghai Bay saranno in gara Gregorio De Leo, 38° nella Road To Mallorca, che con l’attuale posizione staccherebbe il biglietto per la Spagna, Stefano Mazzoli (54°), Pietro Bovari (69°) e Aron Zemmer (73°), che sfruttando al meglio le due opportunità cinesi possono ancora entrare tra i 45.

Guardando l’ordine di merito i primi dieci sono sostanzialmente al sicuro, tanto che solo in sei saranno al via, con la defezione dell’inglese John Parry (n. 1), del danese Rasmus Neergaard Petersen (n. 2) che sta già giocando sul tour maggiore essendosi imposto in tre eventi quest’anno, lo svedese Joakim Lagergren (n. 3) e il sudafricano Robin Williams (n. 7). Ci saranno invece il danese Hamish Brown (n. 4), gli spagnoli Joel Moscatel (n. 5) e Angel Ayora (n. 6), i francesi Alexander Levy (n. 8) e Beniamin Hebert (n. 10) e il finlandese Oliver Lindell (n. 9).

Diverso il discorso tra i classificati dall’11° al 30° posto tra i quali ne mancheranno solo due. Uno è l’irlandese Conor Purcell (n. 12) che evidentemente si sente al sicuro. Non lo sono invece il finlandese Tapio Pulkkanen, i transalpini Pierre Pineau e Martin Couvra, l’inglese Sam Hutsby e il tedesco Nicolai Von Dellingshausen che sono gli ultimi tra i 20 e che hanno alle spalle, entro i 30, avversari determinati. Tra costoro gli svedesi Bjorn Akesson e Christofer Blomstrand, lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, lo scozzese Euan Walker, il norvegese Andreas Halvorsen e il danese Jonathan Goth-Rasmussen, tutti a segno in stagione.

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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