Il nordirlandese Rory McIlroy ha vinto per il secondo anno consecutivo l’Hero Dubai Desert Classic, giunto alla 35ª edizione, primo dei cinque tornei stagionali delle Rolex Series del DP World Tour disputato all’Emirates Golf Club (par 72) di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Il numero due mondiale ha concluso con 274 (71 70 63 70, -14) colpi superando il polacco Adrian Meronk, secondo con 275 (-13), che ha appena ricevuto il Seve Ballesteros Award, assegnato al Player of the Year del circuito 2023, e lo statunitense Cameron Young, terzo con 276 (-12), dopo essere stato leader nei primi tre round. Nel giro finale Guido Migliozzi, unico azzurro rimasto in gara, ha recuperato 26 posizioni classificandosi 25° con 285 (73 68 75 69, -3).
McIlroy, 34enne di Holywood, secondo la scorsa settimana nel Dubai Invitational, nel cui palmarès figurano 24 successi sul PGA Tour, comprensivi di quattro Major e tre WGC, ha firmato il decimo titolo di DP World Tour (al netto di Major e WGC) e il terzo nelle Rolex Series, che gli ha fruttato un assegno di 1.530.000 dollari su un montepremi di nove milioni di dollari. Inoltre è divenuto recordman di vittorie in questo evento con quattro (2009, 2015, 2023, 2024), distaccando il sudafricano Ernie Els che lo affiancava con tre alla vigilia. e realizzando la doppietta consecutiva che era prerogativa del solo scozzese Stephen Gallacher (2013, 2014). Ha eguagliato pure il primato sul giro con 63 (-9), stabilito dall’inglese Dan Bradbury lo scorso anno, impresa riuscita anche al giapponese Masahiro Kawamura nel secondo round. Il 63 nel terzo (un eagle, sette birdie) è stato fondamentale per l’exploit di McIlrloy, perché gli ha permesso di salire dal 24° al secondo posto. Poi, per conquistare il titolo, gli è bastato un 70 (-2, tre birdie, un bogey). Meronk, che lo affiancava in seconda posizione, ha commesso troppi errori (71, -1, cinque birdie, due bogey, un doppio bogey) che ha pagato con il colpo di ritardo, mentre Young, che aveva già alzato lo score nel turno precedente, ha ceduto con uno 74 (+2, tre birdie, cinque bogey).
Alle spalle dei tre protagonisti, quarti con 278 (-10), il canadese Aaron Cockerill, lo spagnolo Pablo Larrazabal e il cileno Joaquin Niemann, membro della LIV Golf a segno a dicembre nell’Australian Open. Al settimo posto con 279 (-9) il danese Nicolai Hojgaard, Masahiro Kawamura, il cinese Haotong Li e l’australiano Adam Scott. Deludenti e mai in partita l’inglese Tyrrell Hatton, 31° con 286 (-2), e lo statunitense Brian Harman, campione in carica del The Open 2023, 70° con 294 (+6).
Guido Migliozzi è stato piuttosto altalenante. Ha iniziato in 62ª posizione, è salito in 24ª e poi sceso in 51ª per rimontare con il parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) a chiudere. Sono usciti al taglio: Francesco Molinari (72 73) e Andrea Pavan (74 71), 75.i con 145 (+1) e out per un colpo, Edoardo Molinari, 86° con 146 (72 74, +2), Matteo Manassero, 100° con 148 (76 72, +4), e Lorenzo Scalise, 109° con 150 (76 74, +6).
TERZO GIRO - La grande rimonta del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e campione in carica, da 24° a secondo con 204 (71 70 63, -12), ha caratterizzato il “moving day” del 35° Hero Dubai Desert Classic, primo dei cinque tornei stagionali delle Rolex Series del DP World Tour che si sta disputando all’Emirates Golf Club (par 72) di Dubai negli Emirati Arabi Uniti.
Ha continuato la sua corsa di testa lo statunitense Cameron Young, leader con 202 (67 64 71, -14), che però ha rallentato con un 71 (quattro birdie, un bogey, un doppio bogey). Ha perso 27 posizioni Guido Migliozzi, unico italiano rimasto in gara, 51° con 216 (73 68 75, par).
McIlroy, che ha realizzato un 63 (-9, un eagle, sette birdie), miglior parziale di giornata, condivide la seconda piazza con il polacco Adrian Meronk, mentre, anche se al quarto posto con 207 (-9), hanno un ritardo difficile da colmare l’olandese Rasmus Hojgaard e il cinese Haotong Li, soprattutto per la qualità di chi li precede.
