Virginia Elena Carta non è riuscita a conquistare il prestigioso titolo US Women’s Amateur, major dilettanti femminile: dopo una combattuta finale è stata superata per 1 up dalla coreana Eun Jeong Seong sul percorso del Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Resta comunque la sua grandissima prova in un torneo che ha raccolto quasi tutte le giocatrici più forti del mondo.
L’azzurra ha inizialmente esercitato una certa superiorità conducendo per 2 up fino alla 13ª buca, poi con tre birdie in quattro buche la coreana è passata avanti, ma alla 18ª la Carta ha pareggiato.
Alla ripresa Eun Jeong Seong si è portata subito avanti e Virginia Elena Carta è stata costretta a un continuo inseguimento. Ha recuperato per due volte l’1 down, poi alla 29ª lo svantaggio è raddoppiato. L’azzurra, che da qualche buca non sembrava in piena efficienza, a quel punto ha accusato un malessere ed è stato necessario l’intervento medico con gioco sospeso per 15 minuti. Alla ripresa buca a lei favorevole replica immediata della coreana e nuovamente due 2 up, poi il finale pirotecnico. Alla 35ª Virginia Elena Carta ha rimesso tutto in gioco con un birdie e poi si è propiziata un altro birdie alla 36ª, ma la coreana ha operato un miracolo imbucando un putt di oltre 15 metri per pareggiare la buca, vincere il titolo e siglare una clamorosa doppietta avendo conquistato quest’anno anche l’US Girls Junior.
Da rilevare che Eun Jeong Seong ha segnato ben otto birdie nelle nove buche che ha vinto complessivamente.
"Hanno scritto i giornali - ha detto l’allenatore Roberto Zappa, che ha seguito l’azzurra facendole anche da caddie - ‘Oggi nessuno ha perso la finale al Rolling Green GC’. Questo a testimoniare che entrambe le contendenti hanno onorato dando il loro meglio in un match che valeva un titolo tanto prestigioso. Incredibile il putt con cui Eun Jeong Seong ha evitato il playoff sull’ultima buca. E’ comunque un’ottima giocatrice, che a fine anno passerà professionista e che è stata sostenuta da tutta la famiglia al seguito. Virginia, fino alla 25ª buca non ha sbagliato nulla, poi è stato necessario l’intervento medico, ma se l’è giocata fino in fondo. Non devo dirlo io che ha grandissime qualità, ma a confermarlo è stata la sua vittoria a maggio nel NCAA Womens Medal, il più importante torneo statunitense a livello di College, che qui negli Stati Uniti le ha dato grande popolarità e lo si è visto anche in questa circostanza, E’ stata sostenuta sempre dagli spettatori, sin dalla qualificazione medal, e a fine gara i soci del circolo l’hanno festeggiata come se fosse stata lei la vincitrice. Ha firmato una quantità industriale di autografi, l’hanno invitata a una gara che si farà prossimamente e le daranno la tessera di socia onoraria. Da aggiungere che Virginia è sempre disponibilissima con tutti, quel tipo di campione o campionessa che ti fa sentire vicino a lui o a lei anche fuori dal campo, quando il gioco lascia spazio alla persona. Non avevo mai visto niente di simile per una nostra azzurra". A corollario Virginia Elena Carta potrà giocare il torneo per le prossime due stagioni e nel 2017 competerà con le migliori proettes mondiali nell’US Womens’ Open, uno dei cinque major femminili.
Nel cammino verso la finale Eun Jeong Seong ha battuto la statunitense Janet Mao (4/3), la thailandese Chakansim Khamborn (5/4), la connazionale Hye-Jin Choi (6/5), l’americana Andrea Lee (1 up), che aveva già sconfitto della finale dell’US Girls Junior, e la francese Mathilda Cappeliez (2/1).
Quanto a Virginia Elena Carta ha eliminato la statunitense Rinko Mitsunaga (5/4), la cinese Muni He (2/1), l’altra americana Jessica Porvasnick (3/2), la portoricana Maria Torres (3/1) e la filippina Yuka Saso (2/1) in semifinale
Nella qualificazione su 36 buche medal si è imposta l’hawaiana Mariel Galdiano (135 - 68 65, -9) davanti alla californiana Lucy Li (135, -7), alla coreana Hye-Jin Choi e a Yuka Saso (137, -5). Al 12° posto con 140 (69 71, -2) Eun Jeong Seong e al 26° con 142 colpi (74 68, par), Virginia Elena Carta risalita dal 67° del primo giro.
Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
SESTA GIORNATA - Virginia Elena Carta è in finale nel prestigioso US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in corso al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Ha sconfitto in semifinale la filippina Yuka Saso per 2/1 e incontrerà la coreana Eun Jeong Seong che ha messo fuori gioco la francese Mathilda Cappeliez (2/1).
