08 Ottobre 2023

Challenge: Vacarisas primo titolo, Laporta 5°

Lucas Vacarisas (Getty Images) Lucas Vacarisas (Getty Images)

Lo spagnolo Lucas Vacarisas ha vinto con 268 (68 69 64 67, -20) colpi l’Hopps Open de Provence, penultimo torneo del Challenge Tour prima della disputa del Rolex Challenge Tour Grand Final (2-5 novembre, Mallorca, Spagna) al quale saranno ammessi i primi 45 classificati nella Road To Mallorca (ordine di merito) che si contenderanno le venti ‘carte’ il palio per il DP World Tour 2024. Da evidenziare la bella prova di Francesco Laporta, il migliore degli azzurri, quinto con 272 (67 64 69 72, -16).

Sul percorso del Golf International de Pont Royal (par 72), a Mallemort in Francia, lo spagnolo ha superato il francese Felix Mory e il gallese Oliver Farr, secondi con 270 (-18) e il connazionale Manuel Elvira, quarto con 271 (-17). In top ten, ottavo con 275 (-13), anche l’altro azzurro Lorenzo Gagli che, grazie ad un giro finale bogey free in 67 (-5), frutto di cinque birdie, ha recuperato 12 posizione. Non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto nel round conclusivo Francesco Laporta, leader nei due turni centrali, che ha perso tre colpi sulle prime sei buche (un birdie, due bogey, un doppio bogey) e poi non è riuscito più a rimontare pur avendo segnato quattro birdie contro un bogey nel resto del percorso (72, par).

Resta comunque una bella prova che consente al pugliese di rimontare sei posizione e di rientrare nella top 20 della Road to Mallorca (19°). Degli altri azzurri sono andati a premio anche Lorenzo Scalise, 34° con 281 (-7), Filippo Celli, 41° con 283 (-5) e Aron Zemmer, 49° con 285 (-3). Non hanno superato il taglio: Enrico Di Nitto, 85° con 145 (+1) e Gregorio De Leo, 110° con 150 (+6).

Vacarisas, 25enne di Barcellona, ha ottenuto il suo primo titolo sul circuito dopo aver vinto nel settembre del 2020 l’Alps de Andalucia, anno in cui ha poi ottenuto il passaggio sul Challenge Tour con il secondo posto nell’ordine di merito. In stagione andamento altalenante per l’iberico con un 4° posto nel Challenge de España e alcuni tagli non superati. Per lui un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 260.000.

 

La vigilia - l Challenge Tour è alle ultime battute. Mancano due eventi prima della disputa del Rolex Challenge Tour Grand Final (2-5 novembre, Mallorca, Spagna) al quale saranno ammessi i primi 45 classificati nella Road To Mallorca (ordine di merito) che si contenderanno le venti ‘carte’ il palio per il DP World Tour 2024. Il primo dei due è l’Hopps Open de Provence, dal 5 all’8 ottobre in Francia, e il secondo sarà l’Hainan Open in Cina (13-16 ottobre) dove si competerà con un duplice obiettivo: entrare tra i 45, per chi è ancora fuori, oppure di salire più in alto in classifica, per coloro che sono dentro, perché presentarsi nell’isola spagnola già tra i primi venti è quasi una garanzia di cambiare circuito.

Nell’Hopps Open de Provence, sul percorso del Golf International de Pont Royal, a Mallemort, saranno in gara sette italiani: Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Filippo Celli, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Lorenzo Gagli e Gregorio De Leo. Il primo, quarto nella money list, è sostanzialmente già sicuro di avere la ‘carta’ e quindi può giocare quanto meno in serenità, mentre Laporta (25°) mirerà ai “top 20”, ma a Mallorca andrà comunque. Hanno ancora chance di staccare il biglietto per l’isola iberica Celli (62°), De Leo (71°) e Zemmer (75°), però a questo punto serve la grande impresa.

Al via solamente undici tra i primi 20 della money list di cui solo quattro tra i top ten: oltre a Scalise, il francese Coussaud (leader) e gli spagnoli Manuel Elvira (7°) e Ivan Cantero (10°), nel ruolo di favoriti. Assenti Andrea Pavan (6°) e Matteo Manassero (8°), che sono protetti dal punteggio raggiunto e che non corrono alcun rischio in tema ‘carta’, se non quello di perdere qualche posizione.

Con Laporta cercheranno di attaccare la 20ª piazza anche il portoghese Ricardo Gouveia (21°) e il danese Nicolai Kristensen (24°), mentre non ci saranno lo statunitense Julian Suri (n. 22) e il sudafricano JJ Senekal (n. 23), che era stato a lungo tra i primi dieci. Presenti tutti i classificati dal 15° al 20° posto con unica defezione quella dell’inglese Sam Baistrow (19°), che rischia di lasciare una porta aperta a chi insegue. Il montepremi è di 260.000 euro.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca