06 Luglio 2024

LETAS: titolo a Natacha Host Husted, 47ª De Martini

Natacha Host Husted Natacha Host Husted

La danese Natacha Host Husted ha vinto con 211 (70 72 69, -2) colpi, unica giocatrice a scendere sotto par, il PGA Championship Gothenburg, sesto evento del LET Access, secondo consecutivo in Svezia, che si è svolto sul percorso dell’Albatross GolfKlubb (par 71), a Lerbacksvagen, dove Erika De Martini si è classificata 47ª con 228 (74 79 75, +15).

Natacha Host Husted, 22enne di Copenhagen, è andata a segno alla settima gara sul tour, la quarta quest’anno. Ha iniziato il round finale al vertice insieme alla tedesca Helen Tamy Kreuzer e dopo quattro buche si è trovata gravata di tre bogey. Ha però saputo rimediare con cinque birdie e ha distaccato di due colpi l’avversaria, seconda con 213 (par), che ha girato in 71 (par, tre birdie e altrettanti bogey). Per il titolo la danese ha ricevuto un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Al terzo posto con 216 (+3) l’inglese Mimi Rhodes, la francese Ariane Klotz e la svedese Kajsalotta Svarvar, al sesto con 217 (+4) la norvegese Tina Mazarino e al settimo con 218 (+5) la danese Cecilie Finne-Ipsen e le inglesi Lianna Bailey e Nicola Slater.

Erika De Martini è andata sempre a premio nelle sei gare stagionali disputate, con un settimo posto (Montauban Ladies Open). Sono uscite al taglio Emma Lundgren, 63ª con 156 (+14), Marta Spazzi, 99ª con 162 (+20), e Caterina Tatti, 103ª con 163 (+21).

 

LA VIGILIA - Marta Spiazzi, Erika De Martini, Caterina Tatti ed Emma Lundgren è il quartetto italiano che sarà in campo nel PGA Championship Gothenburg, sesto evento del LET Access e secondo consecutivo che si disputa in Svezia. Si gioca dal 4 al 6 luglio (54 buche) sul percorso dell’Albatross GolfKlubb, a Lerbacksvagen, dove tra le 132 concorrenti calamitano l’attenzione quattro delle prime dieci classificate nell’ordine di merito: le svedesi Kajsa Arwefjall (n. 2), vincitrice del precedente MoreGolf Mastercard Open, e Anna Magnusson (n. 5), a segno nel Terre Blanche Ladies Open che ha aperto l’anno, e con loro l’olandese Nikki Hofstede (n. 5) e la francese Ariane Klotz (n. 6). Assente la dilettante tedesca Helen Briem, numero uno, che ha fatto una tripletta di fila nelle altre tre delle cinque gare disputate.

Nel field da seguire l’austriaca Katharina Muehlbauer, le danesi Puk Lyng Thomsen e Fie Olsen, le olandesi Zhen Bontan e Pasqualle Coffa, la norvegese Tina Mazarino, le francesi Chloe Salort e Lucie Andrè e la spagnola Maria Parra.

Tra le azzurre Erika De Martini, è andata sempre a premio nelle cinque gare a cui ha preso parte, con un settimo posto, mentre Marta Spiazzi si è posta in evidenza nelle ultime due apparizioni anche se ha ceduto qualcosa nel finale. Emma Lundgren è reduce da un 14° posto nel MoreGolf Mastercard Open, mentre Alessandra Tatti e in cerca del passo giusto. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

Primo piano

  • Il primo Masters
    tra storia e leggenda
    Il primo Masters tra storia e leggenda 07/04/2025

    Fu la stampa a dare il nome al torneo che Bobby Jones allestì nel 1934, appena ebbe finito di costruire l’Augusta National, invitando i suoi vecchi avversari e i campioni più celebrati dell’epoca.

    “Herbert H. Ramsey, ex presidente dell’Associazione Golfistica statunitense, ha dichiarato di aver presenziato ad uno spettacolo mai visto fino ad ora. E dire che egli ha assistito a tante vibranti battaglie nel golf”. Così scriveva nel 1934, all’indomani del primo Masters svoltosi ad Augusta, il giornalista Grantland Rice, uno dei più famosi dell’epoca, che poi concludeva il suo servizio con queste parole: “L’opinione generale è che Bobby Jones e Augusta abbiano dato inizio a un evento che si tramuterà in uno tra i più grandi della storia del golf. Sicuramente la prossima edizione sarà superiore per interesse generale e per sensazioni emotive”.

    Rice fu l’inviato ad Augusta di “The American Golfer”, una rivista specializzata purtroppo inghiottita dalla “grande recessione “ nel 1936. Ospitò articoli considerati autentica letteratura del golf

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca