12 Maggio 2024

LET: domina Hyo-Joo Kim, 43ª Fanali

Hyo-Joo Kim (Credite Mark Runnacles/LET) Hyo-Joo Kim (Credite Mark Runnacles/LET)

La coreana Hyo-Joo Kim e l’inglese Charley Hull erano le due grandi favorite dell’Aramco Team Series Presented by PIF – Korea e non si sono smentite. La prima, numero 12 mondiale, ha vinto con 206 (68 70 68. -10) colpi. dopo una corsa di testa, e la britannica, numero otto, si è classificata seconda con 209 (-7).

Il torneo del Ladies European Tour, disputato sul percorso del New Korea Country Club (par 72), a Seoul nella Corea del Sud, si è svolto con classifica individuale e a squadre entrambe dotate di 500.000 dollari (circa 464.000 euro) di montepremi. Nell’individuale Alessandra Fanali ha concluso al 43° posto con 223 (73 75 75, +7), mentre Virginia Elena Carta, 67ª con 153 (77 76, +9), è uscita al taglio.

Hyo-Joo Kim, 28enne di Wonju, ha aggiunto il primo titolo sul LET in un palmarès che ne comprende sei sul LPGA Tour, con un Major (Evian Championship, 2014), uno sul LPGA of Japan Tour e 14 sul LPGA of Korea Tour. Ha iniziato l’evento al vertice con un colpo di vantaggio, che sono diventati due dopo 36 buche e infine tre nel round finale in cui ha segnato cinque birdie e un bogey per il 68 (-4). Punteggio e cammino in fotocopia per Charley Hull, che ha recuperato una posizione.

Al terzo posto con 211 (-5) la sudafricana Casandra Alexander e la colombiana Mariajo Uribe, al quinto con 212 (-4) la svizzera Elena Moosmann, al sesto con 213 (-3) la danese Nicole Broch Estrup e al settimo con 215 (-1) l’indiana Pranavi Urs. Solo 57 con 227 (+11) la francese Pauline Rossin-Bouchard, che difendeva il titolo.

In contemporanea si è svolta la gara a squadre (sulle prime 36 buche) vinta con 265 (-23) dal team della statunitense Danielle Kang, con l’inglese Lily May Humphreys, la cinese Tian Xiaolin e con l’amateur Kyu Ho Lee, davanti a quello della svedese Johanna Gustavsson (267, -21). In terza posizione con 268 (-20) le formazioni di Pauline Roussin-Bouchard, di Mariajo Uribe e di Charlie Hull. In 26ª con 280 (-6) la compagine condotta da Virginia Elena Carta, con l’inglese Annabell Fuller, la francese Anais Meyssonnier e con Sehoon Chang (am), e in 30ª con 282 (-6) quella di Alessandra Fanali, con la spagnola Paz Marfa Sans, la finlandese Tiia Koivisto e Jungjin Lee (am). A ciascuna delle tre proette vincitrici è andato un assegno di 32.533 euro, mentre Hyo-Joo Kim è stata gratificata con 69.714 euro.

 

SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso nell’Aramco Team Series Presented by PIF - Korea, sul percorso del New Korea Country Club (par 72), a Seoul nella Corea del Sud. Nella classifica provvisoria dell’evento del Ladies Europoean Tour è al comando con “meno 5” la colombiana Mariajo Uribe, fermata dopo dieci buche, che ha un colpo di margine sulla coreana Hyo-Joo Kim, numero 12 mondiale, con “meno 4 alla stessa buca.

Al terzo posto con 143 (-1) la danese Nicole Broch Estrup e la tedesca Carolin Kauffmann e con il medesimo “meno 1” alla nona buca l’inglese Charley Hull, numero 8 del Rolex ranking.

