28 Ottobre 2023

Sergio Melpignano Senior Italian Open: gran finale di Kingston, 17° Canonica

James Kingston James Kingston

Il sudafricano James Kingston ha vinto con 200 (69 70 61, -16) colpi, dopo una rimonta finale dal 21° posto propiziata da uno straordinario 61 (-11), il Sergio Melpignano Senior Italian Open, quinto evento nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, disputato sul percorso del San Domenico Golf (par 72) a Savelletri (BR) dove domani, domenica 29 ottobre, la settimana di grande golf in Puglia si concluderà con la Pro Am. Il vincitore ha superato di un colpo l’inglese Peter Baker e il brasiliano Adilson Da Silva, secondi con 201 (-15), mentre tra gli italiani il migliore è stato Emanuele Canonica, 17° con 208 (-8).

Il torneo di grande prestigio, che fa anche parte del Legends Tour europeo riservato agli “over 50”, con il supporto del Dipartimento per lo Sport nel proseguimento del Progetto Ryder Cup, si è svolto nel ricordo di Sergio Melpignano, fondatore e forza trainante dello sviluppo di San Domenico Hotels e che ha avuto tra i suoi obiettivi quello di portare il golf ad alto livello in Puglia, riuscendovi pienamente.

Kingston, 57enne di Ottosdal, al terzo titolo sul circuito e al secondo in questo torneo (l’altro nel 2021), con una carriera svolta tra DP World Tour (due titoli), Sunshine Tour (dieci vittorie) e Asian Tour (quattro successi), ha realizzato un eagle e dieci birdie, contro un bogey ed è giunto in club house con notevole anticipo, quando Baker, numero uno dell’ordine di merito e con tre successi in stagione, in vetta per 36 buche, era ancora alla 12ª in ritardo di due colpi. Ne ha potuto recuperare solo uno (69, tre birdie) ed è stato agganciato nel finale da Da Silva, numero tre del ranking e anche lui con tre titoli nel 2023, autore di un 65 (-7, otto birdie, di cui sei consecutivi, e un bogey). Kingston, che ha ricevuto un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro, ha eguagliato numericamente il record del campo di 61 realizzato da Tommy Fleetwood, ma con par diversi, 71 per l’inglese (-10) e 72 per il sudafricano (-11).

In quarta posizione con 202 (-14) l’altro sudafricano Keith Horne, in quinta con 203 (-13) l’inglese David Shacklady, in sesta con 204 (-12) il tedesco Thomas Gogele e gli inglesi Paul Eales e Malcolm Mackenzie e in 13ª con 207 (-9) l’argentino Ricardo Gonzalez, campione uscente.

Degli altri italiani ha concluso a metà classifica Michele Reale, 37° con 212 (70 71 71, -4). Più indietro Costantino Rocca e Mauro Bianco, 58.i con 228 (+12), e Umberto Cuomo, 60° con 239 (+23). Canonica (68 71 69) ha segnato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie, un bogey e Reale un 71 (-1) con tre birdie e due bogey.

La stagione dell’Italian Pro Tour si concluderà al Golf Nazionale di Sutri (VT), la casa del golf italiano, con il Campionato Nazionale Open dal 22 al 25 novembre.

Le interviste - James Kingston: “Sono arrivato qui con delle buone sensazioni, perché due anni fa avevo vinto proprio su questo campo, però non mi attendevo assolutamente di replicare specie con un ritardo di sette colpi e sole 18 buche davanti. Sono contento anche di aver fatto il record del campo, poiché sono quelle cose che poi rimangono nelle bacheche. Adoro la Puglia, come tutta l’Italia, dove si sta veramente bene e dove i tornei vengono organizzati in maniera perfetta”.

Emanuele Canonica: “Sono contento del risultato pensando anche i problemi che ho con la caviglia. Il gioco mi ha sempre sostenuto su un ottimo campo dove lo score che ha realizzato il vincitore si può ottenere soltanto avendo un ottimo feeling con il putter. Ora mi concentro sul finale di stagione partecipando alle ultime gare”.

Christian Panucci e Roberto Donadoni sono tornati sul grande successo della Ryder Cup a Roma. “Devo ringraziare la Federazione Italiana Golf di aver creduto nel progetto – ha detto il primo – perché vedere quello spettacolo e quel tifo mi ha veramente inorgoglito di essere italiano”. Ha aggiunto Donadoni: “Una grande manifestazione come la Ryder Cup, seguita in tutto il mondo, aiuterà sicuramente il golf italiano a crescere. Penso anche che per chi ha praticato sport di squadra e voglia mettersi alla prova non ci sia di meglio che il golf”.

Team Alliance: Donadoni secondo - In concomitanza con l’Open si sono svolte due gare, una a squadre (Team Alliance, 36 buche) e una individuale (54 buche), in cui sono stati impegnati anche 12 dilettanti, tra i quali gli ex calciatori Roberto Donadoni e Christian Panucci. Tra i team (due pro, che hanno preso parte all’Open, e un amateur) ha prevalso quello dell’inglese John Farrell con 251 (-37) davanti alla compagine di Donadoni (257, -31) e con ottava piazza per la formazione di Panucci con 265 (-23). Nell’individuale, con formula stableford, è andato a segno ancora Farrell (120 punti), ma protagonista anche Donadoni, secondo con 114, dopo essere stato leader per due round, e quinto posto per Panucci con 108.

La Pro Am di chiusura con 30 squadre – Gran finale con la Pro Am del Sergio Melpignano Senior Italian Open alla quale partecipano 30 squadre composte da due professionisti (in gara tutti i 60 che hanno dato vita all’Open) e da tre dilettanti. Una sarà formata dai tre ex calciatori: Panucci, Donadoni e Michele Paramatti che saranno insieme a Clark Dennis (suo il torneo nel 2017 e 2018) e a Kingston, divenuto il secondo a realizzare la doppietta.  Si giocherà con formula Texas Scramble sulla distanza di 18 buche.

Il percorso – Teatro di numerosi eventi nazionali e internazionali e sede del Grand Final del Challenge Tour dal 2005 al 2012, il San Domenico Golf, perfettamente incastonato tra le pendici della Valle dell’Itria e il porto turistico di Savelletri, ha ricevuto elogi incondizionati da tutti i concorrenti per le sue qualità. Caratterizzato da una combinazione di bunker strategicamente posizionati e da un intricato design orientato a maestrale, il percorso links, disegnato dall’European Golf Design di Londra, si snoda attraverso dolci pendii e ulivi secolari, con suggestivi scorci dell’antica città di Egnathia.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy. 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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