La thailandese Ariya Jutanugarn (272 - 65 69 66 72, -16) è stata la protagonista del RICOH Women's British Open, quarto major femminile, disputato al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra, dove si è imposta con grande autorità sulla coreana Mirim Lee e su Mo Martin, seconde con 275 (-13). A ridosso, ma poco soddisfatte poiché erano tra le favorite, Stacy Lewis, quarta con 277 (-11), la coreana Ha Na Jang, l’australiana Karrie Webb e la scozzese Catriona Matthew, quinte con 279 (-9), e Lexi Thompson, numero quattro mondiale, ottava con 280 (-8). Molto deludenti la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, 40ª con 287 (-1), e la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 50ª con 290 (+2).
Ariya Jutanugarn, 21 anni da compiere, nativa di Bangkok e rivelazione dell’anno, è divenuta la prima thailandese a conquistare un major dopo essere stata la prima della sua nazione a vincere nel LPGA Tour con tre successi di fila nello scorso maggio.
Leader con due colpi su Mirim Lee, Ariya Jutanugarn li ha portati a sei in altrettante buche, ma quando sembrava che i giochi fossero fatto ha perso tre colpi (bogey e doppio bogey) che combinati con un bogey e tre birdie di Mirim Lee hanno ridotto il margine a uno solo a quattro buche dal termine e con Mo Martin risalita a due lunghezze. La thailandese, però, ha trovato il birdie vincente alla buca 17 chiudendo nel 72 del par. Mirim Lee con un bogey alla 18 (73, +1 con tre birdie e quattro bogey) è stata costretta a condividere la seconda posizione con Mo Martin (70, +2 con tre birdie e un bogey).
Non ha potuto partecipare per infortunio che la tiene ferma da tempo la coreana Inbee Park, numero tre al mondo e campionessa uscente. Nessuna giocatrice italiana in campo.
TERZO GIRO - La thailandese Ariya Jutanugarn (200 - 65 69 66, -16) ha superato la coreana Mirim Lee (202 - 62 71 69, -14) e ha messo una seria ipoteca sul titolo nel RICOH Women's British Open, quarto major femminile, che termina al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra.
Nel giro finale sarà probabile corsa a due, essendo notevole il distacco delle prime inseguitrici: Mo Martin terza con 205 colpi (-11), la scozzese Catriona Matthew, quarta con 206 (-10) e Stacy Lewis, quinta con 207 (-9). Sebbene siano seste con 208 colpi (-8), il recupero appare impossibile per Lexi Thompson, numero quattro mondiale, per la cinese Shanshan Feng, per l’australiana Karrie Webb e per la coreana Ha Na Jang, molto quotate alla vigilia come la Lewis.
Deludenti le due proettes più attese, la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, 27ª con 213 (-3) e in tardiva rimonta dalla 56ª piazza con un parziale di 69 (-3), e la canadese Brooke M. Henderson, numero due, 46ª con 215 (-1).
Ariya Jutanugarn, 21 anni da compiere, nativa di Bangkok e sorella minore di Moriya, anche lei nel LPGA Tour, è venuta prepotentemente alla ribalta in questa stagione conquistando tre titoli consecutivi, prima thailandese a vincere nel circuito, e ora ha la possibilità di divenire la prima della sua nazione ad imporsi in un major. Ha operato il sorpasso con un 66 (-6) dovuto a sei birdie e nelle 54 buche ha segnato un solo bogey, nel secondo turno. Mirim Lee ha provato a opporsi senza successo con uno score di 69 (quattro birdie e un bogey). Al major non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.
SECONDO GIRO - La coreana Mirim Lee (133 - 62 71, -11) è rimasta al comando nel RICOH Women's British Open, quarto major femminile, che si disputa al Woburn G&CC (par 72) di Milton Keynes in Inghilterra.
La inseguono a un colpo la cinese Shanshan Feng e la thailandese Ariya Jutanugarn (134, -10), candidate al titolo come la scozzese Catriona Matthew e la coreana Ha Na Jang, quarte con 135 (-9), Stacy Lewis, settima con 137 (-7), l’australiana Karrie Webb, ottava con 138 (-6), e Lexi Thompson, decima con 139 (-5).