E’ stato un incontro molto difficile che l’azzurra ha volto a suo favore con la sua grande classe e con un gioco preciso, praticamente esente da errori. Yuka Saso, giocatrice molto "lunga", è andata subito in vantaggio per un bogey dell’italiana, che ha recuperato alla terza buca, par tre, sfiorando la "hole in one". Ancora avanti la filippina con un birdie alla 7ª e cambio di passo, come è stato per buona parte del torneo, della Carta nel rientro. Ha pareggiato i conti alla nona ed è passata avanti alla 10ª. Nuovo pari dell’avversaria alla 12ª, poi con due giocate da manuale ha praticamente firmato il passaggio in finale. Alla 13ª ottima uscita dal bunker e putt per pareggiare la buca e alla 14ª ancora approccio e putt per andare 1 up. Alla 17ª capolavoro conclusivo: gran drive e secondo colpo quasi in bandiera che ha posto fine al match.
Nell’altro incontro Eun Jeong Seong, vincitrice dell’US Girls Junior, ha costretto Mathilda Cappeliez a un continuo inseguimento realizzando il birdie decisivo alla 15ª buca.
Virginia Elena Carta, vincitrice a maggio del NCAA Womens Medal (College, USA), è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.
Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
QUINTA GIORNATA - Virginia Elena Carta ha battuto la portoricana Maria Torres per 3/1 approdando in semifinale nel prestigioso US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in svolgimento al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Incontrerà la filippina Yuka Saso, che ha sconfitto per 1 up la giapponeseNasa Hataoka. Nell’altra semifinale di fronte la francese Mathilda Cappeliez (alla 19ª sull’australiana Hannah Green) e la coreana Eun Jeong Seong (1 up sulla statunitense Andrea Lee).
Inizio difficile per l’azzurra, passata 2 down alla nona buca, poi la splendida reazione. Ha vinto cinque buche consecutive per il 3 up alla 14ª che è valso il passaggio del turno.
"Il vento - ha detto l’allenatore Roberto Zappa, che accompagna l’azzurra - ha reso il gioco più difficile, rispetto agli altri giorni, su un campo ondulato e con parecchi green rialzati. Sulle prime nove buche è stato difficile scegliere i bastoni adatti e di conseguenza, sbagliando, era poi quasi impossibile recuperare con approccio e putt. Virginia è un po’ mancata in questa fase, ma il 2 up per la filippina alla nona buca le ha dato la scossa necessaria: bastoni giusti, ottimo gioco lungo e corto e in cinque buche è passata in semifinale".
Grande equilibrio per dodici buche tra Yuka Saso e Nasa Hataoka, alternatesi nei vantaggi, poi la filippina ha cambiato marcia e ha liquidato l’avversaria nelle successive quattro, conquistandone tre. Mathilda Cappeliez ha agganciato Hannah Green in extremis e poi l’ha eliminata alla prima buca di playoff, mentre la buca 18 è stata fatale ad Andrea Lee, che si è autoesclusa con un bogey.
Nell’albo d’oro del torneo, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
QUARTA GIORNATA - Virginia Elena Carta è nei quarti di finale dell’US Women’s Amateur, major dilettanti femminile in corso al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania. Nel doppio turno della quarta giornata di gara ha superato la cinese Muni He (2/1) e la statunitense Jessica Porvasnik (3/2). L’approdo ai quarti, dove incontrerà la portoricana Maria Torres (5/4 sulla texana Dylan Kim), l’ha qualificata per il torneo del prossimo anno.
L’inizio del match con Muni He, che nel turno d’apertura a eliminazione diretta ha estromesso l’hawaiana Mariel Galdiano, prima nella qualificazione su 36 buche medal, al termine di 22 tiratissime buche, è stato molto complicato per l’azzurra. Due down dopo cinque buche, con la cinese assistita da un gioco corto rimarchevole e da un putt caldissimo, la Carta ha accorciato con un birdie, ma l’avversaria ha virato sul 2 up con un birdie alla nona. A quel punto grande reazione dell’azzurra che ha vinto tre delle successive quattro buche e ha chiuso il conto con un birdie alla 17ª.
Condotta diversa contro Jessica Porvasnik. La ragazza dell’Ohio è andata in vantaggio alla terza buca, ma la reazione della Carta è stata devastante per lei. Nelle seguenti quattro buche, con due birdie e due par, ha fissato un 3 up che ha portato a 4 up alla 12ª e non c’è stata più partita.
Il torneo, al momento, sta delineando la defaillance delle statunitensi. E’ rimasta in gara solo la californiana Andrea Lee, che nei quarti avrà di fronte la coreana Eun Jeong Seong. Gli altri incontri: Yuka Saso (Fil)-Nasa Hataoka (Gia); Hannah Green (Aus)-Mathilda Cappeliez (Fra).
Virginia Elena Carta, vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.
Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
TERZA GIORNATA - Virginia Elena Carta ha superato per 5/4 la californiana Rinko Mitsunaga nel primo turno di match play dell’US Women’s Amateur, major femminile per dilettanti che si disputa al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania.
