10 Marzo 2024

Super Manassero trionfa in Sudafrica

Matteo Manassero con il trofeo (Sunshine Tour) Matteo Manassero con il trofeo (Sunshine Tour)

Grande impresa di Matteo Manassero, tornato al successo sul DP World Tour dopo dieci anni e dieci mesi. Con un’ottima prestazione ha firmato il quinto titolo sul circuito vincendo con 262 (68 61 67 66, -26) colpi il Jonsson Workwear Open, dopo aver preso il comando dal secondo round, rimontando dal 20° posto iniziale, con un 61 (-11), suo miglior score personale sul giro, e poi controllando gli avversari con autorità e decisione.

Sul percorso del Glendower GC (par 72), a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale in Sudafrica, nel torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, in un turno finale molto combattuto sono stati decisivi i suoi quattro birdie di fila sulle ultime quattro buche (66, -6, sette birdie e un bogey) con cui ha distaccato di tre colpi l’inglese Jordan Smith e i sudafricani Thriston Lawrence e Shaun Norris, secondi con 265 (-23). In quinta posizione con 266 (-22) lo spagnolo Angel Hidalgo, in sesta con 267 (-21) il sudafricano Oliver Bekker e l’altro iberico Ivan Cantero e in ottava con 268 (-20) lo scozzese Connor Syme. Per il titolo Manassero ha ricevuto un assegno di 232.912 euro su un montepremi di circa 1.380.000 euro (1.500.000 dollari la cifra ufficiale).

Un italiano non vinceva sul circuito da settembre del 2022, quando Guido Migliozzi era andato a segno nell’Open de France.

Le dichiarazioni del Presidente FIG Franco Chimenti: "Sono felice ed emozionato. Il ritorno al successo di Matteo Manassero sul DP World Tour, dopo quasi 11 anni dall'ultima volta, mi riempie di orgoglio. Il golf italiano ha ritrovato uno dei suoi campioni più grandi. Ho sempre detto che i risultati sarebbero arrivati dopo la Ryder Cup. Questi sono solo i primi effetti. La sua storia non è solo da raccontare, ma da prendere ad esempio. Manassero da giovanissimo ha vinto molto, collezionando record su record. Poi, come spesso capita nel golf, ha conosciuto le difficoltà. Quando tutti lo davano ormai come un golfista finito, è ripartito dal basso. Passo dopo passo, circuito dopo circuito, con sacrificio, lavoro e determinazione è ritornato tra i grandi. Non poteva esserci notizia migliore, anche in vista delle Olimpiadi di Parigi. Manassero è un fenomeno e il golf italiano non può prescindere dal suo talento. Mai sopra le righe, serio, carismatico, volenteroso, è un vanto per lo sport italiano".

Le dichiarazioni del Presidente del CONI Giovanni Malagò: "Quella di Manassero è una storia da raccontare, da ricordare. E' la dimostrazione di quanto nello sport, come nella vita, sia indispensabile non mollare mai. E’ anche il risultato della sua capacità di affrontare contesti complicati, anche a livello personale, in tutti questi anni. Per l'opinione pubblica, per gli addetti ai lavori, sembrava si fosse perso un talento. Lo sport italiano è felicissimo di aver ritrovato un campione. L'impresa di Manassero in Sudafrica arriva in una settimana, l'ennesima, caratterizzata da risultati importantissimi come quelli arrivati nel nuoto, taekwondo, rugby, pattinaggio, judo, biathlon, snowboard, ginnastica, nello sci grazie a Federica Brignone che ha raggiunto il 26° successo in coppa del mondo consolidando il suo primato. Tutto questo rappresenta un auspicio importantissimo anche in chiave olimpica. Ho sempre sostenuto una tesi: per cercare di fare bene come a Tokyo, a Parigi abbiamo solo una possibilità: vincere delle medaglie in quegli sport dove in Giappone non abbiamo conquistato. Questa è la grande scommessa, che parte da lontano. Sono quattro anni che il Coni, la preparazione olimpica, lavora fianco a fianco con le federazioni. Manassero è oggi nel golf, senza mancare di rispetto a nessun altro campione azzurro del green, una nuova opportunità di cui siamo orgogliosi. E permettetemi di dire che questo risultato è anche uno degli effetti determinati dalla Ryder Cup italiana".

