12 Maggio 2024

Challenge: vince Moscatel, ottavo De Leo

Joel Moscatel Joel Moscatel

Primo titolo sul Challenge Tour per lo spagnolo Joel Moscatel e rimonta finale di Gregorio De Leo, ottavo, nel Challenge de España. Volata a tre e decisione sull’ultima buca sul percorso del Real Club Sevilla Golf (par 72), a Siviglia in Spagna, dove Moscatel (274 - 68 71 68 67, -14) ha sorpassato con un birdie il danese Rasmus Neergaard-Petersen, secondo con 275 (-13), il quale con un bogey ha mancato il terzo successo stagionale che lo avrebbe fatto salire immediatamente sul DP World Tour. È stato affiancato dal finlandese Tapio Pulkkanen, leader dopo tre round con tre colpi di vantaggio sui suoi due avversari (entrambi terzi) e piuttosto altalenante nella corsa verso il traguardo.

Buon ritmo, invece, di De Leo (279 - 69 74 68 68, -9), che ha rimontato dalla 21ª posizione con un 68 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey), ottenendo la prima top ten stagionale. Pietro Bovari era insieme a De Leo a una buca dal termine, poi un errore sul green finale lo ha fatto scendere al 15° posto con 281 (74 66 69 72, -7), ma questo non toglie nulla alla sua buona prestazione. Più indietro Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, 42.i con 286 (-2).

Si è classificato al quarto posto con 276 (-12) l’inglese Jamie Rutherford, secondo dopo 54 buche a due lunghezze da Pulkkanen e mai in contesa per il successo. Al quinto con 277 (-11) l’iberico Alfredo Garcia-Heredia e il sudafricano Robin Williams e al settimo con 278 (-10) il francese Felix Mory. Solo 27° con 284 (-4) l’altro transalpino Martin Couvra, che difendeva il titolo. Non ha superato il taglio Luca Cianchetti, 152° con 156 (74 82, +12).

Moscatel, 25enne tesserato per il Real Club de Golf El Prat, nei pressi di Barcellona, ha ottenuto la ‘carta’ per il circuito alla Qualifying School dello scorso anno (34°), dopo aver iniziato la carriera sull’Alps Tour. È il quinto spagnolo a imporsi in 25 edizioni dell’evento e per la vittoria ha ricevuto un assegno di 43.200 euro su un montepremi di circa 250.000 euro (270.000 dollari la cifra ufficiale).

 

TERZA GIORNATA - E’ salito ancora Pietro Bovari, da 18° a 10° con 209 (74 66 69, -7) colpi, nel moving day del Challenge de España, dove il nuovo leader è il finlandese Tapio Pulkkanen con 204 (68 69 67, -12).

Nell’evento del Challenge Tour che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Real Club Sevilla Golf (par 72), a Siviglia in Spagna, hanno guadagnato posizioni anche Gregorio De Leo, da 41° a 21° con 211 (69 74 68, -5), e Aron Zemmer, da 55° a 31° con 212 (71 73 68, -4), mentre ne ha perse 18 Stefano Mazzoli, 38° con 213 (71 70 72, -3).

Pulkkanen inizierà il round conclusivo con due colpi di margine sull’inglese Jamie Rutherford, secondo con 206 (-10), e con tre sugli spagnoli Joel Moscatel e Alfredo Garcia-Heredia, sui francesi Felix Mori e Sebastien Gross, in vetta dopo due turni, e sul danese Rasmus Neergaard-Petersen, terzo con 207 (-9), quest’ultimo alla ricerca della terza vittoria stagionale che lo farebbe salire immediatamente sul DP World Tour. E’ uscito al taglio Luca Cianchetti, 152° con 156 (74 82, +12). Il montepremi è di 270.000 dollari (circa 250.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Pietro Bovari ha recuperato 80 posizioni ed è salito al 18° posto con 140 (74 66, -4) colpi nel secondo giro del Challenge de España, il torneo del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Real Club Sevilla Golf (par 72), a Siviglia in Spagna.

Nuovo leader è il francese Sebastien Gross con 135 (71 64, -9) che ha due colpi di vantaggio su ben sei giocatori: il norvegese Andreas Halvorsen, i francesi Martin Couvra e Felix Mory, l’inglese Jamie Rutherford, il finlandese Tapio Pulkkanen e il danese Rasmus Neergaard-Petersen (137, -7), quest’ultimo alla ricerca della terza vittoria stagionale che lo farebbe salire immediatamente sul DP World Tour.