La superiorità dell’azzurra è stata netta e praticamente ha chiuso il conto con un 4 up dopo cinque buche, gestendo poi con facilità il resto del match in cui, dopo aver concesso una buca all’avversaria, ne ha vinte altre due per lo stop alla 14ª. Su un campo in buone condizioni Virginia Elena Carta ha messo a profitto il gioco lungo, uno dei suoi punti di forza, ponendo la pallina in fairway quasi sempre nella posizione giusta per attaccare la bandiera, rivelandosi poi molto attenta e precisa sui green.
Nel secondo turno affronterà la cinese Muni He, 64ª e ultima in qualifica e approdata nel tabellone dopo uno spareggio, che ha battuto l’hawaiana Mariel Galdiano, prima sulle 36 buche medal, al termine di 22 tiratissime buche.
L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.
Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
SECONDA GIORNATA - Virginia Elena Carta ha concluso al 26° posto con 142 colpi (74 68, par), risalendo dal 67°, la qualificazione su 36 buche medal entrando tra le 64 concorrenti ammesse ai match play che si contenderanno il titolo nell’US Women’s Amateur, major femminile per dilettanti in svolgimento al Rolling Green GC (par 71) di Springfield in Pennsylvania.
Si è imposta l’hawaiana Mariel Galdiano (135 - 68 65, -9) davanti alla californiana Lucy Li (135, -7), alla coreana Hye-Jin Choi e alla filippina Yuka Saso (137, -5). Con lo stesso score di 138 (-4) avranno dal numero cinque al numero otto sul tabellone Katelyn Dambaugh, Gina Kim, la thailandese Paphangkorn Tavatanakit e Dylan Kim.
Virginia Elena Carta ha giocato al mattino e ha potuto usufruire di un percorso in ottime condizioni, mentre non era stato così nel primo giro affrontato di pomeriggio specie per i green che si erano deteriorati. Su un tracciato lungo, adatto alle sue caratteristiche, per la verità è partita con due bogey, ma non ha perso la calma e ha recuperato brillantemente con sei birdie, a fronte di un altro bogey, per uno score di 68 (-3) colpi.
L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.
Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che vinse nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
PRIMA GIORNATA - Virginia Elena Carta è al 67° posto con 74 (+3) colpi dopo il primo giro di qualifica su 36 buche medal dell’US Women’s Amateur, un major femminile per dilettanti iniziato al Rolling Green GC (par 71), a Springfield in Pennsylvania.
In questa fase, dove conta solo entrare tra le prime 64 classificate per accedere ai match play che assegneranno il titolo, è al vertice la statunitense Mika Liu con 66 (-5) seguita dalla connazionale Lucy Li e dalla filippina Yuka Saso (67, -4). Al quarto posto con 68 (-3) Katelyn Dambaugh, Mariel Galdiano, Annika Clark, Hailee Cooper, la coreana Hye-Jin Choi e Tiffany Chan di Hong Kong.
Virginia Elena Carta (un birdie e quattro bogey) ha giocato nel pomeriggio con un campo in condizioni molto diverse e svantaggiose rispetto alle ragazze partite di mattina. In particolare i green rovinati non hanno consentito traiettorie canoniche alla pallina, soggetta a rimbalzi. Nel secondo giro la partenza avverrà di buon mattino e questo le permetterà di trovare un percorso sicuramente in condizioni migliori.
L’azzurra vincitrice a maggio del prestigioso NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è seguita dall’allenatore Roberto Zappa.
Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali quelli di Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o di campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che si impose nel 1997 battendo Robin Burke (5/4).
LA VIGILIA - Virginia Elena Carta scende in campo nell’US Women Amateur (1-7 agosto), ritenuto un major femminile per dilettanti che si svolge su tracciato del Rolling Green Golf Club, a Springfield in Pennsylvania.
L’azzurra, vincitrice a maggio del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, è stata inserita a pieno titolo tra le possibili protagoniste in un contesto in cui figurano buona parte delle migliori amateur del mondo. Ricordiamo tra le statunitensi, che sono in grane maggioranza, Mika Liu e Shannon Brooks, quindi le francesi Agathe Laisne e Mathilda Cappeliez, la canadese Valerie Tanguai, la messicana Maria Fassi e la thailandese Jaravee Boonchant, per citarne alcune.
Il torneo si disputa con qualificazione su 36 buche medal e match play tra le prime 64 classificate. Nell’albo d’oro, dove figurano i nomi di "mostri sacri" del passato quali Betty Jameson, Babe Zaharias, Louise Suggs e Patty Berg, o campionesse di tempi più recenti come Beth Daniel e Pat Hurst o attuali quali Morgan Pressel e Lydia Ko, numero uno mondiale, c’è anche quello di Silvia Cavalleri, che si impose nel 1997 battendo Robin Burke (5/4). Accompagna l’azzurra l’allenatore Roberto Zappa.