03 Ottobre 2023

Ryder Cup italiana da record: 271.191 spettatori in sei giorni

La buca 1 del Marco Simone G&CC La buca 1 del Marco Simone G&CC

Un totale di 271.191 spettatori, per una media di 45.198 al giorno nei sei (di cui solamente tre di gara) che hanno caratterizzato l’evento. La Ryder Cup italiana ha superato ogni aspettativa, facendo registrare il tutto esaurito al Marco Simone Golf & Country Club di Roma dove, dal 26 settembre al 1° ottobre, è andato in scena uno show senza precedenti che si è concluso con il trionfo dell’Europa unita, capace di sconfiggere per 16,5 a 11,5 gli Stati Uniti.

Sono numeri da record, che hanno superato ampiamente le stime dei 250.000 appassionati attesi per il terzo appuntamento sportivo più importante al mondo che, per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, si è disputato in Italia. Un risultato frutto di un lavoro lungo otto anni, partito il 14 dicembre 2015 (giorno dell’assegnazione all’Italia) e che ha raggiunto il suo culmine la scorsa settimana. E se già durante i practice day (martedì, mercoledì e giovedì, quando c’è stata anche la cerimonia di apertura, tra i momenti più esaltanti) l’affluenza di pubblico è stata importante, il week-end (da venerdì a domenica) ha fatto registrare il sold-out con circa 55.000 appassionati al giorno, sin dalle prime ore dell’alba, a riempire di entusiasmo e passione il Marco Simone Golf & Country Club, con corse sfrenate per garantirsi un posto in tribuna.

Gli effetti della prima Ryder Cup italiana si fanno sentire e i numeri sono da capogiro: oltre 620 milioni di telespettatori in più di 190 Paesi, 270.000 presenze solo a Roma, 100.000 passaggi in tre giorni sulla Metro B. Si tratta solo di alcuni dati evidenziati dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Come riportato da Federalberghi Roma, tutte piene le 70.000 camere degli alberghi della Città Eterna, tra ristoranti, bar, musei, taxi e negozi presi d’assalto da turisti di tutto il mondo, arrivati da 85 nazioni diverse. Trentanove i broadcaster coinvolti, per una copertura mediatica mondiale, che in Italia ha potuto vantare dirette integrali su Sky (Sky Sport, Sky Sport Uno e Sky Sport Golf) e Rai (Rai 2, Rai Sport e Rai Play). Un evento organizzato in sinergia con Ryder Cup Europe, ritenuto impeccabile all’unanimità, grazie anche a un servizio di sicurezza che ha visto coinvolti vertici di Forze Armate, Forze dell’Ordine e i Corpi dello Stato, e a un piano di viabilità e trasporti all’insegna dell’efficienza.

Un riconoscimento per la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, colui che ha creduto fin da subito in un sogno che si è trasformato in una meravigliosa realtà. Dove compagni di viaggio sono state le Istituzioni. Dal Governo, a fare da capofila il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero del Turismo e il Ministro per lo Sport e i Giovani, il Dipartimento per lo Sport, a ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, da ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo alla Regione Lazio, al Comune di Roma e al CONI.

Le dichiarazioni

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “Quello raggiunto è un risultato straordinario, con Roma e l’Italia al centro non solo del golf ma dello sport mondiale. Un volano per il turismo e per la valorizzazione e promozione di una disciplina per tutti, capace di unire e non dividere. Vedere oltre 50.000 persone al giorno, dal giovedì alla domenica, arrivare alle 4:30 del mattino al Marco Simone Golf & Country Club e fare le corse per prendersi un posto in tribuna, è un qualcosa che non si era mai visto prima. Ci ho creduto fin dal primo giorno, con lavoro e abnegazione siamo riusciti a far capire a tutti cosa significhi ospitare un evento planetario che è unico nel suo genere. L’indotto sarà incredibile e a beneficiarne tutto il Paese e quindi anche i Circoli di golf italiani, delle vere eccellenze. La Ryder Cup 2023 oggi viene vista come un modello da emulare. Siamo andati oltre ogni aspettativa, garantendo credibilità e affidabilità. La Federazione Italiana Golf, che ho l’onore di presiedere, ha raggiunto un risultato clamoroso che resterà nella storia dello sport mondiale. Ma non ci fermiamo qui. Perché, come promesso, il golf in Italia raggiungerà la popolarità che merita. Anche grazie a questa Ryder Cup, un vero e proprio inno alla gioia, con l’Europa unita che in campo ha entusiasmato e sovvertito ogni pronostico, superando una corazzata come il team Usa, con il supporto dei due vicecapitani azzurri, Francesco ed Edoardo Molinari, che si è dimostrato determinante. Il mio grazie va a tutte le Istituzioni coinvolte, che ci hanno accompagnato in un percorso davvero esaltante. Ha vinto il modello Italia”.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023: "Un successo trasversale che resterà nella storia del golf. Questa Ryder Cup verrà presa ad esempio per l'organizzazione degli eventi sportivi. Tutti gli addetti ai lavori l'hanno eletta come l'edizione più bella di sempre. La magia e l'unicità della sfida Europa-Usa si sono unite in un unico abbraccio con la maestosità di Roma, regalando immagini che hanno fatto il giro del mondo come la foto iconica delle due squadre a Piazza di Spagna tra l'entusiasmo incontenibile dei tifosi. Dal piano di mobilità, studiato in sinergia con le Istituzioni locali e con Ryder Cup Europe, fino alla gestione di tutti gli aspetti dell'evento all'interno del Marco Simone Golf & Country Club, sono arrivati consensi all'unanimità. I dati sugli spettatori sono andati oltre le aspettative, a conferma dello straordinario interesse che questa competizione unica ha suscitato tra gli appassionati e anche tra chi non conosceva il golf. E l'effetto Ryder Cup non finisce qui, perché la legacy in termini di infrastrutture lascia ai cittadini di Roma una nuova viabilità. Una sfida vinta giocando di squadra". 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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