Mancano all’appello, e sono già fuori gioco, la canadese Brooke M. Henderson, 47ª con 143 (-1), numero due mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, numero uno, 56ª con 144 (par). Sono cadute al taglio, caduto a 145 (+1), la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Na Yeon Choi, 88.e con 147 (+3).
Mirim Lee, 25enne di Youngin con due titoli nel LPGA Tour, tre nel Korean LPGA e uno nel Ladies Asian Tour, dopo aver eguagliato il record sul giro del torneo con un 62 (-10, dieci birdie) ha notevolmente rallentato nel secondo turno, ma tre birdie e due bogey per il 71 (-1) sono bastati rimanere in vetta.
Ariya Jutanugarn le ha recuperato due colpi con un parziale di 69 (-3, con quattro birdie e un bogey) e Shanshan Feng ne ha rimontati tre con sei birdie e due bogey per il 68 (-4). Non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.
PRIMO GIRO - La coreana Mirim Lee, leader con 62 (-10) colpi, ha eguagliato il punteggio record del RICOH Women's British Open, quarto major femminile in svolgimento al Woburn G&CC (par 72), a Milton Keynes in Inghilterra. Precede tre candidate al titolo, la thailandese Ariya Jutanugarn (65, -7), la cinese Shanshan Feng (66, -6) e Stacy Lewis (67, -5), affiancata dalla coreana Mi Yang Lee. In alto anche l’australiana Karrie Webb, 11ª con 69 (-3).
Già pesante il ritardo della canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale, 31ª con 71 (-1), di Lexi Thompson, numero quattro, 46ª con 72 (par) insieme alla giapponese Haru Nomura e alla svedese Anna Nordqvist, e della neozelandese Lydia Ko, numero uno, 89ª con 74 (+2) e a rischio di taglio. In affanno anche la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Na Yeon Choi, 70.e con 73 (+1), al momento un colpo oltre il limite di qualifica.
Mirim Lee, 25enne di Youngin con due titoli nel LPGA Tour, tre nel Korean LPGA e uno nel Ladies Asian Tour, ha infilato dieci birdie, senza bogey. Nessun errore anche per Ariya Jutanugarn, ma i birdie sono stati sette. Piuttosto fallosa Lydia Ko, che ha sbagliato in particolare alcuni colpi al green, chiudendo con due birdie e quattro bogey. Non partecipano giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.
LA VIGILIA - La neozelandese Lydia Ko, leader mondiale, calamita l’attenzione alla vigilia del RICOH Women's British Open (28-31 luglio), quarto dei cinque major femminili, soprattutto alla luce della rinuncia della coreana Inbee Park, campionessa uscente e ancora alle prese con un infortunio che le sta dando problemi più seri di quanto si pensasse.
Il field, anche in assenza della Park, è comunque di altissimo livello per la presenza di quasi tutte le migliori proette e a contrastate la Ko saranno, tra le più agguerrite, la canadese Brooke M. Henderson, numero due al mondo, insieme a Lexi Thompson, Stacy Lewis, alla thailandese Ariya Jutanugarn e alla coreana Sei Young Kim, anche loro tra le top ten del Rolex Ranking.
Tra le altre candidate al titolo le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, la giapponese Haru Nomura, la norvegese Suzann Pettersen, la svedese Anna Nordqvist e l’australiana Karrie Webb.
Al momento la Webb è l’unica professionista (compresi gli uomini) ad aver vinto cinque major diversi, ma lo ha fatto quando i femminili erano solo quattro. Infatti dopo aver completato il "grande slam" con quelli del momento (Nabisco Championship, LPGA Championship, US Womens Open, Du Maurier Classic) ha siglato il quinto imponendosi nel British Open, quando questa gara ha preso il posto del Du Maurier Classic. Ora possono uguagliarla perché i major sono appunto diventati cinque, ma se riuscisse a imporsi a settembre nell’Evian Championship arriverebbe a sei e nessuna avrebbe possibilità di imitarla.
Si gioca al Woburn G&CC, a Milton Keynes in Inghilterra. Non vi sono giocatrici italiane. Il montepremi è di tre milioni di dollari.