Al sesto con 208 (-8) il cileno Joaquin Niemann, giocatore della LIV Golf, al settimo con 209 (-7) il danese Thorbjorn Olesen e gli inglesi Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt, e Tommy Fleetwood, vincitore del precedente Dubai Invitational, e al decimo con 210 (-6) l’altro danese Nicolai Hojgaard, fratello gemello di Rasmus. Non hanno risposto alle attese l’inglese Tyrrell Hatton, 30° con 213 (-3), e lo statunitense Brian Harman, a segno nel The Open 2023, 67° con 218 (+2).
Sono usciti al taglio: Francesco Molinari (72 73) e Andrea Pavan (74 71), 75,i con 145 (+1) e out per un colpo, Edoardo Molinari, 86° con 146 (72 74, +2), Matteo Manassero, 100° con 148 (76 72, +4), e Lorenzo Scalise, 109° con 150 (76 74, +6). Il montepremi di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
SECONDO GIRO - Lo statunitense Cameron Young è rimasto solitario al comando con 131 (67 64, -13) colpi nell’Hero Dubai Desert Classic, giunto alla 35ª edizione, primo dei cinque tornei stagionali delle Rolex Series del DP World Tour che si sta svolgendo all’Emirates Golf Club (par 72) di Dubai negli Emirati Arabi Uniti. E’ rimasto in gara un solo italiano, Guido Migliozzi, 24° con 141 (73 68, -3), stesso score del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, che difende il titolo.
Young con un parziale di 64 (-8, nove birdie, un bogey) ha allungato decisamente la classifica, lasciando a tre colpi, secondi con 134 (-10), il polacco Adrian Meronk e l’inglese Andy Sullivan, che faceva parte con il leader del quartetto di testa dopo un round. Più indietro gli altri due, il danese Rasmus Hojgaard, quarto con 137 (-7) insieme al fratello gemello Nicolai e allo scozzese Richie Ramsay, e il cinese Haotong Li, ora settimo con 138 (-6) insieme ad altri sette concorrenti tra i quali il danese Thorbjorn Olesen e il giapponese Masahiro Kawamura, autore di un 63 (-9, un eagle, otto birdie, un bogey), miglior score di giornata che gli ha permesso di recuperare 89 posizioni.
Migliozzi ha realizzato un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) con cui ha rimontato dal 62° posto. Sono usciti al taglio: Francesco Molinari (72 73) e Andrea Pavan (74 71), 75,i con 145 (+1) e out per un colpo, Edoardo Molinari, 86° con 146 (72 74, +2), Matteo Manassero, 100° con 148 (76 72, +4), e Lorenzo Scalise, 109° con 150 (76 74, +6). Il montepremi di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
PRIMO GIRO - Negli Emirati Arabi Uniti, il primo giro dell'Hero Dubai Desert Classic, torneo Rolex Series del DP World Tour, è stato sospeso anzitempo per l'arrivo dell'oscurità con ancora nove giocatori chiamati ad ultimarlo.
All'Emirates Golf Club (par 72) di Dubai, bagarre in vetta alla classifica dove, con uno score di 67 (-5) colpi, guidano il leaderboard l'americano Cameron Young, il danese Rasmus Hojgaard, l'inglese Andy Sullivan e il cinese Haotong Li. A tallonarli, un gruppetto di sette inseguitori, tutti 5/i con 68 (-4), composto, tra gli altri, dal polacco Adrian Meronk, appena nominato miglior golfista del 2023 sul massimo circuito continentale, e Nicolai Hojgaard, fratello di Rasmus.
Tra gli azzurri, Francesco ed Edoardo Molinari condividono la 42/a posizione con uno totale di 72 (par), mentre Guido Migliozzi è 61/o con 73 (+1). Sul +1, ma dopo 16 buche giocate, c'è anche Andrea Pavan. Più indietro Matteo Manassero e Lorenzo Scalise, 112/i con 76 (+4).
Per quel che riguarda i big più attesi della competizione, l'inglese Tommy Fleetwood, reduce dall'exploit nel Dubai Invitational, è 12/o con 69 (-3). Mentre il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, e l'americano Brian Harman, nono nel world ranking, sono 27/i con 71 (-1). Inizio brillante per McIlroy, con quattro birdie nelle prime nove buche giocate.
