09 Novembre 2023

QS DP Tour con quattro giocatori italiani

Renato Paratore Renato Paratore

A Tarragona, in Spagna, si assegnano le ‘carte’ per il DP World Tour 2024 nella finale della Qualifying School. Avverrà dopo una maratona di 108 buche, 18 al giorno, dal 10 al 15 novembre all’Infinitum Golf, sui percorsi del Lakes Course e dell’Hills Courses, dove saranno gratificati i primi 25 della graduatoria e i pari merito al 25° posto. I 156 contendenti si alterneranno nelle prime 72 buche sui due tracciati, poi i migliori 70 e i pari merito al 70° posto disputeranno i due turni conclusivi sul Lakes Course.

In campo quattro giocatori italiani: Renato Paratore, Filippo Celli, Aron Zemmer e Pietro Bovari, appena passato professionista, il primo ammesso di diritto alla fase finale, Celli e Zemmer promossi allo Stage 2, da dove hanno iniziato il loro iter, mentre Bovari ha superato lo Stage 1 al Bogogno Golf Resort (13°) e lo Stage 2 con il secondo posto all’Isla Canela Links di Huelva in Spagna. Tutti, naturalmente hanno le qualità per arrivare fino in fondo, anche se con differenti livelli di esperienza, per potersi aggiungere ai sette azzurri che nel prossimo anno saranno sul circuito maggiore: Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Matteo Manassero e Francesco Laporta, gli ultimi quattro con ‘carta’ acquisita attraverso la money list del Challenge Tour.

Non sarà gara facile per nessuno perché nel field figurano tanti giocatori che hanno già vinto sul DP World Tour, come Paratore (2 successi), molti dei quali avversari difficili anche se hanno accusato battute a vuoto nelle ultime stagioni. Ricordiamo il danese Joachim B. Hansen (2 titoli), i francesi Gregory Bourdy (4), Gregory Havret (3 con un Open d’Italia, 2001) e Alexander Levy (5), lo scozzese Marc Warren (4), lo svedese Kristoffer Broberg (2), gli inglesi Tom Lewis (2) e David Howell (5), 48enne di Swindon, recordman di presenze sul circuito con 722. E ancora gli spagnoli Gonzalo Fernandez Castaño (7 con due in Open d’Italia, 2007, 2012), Alvaro Quiros (7 con uno nel Rocco Forte Open, Verdura Italy 2017), il coreano Jeunghun Wang (3) e i sudafricani Thomas Aiken (3) e Darren Fichardt (5), per citarne alcuni. Al via anche 14 giocatori statunitensi tra i quali John Catlin (3 vittorie).

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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