Degli altri italiani in gara, ha fatto venti passi avanti Stefano Mazzoli, ora 20° con 141 (71 70, -3), mentre hanno perso posizioni Gregorio De Leo, da nono a 41° con 143 (69 74, -1), e Aron Zemmer, da 40° a 55° con 144 (71 73, par). Non ha superato il taglio Luca Cianchetti, 152° con 156 (74 82, +12). Il montepremi è di 270.000 dollari (circa 250.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Buona prestazione di Gregorio De Leo, nono con 69 (-3) colpi, nel primo giro del Challenge de España, il torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Real Club Sevilla Golf (par 72), a Siviglia in Spagna.

In una insolita classifica De Leo, che è alla pari con l’inglese Callan Barrow, rende un colpo agli otto giocatori che sono in testa: gli spagnoli Victor Garcia Broto, Pep Angles e Joel Moscatel,  il danese Jonathan Goth-Rasmussen, i gallesi Rhys Enoch e Jack Davidson, il finlandese Tapio Pulkkanen e l’inglese Sam Hutsby.

Occupano il 40° posto con 71 (-1) Stefano Mazzoli e Aron Zemmer e sono oltre la linea del taglio Luca Cianchetti e Pietro Bovari, 98.i con 74 (+2). Il montepremi è di 270.000 dollari (circa 250.000 euro).

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour approda in Europa dopo le prime otto tappe stagionali, quattro d’apertura in Sudafrica e due sia in India che ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. A Siviglia, in Spagna, si gioca il Challenge de España dove, dal 9 al 12 maggio, sul percorso del Real Club Sevilla Golf saranno impegnati cinque atleti italiani: Stefano Mazzoli, Luca Cianchetti, Pietro Bovari, Gregorio De Leo e Aron Zemmer.

Difende il titolo il francese Martin Couvra, che lo scorso anno si impose da amateur, ma i fari saranno puntati sul danese Rasmus Neergaard Petersen, leader della Road To Mallorca (ordine di merito), che promuoverà a fine stagione i primi 20 in graduatoria sul DP World Tour Tour. Il 24enne di Nivå, professionista da dieci mesi, ha vinto due delle ultime tre gare disputate (Kolkata Challenge e il precedente UAE Challenge) e ha già un piede sul circuito maggiore, ma ora è impegnato ad accelerare i tempi perché con un terzo successo vi salirebbe immediatamente.

Impresa comunque non facile in un field che comprende undici tra i primi dodici classificati della money list compresi cinque degli altri sei vincitori stagionali: gli svedesi Mikael Lundberg (numero 2 del ranking) e Bjorn Akesson (n. 8), gli inglesi John Parry (n. 4) e Garrick Porteous (n. 7) e il gallese Rhys Enock (n. 5). E hanno le carte in regola e giuste pretese anche il francese Alexander Levy (n. 2), cinque titoli sul DP World Tour da dove è uscito al termine della scorsa stagione e in cui vuole rientrare rapidamente, gli inglesi David Horsey (n. 9) e Sam Hutsby (n. 10), il sudafricano Wilco Nienaber (n. 12) e lo stesso Couvra (n. 11). Assente tra i top 12 solo il transalpino David Ravetto (n. 6), anche lui a segno nel 2024.

Tra gli azzurri Mazzoli, che quest’anno gioca anche sull’Asian Tour, ha esordito sul secondo tour continentale a fine aprile terminando 25° ad Abu Dhabi e che appare in buona condizione. Piuttosto altalenanti e in cerca del ritmo giusto De Leo, Zemmer, Bovari e Cianchetti. Il montepremi è di 270.000 dollari (circa 250.000 euro).

La storia e il record - Il torneo, giunto alla 25ª edizione, è nato nel 1999 con un successo iberico (Carl Sunesson), ma non è poi stato tanto favorevole con i giocatori di casa che si sono ripetuti solo in altre tre occasioni, l’ultima nel 2021 con Santiago Tarrio. L’evento non ha mai cambiato la denominazione originale di Challenge de España, ma in otto occasioni è stata preceduta dal nome dello sponsor. Couvra è l’unico past winner in campo in un torneo in cui un solo giocatore ha fatto la doppietta, il gallese Rhys Davies (2009, 2015), ma ha posto la sua firma nell’albo d’oro Brooks Koepka (2013). Alla gara è legato il record di Nicolò Ravano che nel 2016 realizzò un 59 (-12) nel secondo giro al Tecina Golf di La Gomera nelle Isole Canarie, dove fu runner up. E’ stato il secondo giocatore sul Challenge Tour a scendere sotto il 60 e il quarto nella storia del circuito preceduto dal francese Adrien Mork (Moroccan Open, 2006) e seguito dal finlandese Lauri Ruuska (Finnish Open 2023), che sarà al via, mentre nello Swiss Open del 2021 lo spagnolo Alejandro Del Rey ha realizzato il primato assoluto con un 58. Gli azzurri non sono mai saliti sul gradino più alto del podio, ma insieme a Ravano hanno occupato il secondo anche Alessandro Napoleoni (2004) e Andrea Pavan (2023).

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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