16 Luglio 2016

Rio 2016: F. Molinari no, va Manassero

Matteo Manassero Matteo Manassero

 

Francesco Molinari non parteciperà ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Al suo posto andrà Matteo Manassero, che è subentrato come prima riserva secondo il ranking olimpico stilato dall’International Golf Federation (IGF). Molinari ha spiegato le motivazioni della sua decisione (findamentale la paura per la zika) in un incontro con la stampa al Royal Troon GC, a Troon in Scozia, dove è impegnato per l’Open Championship, terzo major stagionale.

Matteo Manassero sarà dunque il quarto azzurro qualificato per Rio 2016 dopo Nino Bertasio, Giulia Molinaro e Giulia Sergas. Decisivo per Manassero il terzo posto della settimana scorsa nello Scottish Open, che gli ha permesso di scalare numerose posizioni nel ranking olimpico oltre a garantirsi l’accesso all’Open Championship.

MATTEO MANASSERO

Matteo Manassero è nato a Negrar (VR) il 19 aprile del 1993. Dopo aver conquistato alcuni titoli italiani, il primo all’età di dieci anni (tricolore Baby), è venuto prepotentemente alla ribalta nel 2009 vincendo Amateur Championship, un major per dilettanti disputato in Inghilterra e che mai era stato appannaggio di un sedicenne, primo di una lunga serie di record legati alla sua precocità. Il titolo gli ha dato l’opportunità di partecipare a un major, l’Open Championship, dove si è reso autore di una grande prestazione classificandosi 13° e conquistando la ‘silver medal’ riservata al miglior dilettante.

Nel 2010, sempre da amateur, ha disputato un altro major, il Masters, terminando 36° e divenendo il più giovane giocatore a prendere parte alla manifestazione (16 anni, 11 mesi, 21 giorni) e a superare il taglio. Ha poi fatto meglio nel 2013 il 14enne cinese Tianlang Guan.

E’ passato pro un mese dopo, a maggio, in occasione del BMW Italian Open (29°). Nella nuova categoria si è posto subito l’obiettivo di conquistare la ‘carta’ per l’European Tour  avendo solamente la possibilità di giocare sette gare a invito. Ebbene lo ha centrato  alla sesta e successivamente, a ottobre, ha colto il primo successo nel Castello Masters Costa Azahar, risultando il più giovane vincitore sul circuito a 17 anni e 188 giorni. Nell’occasione è entrato ufficialmente nell’European Tour e anche in questo caso con un primato tolto al compianto grandissimo campione spagnolo Severiano Ballesteros, membro nel 1974 all’età di 17 anni e 200 giorni. Sono seguite tre splendide stagioni in cui ha siglato un titolo in ciascuna di esse: Maybank  Malaysian Open (2011), Barclays Singapore Open (2012) e BMW PGA Championship (2013) insieme a tanti piazzamenti di rilievo. Il successo nel BMW PGA Championship, in un torneo che viene equiparato a un major, è stato accompagnato ancora da un record: nessuno infatti, era mai riuscito a vincerlo alla sua età, appena 20 anni e 37 giorni. Nelle ultime due stagioni ha accusato una flessione, ma ora sta tornando alla ribalta e ne è testimonianza l’ottimo terzo posto nello Scottish Open.

 

 

 

 

 

 

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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