Un successo atteso da 3.942 giorni - Manassero, 30enne di Negrar (VR), ha avuto un’ottima carriera da dilettante imponendosi in molti tornei importanti come “il più giovane” ad aver conseguito il titolo, etichetta con cui ha inaugurato il palmarès sul DP World Tour (all’Epoca European Tour) quando a 17 anni, 6 mesi e 5 giorni ha fatto suo nel 2010 il Castello Masters in Spagna. Sono poi seguite le vittorie nel Malaysian Open (2011), nel Barclays Singapore Open (2012) e nel BMW PGA Championship il 26 maggio 2013, ossia 3.942 giorni fa. Dopo un lungo periodo difficile ha dato segni di ripresa nel 2020 sull’Alps Tour conquistando il Toscana Alps Open e infine lo scorso anno è stato tra i protagonisti del Challenge Tour con due successi (Copenhagen Challenge e Italian Challenge Open), riprendendo la ‘carta’ per il circuito maggiore con il nono posto nella Road To Mallorca (ordine di merito). Da ricordare la quinta piazza a inizio stagione nel South African Open. Manassero, che ora punta alle Olimpiadi di Parigi, e Marco Crespi sono gli unici giocatori italiani ad aver prevalso in tutti e tre i tour continentali.

Questa la gioia del vincitore: "Sono incredibilmente felice di essere qui, con questo trofeo tra le mani. Penso di aver giocato davvero bene, per tutto il torneo. Il golf è uno sport difficile, durante ogni competizione si affrontano momenti difficili, ma se riesci a superarli poi vedi la luce. Il finale di gara è stato fantastico, sono contentissimo".

Gli altri italiani - A ridosso dei top ten Andrea Pavan, 11° con 270 (68 67 67 68, -18) colpi, che è stato sempre in buona classifica mantenendo un ritmo molto regolare e che ha concluso con un 68 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey). A metà graduatoria Lorenzo Scalise, 35° con 275 (70 67 68 70, -13), e in bassa Francesco Laporta, 71° con 284 (72 67 75 70, -4).

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero ha offerto un’altra ottima prestazione mantenendo la leadership nel Jonsson Workwear Open, dove con uno score di 196 (68 61 67, -20) inizierà il giro finale con un colpo di vantaggio sul sudafricano Shaun Norris e sull’inglese Jordan Smith, secondi con 197 (-19).

Sul percorso del Glendower GC, a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale in Sudafrica, nel torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, Manassero potrà puntare al quinto titolo sul DP World Tour dove non vince dal 26 maggio 2013 quando fece suo in Inghilterra il BMW Championship. Comunque l’azzurro non dovrà guardarsi solo da due inseguitori, ma anche dal sudafricano Oliver Bekker e dallo spagnolo Angel Hidalgo, quarti con 198 (-18), dall’altro iberico Ivan Cantero, sesto con 199 (-17), dal nordirlandese Tom McKirbin e da un terzo sudafricano, Jacques Kruyswijk settimi con 200 (-16).

Buona prova anche di Andrea Pavan, da 17° a 11° con 202 (68 67 67, -14), e di Lorenzo Scalise, da 33° a 25° con 205 (70 67 68, -11), mentre è nelle retrovie Francesco Laporta, 75° con 214 (72 67 75, -2).

Manassero ha iniziato con un bogey alla terza buca, poi ha preso subito il ritmo giusto e con sei birdie ha siglato un 67 (-5) di giornata. Da rilevare che sull’ultima buca Norris ha segnato un bogey e lo ha lasciato da solo in vetta. Anche per Pavan 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey e per Scalise 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.380.000 euro).

 

SECONDO GIRO - In Sudafrica l'Italgolf sogna con Matteo Manassero. Nel secondo round del Jonsson Workwear Open, l'azzurro, con un giro bogey free in 61 (-11) su un totale di 129 (68 61, -15) colpi, ha rimontato 19 posizioni ed è volato in vetta alla classifica nel torneo del DP World Tour. Il 30enne veneto, che si è messo in mostra con due eagle e sette birdie, ha realizzato il suo giro più basso in carriera sul massimo circuito continentale maschile.

"Non potrei essere più felice di così, ma la strada da percorrere è ancora lunga e non mi piace guardare indietro, ma avanti, con l'obiettivo di migliorarmi sempre", la soddisfazione moderata del già enfant prodige del golf italiano. Più giovane vincitore di un torneo del DP World (allora si chiamava European Tour), grazie all'exploit in Spagna nel Castello Masters 2010, arrivato all'età di 17 anni, 6 mesi e 5 giorni, Manassero non conquista un evento sul tour maggiore dal 26 maggio 2013 quando trionfò in Inghilterra nel Bmw Championship.

Dopo i record, il 30enne di Negrar di Valpolicella (Verona), che vanta quattro affermazioni sul DP World Tour, ha smarrito la strada. Nel settembre 2020, ripartendo dal basso, ha fatto suo il Toscana Alps Open (Alps Tour e Italian Pro Tour). Poi, nel 2023, ha calato il bis di successi sul Challenge Tour prendendosi prima, in Danimarca, il Copenhagen Challenge e poi, a Sutri (Viterbo), l'Italian Challenge Open. Quindi, ha riconquistato la "carta" piena per giocare sul DP World Tour 2024 e ora sogna un'impresa che potrebbe diventare fondamentale anche in chiave qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.

