03 Settembre 2023

Challenge: domina Rottluff, 8° Scalise

Maximilian Rottluff (Getty Images) Maximilian Rottluff (Getty Images)

Secondo successo stagionale sul Challenge Tour per il tedesco Maximilian Rottluff che con 263 (68 64 66 65, -21) colpi ha vinto la seconda edizione dell’Indoor Golf Group Challenge, torneo in cui l’azzurro Lorenzo Scalise ha offerto una bella prova classificandosi 8° con 269 (65 70 66 68, -15). Positiva anche la gara di Andrea Pavan che, grazie ad un giro finale in 66 (-5), ha recuperato 15 posizioni concludendo 15° con 273 (-11) e di Matteo Manassero che, con uno strepitoso 63 finale (8 birdie e nessun bogey, -8), ha rimontato 42 posizioni terminando 23° con 275 (-9).

Sul percorso del Landeryds Golfklubb (par 71) a Vesterby, in Svezia, Rottluff, 30enne di Dusseldorf, ha preceduto il danese Jeppe Kristian Andersen e lo svedese Jesper Svensson secondi con 266 (-18) e lo svedese Charlie Lindh e il danese Rasmus Petersen-Neergaard quarti con 267 (-17). 

Maximilian Rottluff, golfista del GC Hubbelrath che ha compiuto gli Studi all’Arizona State University, ha ottenuto la sua seconda vittoria stagionale (la prima lo scorso maggio in Sudafrica nell’UAE Challenge) in 12 gare disputate. E’ approdato sul circuito lo scorso anno, dopo esperienze oltre Oceano nel Korn Ferry Tour, nel PGA Tour Latinoamerica e nel PGA Tour Canada.

Degli altri azzurri in gara sono andati a premio anche Lorenzo Gagli, 32° con 277 (-7), Francesco La Porta, 62° con 282 (-2), Filippo Bergamaschi, 74° con 287 (+3) e Jacopo Vecchi Fossa, 75° con 289 (+5). Non hanno superato il taglio: Aron Zemmer, 78° con 141 (-1), Stefano Mazzoli, 115° con 143 (+1) e Gregorio De Leo, 138° con 147 (+5).

Al vincitore è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000.

 

PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise è al secondo posto con 65 (-6) colpi nell’Indoor Golf Group Challenge, il torneo del Challenge Tour iniziato sul percorso del Landeryds Golfklubb (par 71) a Vesterby in Svezia.

E’ al comando con 63 (-8) Benjamin Follett-Smith dello Zimbabwe, mentre l’azzurro ha la compagnia degli svedesi Joakim Wikstrom e Linus Jonsson, quest’ultimo dilettante, e del danese Jeppe Kristian Andersen. Al sesto posto con 66 (-5) dodici concorrenti tra i quali l’inglese Tom Lewis, lo svedese Jesper Svensson e il gallese Stuart Manley.

Così gli altri italiani: Francesco Laporta 18° con 67 (-4), Jacopo Vecchi Fossa 29° con 68 (-3), Filippo Bergamaschi e Matteo Manassero 46.i con 69 (-2), Lorenzo Gagli 100° con 71 (par), Aron Zemmer, Gregorio De Leo e Andrea Pavan 117° con 72 (+1), e Stefano Mazzoli 143° con 74 (+3). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour resta in Svezia dove si svolge la seconda edizione dell’Indoor Golf Group Challenge (31 agosto-3 settembre) sul percorso del Landeryds Golfklubb a Vesterby.

Dieci gli azzurri in campo: Matteo Manassero, che rientra dopo aver saltato due eventi, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Gagli, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli e Aron Zemmer, tutti in gara nel precedente Dormy Open con quest’ultimo tra i protagonisti (6°), e Filippo Bergamaschi, anche lui in campo dopo un turno di pausa.

Mancano sei tornei per arrivare al Rolex Challenge Tour Grand Final (Club de Golf Alcanada, Mallorca, 2-5 novembre) al quale accederanno i primi 45 dell’ordine di merito che competeranno per conquistare una delle “carte” per il DP World Tour 2024 assegnate ai primi 20 classificati. Di conseguenza nel field vi sono quasi tutti i migliori, tra i quali sette dei primi dieci della money list, ma vi è anche qualche defezione inattesa.

Tesi a mantenere la propria posizione di rilievo in questa graduatoria, e possibilmente a migliorarla, Manassero (quarto), Scalise (sesto) e Pavan (ottavo), mentre Laporta (23°) ha una nuova occasione, dopo aver mancato le precedenti, per ritornare tra i top 20. Sotto questo aspetto sorprendono le assenze dei sudafricani, divenuti ballerini nelle loro partecipazioni, e se appaiono giustificate quelle di Casey Jarvis (numero 1), che ha già un piede sul tour maggiore, e di Brandon Stone (n. 11), che comunque deve stare attento e non scendere oltre, lasciano perplessità quelle di JJ Senekal e di Jaco Prinsloo che, tra forfait e qualche prestazione sotto tono, sono ora al 19° e al 20° posto dopo essere stati per parecchio tempo in alto. I due e l’inglese Sam Bairstow (n. 17), anche lui assente, offrono non solo a Laporta, ma anche al danese Nicolai Kristensen (n. 21), al portoghese Ricardo Gouveia (n. 22), all’inglese Brandon Robinson Thompson (n. 24) e al finlandese Lauri Ruuska (n. 25) l’opportunità di entrare nella zona più ambita.

Tra i favoriti, oltre agli azzurri citati e a Zemmer, che appare in un ottimo momento di forma, il francese Ugo Coussaud (n. 2), che può riprendersi la prima posizione nella Road To Mallorca con i soli cinque punti di ritardo che ha da Jarvis, gli svedesi Adam Blomme (n. 7) e Jesper Svensson (n. 10), così come il gallese Stuart Manley (n. 9) e il sudafricano Jacques Kruyswijk, reduce dal successo nel Dormy Open. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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