Deve completare il round anche Alessandra Fanali, 21ª con “+3” alla 12ª, mentre è a forte rischio di taglio Virginia Elena Carta, 74ª con 153 (77 76, +9). Oltre che per la classifica individuale (54 buche), sulle prime 36 buche si gioca anche per la graduatoria a squadre. Il montepremi complessivo è di un milione di dollari, 500.000 per ciascun evento.

 

PRIMO GIRO - La coreana Hyo-Joo Kim, numero 12 mondiale, guida con 68 (-4) colpi la classifica dopo il primo round dell’Aramco Team Series Presented by PIF - Korea, sul percorso del New Korea Country Club (par 72), a Seoul nella Corea del Sud.

Buona partenza di Alessandra Fanali, 15ª con 73 (+1), mentre rischia di uscire al taglio Virginia Elena Carta, 70ª con 77 (+5), stesso score della francese Pauline Roussin-Bouchard che ha ben poche possibilità di difendere il titolo.

Il torneo si svolge con classifica individuale (54 buche) e a squadre (10 e 11 maggio su 36 buche per 36 team di tre proette e un amateur). Il montepremi complessivo è di un milione di dollari, 500.000 per ciascun evento.

Hyo-Joo Kim (un eagle, tre birdie, un bogey) è seguita con 69 (-3) dalla colombiana Mariajo Uribe e dall’indiana Pranavi Urs con 70 (-2). Al quarto posto con 70 (-2) la svedese Anna Magnusson e al quinto posto con 71 (-1) la thailandese Aunchisa Utama, la belga Manon De Roey, la svedese Johanna Gustavsson e la slovena Pia Babnik. Per Alessandra Fanali tre birdie e quattro bogey, per Virginia Elena Carta cinque bogey.

Nella graduatoria a squadre (netto) è in testa il Team Gustavsson con 131 (-13) colpi. In 16ª posizione il Team Fanali (138, -6) e in 35ª il Team Carta (144, par).

 

LA VIGILIA - Il Ladies European Tour si trasferisce dal Sudafrica alla Corea del Sud per il secondo dei cinque tornei targati Aramco. Sul percorso del New Korea Country Club, a Seoul, dal 10 al 12 maggio 108 giocatrici, tra le quali Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, saranno impegnate nell’Aramco Team Series Presented by PIF - Korea. Avranno la doppia opportunità di competere sia per la gara individuale (54 buche) che per quella a squadre (10 e 11 maggio su 36 buche per 36 team di tre proette e un amateur). Il montepremi complessivo è di un milione di dollari, 500.000 per ciascun evento.

Difende il titolo la francese Pauline Roussin-Bouchard, (nel 2023 si giocò a Singapore), che ha buone possibilità di concedere il bis, ma l’attenzione e le preferenze della vigilia sono orientate sull’inglese Charley Hull, numero otto mondiale, e sulla coreana Hyo-Joo Kim, numero 12. In campo anche otto tra le top ten della money list e, in particolare, le prime tre in graduatoria, nell’ordine l’inglese Bronte Law, la belga Manon De Roey e la svizzera Chiara Tamburlini.

Della lunga lista di concorrenti che possono puntare quanto meno all’alta classifica ricordiamo la colombiana Mariajo Uribe, Shannon Tan di Singapore, l’indiana Diksha Dagar, la thailandese Aunchisa Utama, la statunitense Danielle Kang, la slovena Pia Babnik e la ceca Klara Davidson Spilkova.

Nella gara a squadre le azzurre guideranno due formazioni. Alessandra Fanali (n. 10 nella money list) giocherà insieme alla spagnola Paz Marfa Sans, alla finlandese Tiia Koivisto e all’amateur Jungjin Lee, mentre Virginia Elena Carta condurrà l’inglese Annabell Fuller, la francese Anais Meyssonnier e Sehoon Chang (am).

Da ricordare che Aramco ha sponsorizzato anche un altro evento a inizio stagione, il Saudi International con un montepremi di 5.000.000 di dollari, il più alto del circuito esclusi i Major, e vinto dalla thailandese Patty Tavatanakit.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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