25 Febbraio 2024

Asian Tour: domina Ortiz, 48° Mazzoli

Carlos Ortiz (Credit: Paul Lakatos/Asian Tour) Carlos Ortiz (Credit: Paul Lakatos/Asian Tour)

Il messicano Carlos Ortiz ha vinto con 269 (67 69 68 65, -19) colpi l’International Series Oman, il secondo evento stagionale dell’Asian Tour che ha avuto quale teatro di gara il percorso dell’Al Mouj Golf (par 72), a Muscat in Oman, e dove Stefano Mazzoli ha chiuso al 48° posto con 289 (69 70 73 77, +1).

Hanno dominato i giocatori della LIV Golf che, sono partiti in 21, con tre che hanno occupato le prime tre posizioni e altri cinque classificati in top ten.

Ortiz ha iniziato il round finale in vetta insieme a Louis Oosthuizen e poi lo ha distaccato con un 65 (-7) realizzando sette birdie tra le buche 6 e 14, mentre il sudafricano non è andato oltre un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey), terminando secondo con 273 (-15). Terzo atleta della Superlega sul podio il cileno Joaquin Niemann con 274 (-14).

Ortiz, 32enne di Guadalajara, ha firmato il primo titolo sull’Asian Tour per un palmarès che comprende anche un successo sul PGA Tour, tre su Web.com Tour (attuale Korn Ferry Tour) e due sulla Gira de Golf Professional Mexicana, mentre ha perso un torneo al playoff sulla LIV Golf. Per l’exploit ha ricevuto un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.

Altri cinque i giocatori della Lega separatista alle spalle del trio di testa: il cileno Mito Pereira, quarto con 275 (-13) insieme all’australiano Maverick Antcliff, lo statunitense Peter Uihlein, sesto con 276 (-12), l’altro americano Matthew Wolff, settimo con 277 (-11) alla pari con il giapponese Takumi Kanaya e con il coreano Mingyu Cho. Quindi lo spagnolo David Puig e l’australiano Lucas Herbert, decimi con 278 (-10), stesso punteggio del thailandese Prom Meesawat e dell’altro australiano Travis Smyth.

Stefano Mazzoli ha perso posizioni nel finale per un inatteso 77 (+5). Comunque nei primi due tornei sul circuito, per il quale ha preso la ‘carta’ con l’ottavo posto nella Qualifying School, è andato sempre a premio (31° nel precedente Malaysian Open), mostrando momenti di ben gioco.

 

LA VIGILIA - Secondo impegno sull’Asian Tour per Stefano Mazzoli, da quando ha conquistato la ‘carta’ per la stagione 2024 con l’ottavo posto nella finale della Qualifying School in Thailandia. Sarà al via dell’International Series Oman che avrà luogo dal 22 al 25 febbraio sul percorso dell’Al Mouj Golf, a Muscat in Oman, con la partecipazione di 144 concorrenti.

Il field è delle migliori occasioni perché saranno in gara 21 degli attuali 54 giocatori che militano nella LIV Golf, tutti a caccia di punti per entrare tra i primi 50 del World Ranking che potranno partecipare al The Masters, il primo Major stagionale (Augusta, Georgia, 11-14 aprile). Devono ricorrere a un torneo dell’Asian Tour perché gli eventi del loro circuito non sono riconosciuti per la classifica mondiale.

Tra i 21 presenti, al momento solo tre sono nella top 100: l'australiano Lucas Herbert (80°), il cileno Joaquin Niemann (81°) e il sudafricano Dean Burmester (95°), con gli ultimi due che sono già sicuri di prendere parte al The Open, il quarto e ultimo Major dell’anno (18-21 luglio, Royal Troon GC, Scozia), essendosi assucurati il posto nelle Qualifying Series di dicembre 2023. Tra gli altri in campo ricordiamo gli iberici David Puig, a segno la scorsa settimana nel Malaysian Open, ed Eugenio Chacarra, i messicani Abraham Ancer e Carlos Ortiz, il colombiano Sebastian Muñoz, lo statunitense Matthew Wolff, il cileno Mito Pereira e i sudafricani Branden Grace e Charl Schwartzel.

Tra i giocatori che frequentano il tour orientale molti hanno le qualità per proporsi come protagonisti: tra costoro gli indiani Gaganjeet Bhullar e Veer Ahlawat, il filippino Miguel Tabuena, i thailandesi Poom Saksansin, Jazz Janewattananond e Prom Meesawat, lo statunitense Sihwan Kim, il giapponese Hideto Tanihara, il coreano Bio Kim, l’inglese Steve Lewton, l’australiano Kevin Yuan e Taichi Kho di Hong Kong.

Stefano Mazzoli è atteso a una conferma dopo quanto espresso in Malesia dove per tre round è stato tra i top 17, accusando poi un leggero cedimento nel giro conclusivo (31°) che non ha inficiato assolutamente ciò che di buono ha fatto in precedenza. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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