Finale però da dimenticare per lui, con tre bogey nelle ultime quattro giocate. Nel mezzo, un altro birdie e un bogey. Discorso simile per Harman. Partito anche lui dalla 10, dopo tre birdie nella prima parte di gara, con un bogey, nella seconda ha trovato altri due birdie, con un bogey alla 7 e un doppio bogey alla 9.
Prima, di cinque Rolex Series del 2024, l'Hero Dubai Desert Classic mette in palio 9.000.000 di dollari, di cui 1.530.000 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Francesco Molinari e Guido Migliozzi, dopo la bella prestazione della scorsa settimana (quinto e 13° nel Dubai Invitational), tornano in campo per partecipare all’Hero Dubai Desert Classic (18-21 gennaio), giunto alla 35ª edizione, primo dei cinque tornei stagionali delle Rolex Series del DP World Tour in programma all’Emirates Golf Club di Dubai con un montepremi di nove milioni di dollari (prima moneta di 1.530.000). Altri quattro gli azzurri in gara: Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Andrea Pavan e Lorenzo Scalise.
Difende il titolo il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, vincitore per la quinta volta lo scorso anno della Race To Dubai (ordine di merito), recordman di successi dell’evento con tre (insieme al sudafricano Ernie Els), che sarà affiancato da altri tre protagonisti del Team Europe dominatore del Team Usa nella Ryder Cup di Roma, la prima svoltasi in Italia e che ha avuto un successo mondiale. Proveranno infatti a impedirgli di puntare alla quaterna il danese Nicolai Hojgaard e gli inglesi Tyrrell Hatton e Tommy Fleetwood, quest’ultimo reduce dalla vittoria nel Dubai Invitational dove ha superato sull’ultima buca proprio McIlroy e il sudafricano Thriston Lawrence. Al via anche il capitano della formazione continentale, riconfermato per la Ryder Cup 2025, l’inglese Luke Donald, e tre vice capitani, i citati due Molinari e il danese Thomas Bjorn, a segno in questa gara nel 2001.
Nel qualificato field anche il polacco Adrian Meronk, che ha appena ricevuto il Seve Ballesteros Award, assegnato al Player of the Year del circuito 2023, il danese Rasmus Hojgaard, gemello di Nicolai, e il neozelandese Ryan Fox, già salito sul gradino più alto del podio in un torneo Rolex Series, gli statunitensi Brian Harman, campione in carica del The Open, e Cameron Young, l’australiano Adam Scott e il cileno Joaquin Niemann, in forza alla LIV Golf e vincitore a dicembre dell’Australian Open.
Tanti anche i giocatori che hanno qualità e caratteristiche per entrare nel novero dei favoriti tra i quali ricordiamo gli spagnoli Pablo Larrazabal, Adrian Otaegui e Jorge Campillo, l’inglese Dan Bradbury, che detiene il primato del campo (63, -9), il danese Thorbjorn Olesen, il tedesco Yannik Paul, il francese Antoine Rozner e il sudafricano Ockie Strydom, oltre a Lawrence.
Insieme a McIlroy (2009, 2015, 2023) e a Bjorn, vi saranno soltanto altri tre past winner: il cinese Haotong Li (2018), lo spagnolo Rafa Cabrera Bello (2012) e lo scozzese Stephen Gallacher, unico autore di una doppietta consecutiva (2013, 2014). L’altro con due successi è Tiger Woods (2006, 2008). Els (1994, 2002, 2005) vanta pure tre secondi posti.
In chiave azzurra si attendono conferme da Francesco Molinari, che non si classificava tra i top ten da un anno, e da Guido Migliozzi, dopo la tonica prestazione precedente. Gli altri sono al debutto nel 2024, ma hanno già preso parte ad alcuni degli eventi che hanno aperto il DP World Tour iniziato a fine novembre. Sono al quinto impegno Manassero, un po’ altalenante ma con un ottimo quinto posto nel South African Open, e Pavan, che nelle ultime tre uscite è terminato tra il 14° e il 18°. Edoardo Molinari è alla terza presenza dopo la 20ª piazza nell’Alfred Dunhill Championship, mentre Scalise, alla quarta, ha necessità di alzare i ritmi.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Hero Dubai Desert Classic sarà trasmesso da Sky, canali Sky Sport Golf e Sky Sport Uno, e in streaming su NOW, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 18 gennaio e venerdì 19, dalle ore 8,30 alle ore 14,30; sabato 20 e domenica 21, dalle ore 8 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Michele Gallerani, Massimo Scarpa e di Andrea Sillitti.