A Edenvale (piccola città dell'Est Rand a Gauteng), sul percorso del Glendower GC (par 72), Manassero - che ha firmato il miglior score di giornata - a metà gara ha un colpo di vantaggio nei confronti del sudafricano Oliver Bekker, secondo con 130 (-14) davanti agli spagnoli Angel Hidalgo e Ivan Cantero,terzi con 131 (-13) insieme al nordirlandese Tom McKibbin. Buona prova anche per gli altri azzurri. Andrea Pavan è infatti 17° con 135 (68 67, -9), Lorenzo Scalise 33° con 137 (70 67, -7) e Francesco Laporta 54° con 139 (72 67, -5), che ha avuto il merito con quattro birdie sulle ultime otto buche di rimediare a una situazione difficile ed evitare il taglio (67, -5, cinque birdie).. Tutti e quattro gli italiani in gara hanno dunque superato il taglio nell'ultimo evento dell'International Swing che mette in palio 1.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - In Sudafrica, gli azzurri Matteo Manassero e Andrea Pavan hanno chiuso il primo round del Jonsson Workwear Open al 20° posto con uno score di 68 (-4) e sono distanti quattro colpi dalla vetta occupata con 64 (-8) dallo spagnolo Ivan Cantero e da Keenan Davidse, 34enne di Stellenbosch che sogna l'impresa davanti al pubblico di casa.

A Edenvale (piccola città dell'Est Rand a Gauteng), nel torneo del DP World Tour, Manassero ha realizzato un eagle e tre birdie, con un bogey, mentre Pavan di birdie ne ha siglati sei, con due bogey. Dietro di loro, 55° con 70 (-2), ecco Lorenzo Scalise. In ritardo Francesco Laporta, 94° con 72 (par).

Nell'ultimo evento dell'International Swing, che mette in palio 1.500.000 dollari, i due leader sono tallonati da un terzetto di sudafricani, tutti terzi con 65 (-7), composto da Thriston Lawrence, tra i favoriti della vigilia, Oliver Bekker e Louis De Jager.

Sul percorso del Glendower GC (par 72), buon avvio anche per il loro connazionale Robin Williams, sesto con 66 (-6) insieme ad altri tre concorrenti e runner up, la scorsa settimana, dopo play-off, nell'SDC Championship. Avvio deludente, invece, per Nick Bachem. Il tedesco, che difende il titolo conquistato nel 2023, è 130° con 74 (+2) e rischia l'eliminazione.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour fa tappa per la quinta e ultima volta nella stagione in Sudafrica dove è in programma dal 7 al 10 marzo la terza edizione del Jonsson Workwear Open, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, in cui saranno in gara quattro azzurri: Francesco Laporta, Matteo Manassero, Lorenzo Scalise e Andrea Pavan.

Sul percorso del Glendower GC, a Dowerglen, un sobborgo di Edenvale, difende il suo unico titolo il tedesco Nick Bachem, 24enne di Colonia, che prima di imporsi sul circuito ha ottenuto tre vittorie sul Pro Golf Tour e una sul Toro Tour. È reduce dal quarto posto della scorsa settimana nello SDC Championship, arrivato dopo un periodo in ombra.

Nel field i vincitori dei quattro tornei precedenti, il sudafricano Dylan Frittelli (Bahrain Championship), il giapponese Rikuya Hoshino (Qatar Masters), l’olandese Darius Van Driel (Kenya Open) e lo statunitense Jordan Gumberg (suo a sorpresa citato SDC Championship). Riscuotono buon credito nelle previsioni della vigilia, ma sono in molti a poter puntare al successo e, in particolare, i sudafricani decisi a chiudere in bellezza il ciclo di eventi nella loro terra. Oltre a Frittelli vi saranno JC Ritchie, l’altro past winner della gara (2022), Hennie Du Plessis e Zander Lombard, secondi lo scorso anno, Ockie Strydom e Thriston Lawrence, due volte a segno nel tour 2023, Ryan Van Velzen e Robin Williams, per citarne alcuni. Da seguire anche gli inglesi Daniel Brown, Marcus Armitage e Andy Sullivan, lo scozzese Connor Syme, lo spagnolo Nacho Elvira, il malese Gavin Green e il cinese Ashun Wu.

Tra gli azzurri è molto regolare nell’andare a premio Laporta, che nello SDC Championship si è classificato in 16ª posizione. Piuttosto altalenanti gli altri tre, i quali comunque hanno offerto buoni spunti con un quinto posto di Manassero (South African Open), un 11° di Scalise (Kenya Open) e un 14° di Pavan (Alfred Dunhill Championship). Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.380.000 euro).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Jonsson Workwear Open sarà trasmesso da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 7 marzo e venerdì 8, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 9, dalle ore 11,30 alle ore 16; domenica 10, dalle ore 10,30 alle ore 15,30. Commento di Silvio Grappasonni, Michele Gallerani e di Claudio Viganò.

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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