10 Luglio 2016

Eurotour: in Scozia Manassero terzo

Nino Bertasio Nino Bertasio

Nino Bertasio ha effettuato un bel quarto giro risalendo la classifica - 34° con 284 (72 72 72 68, -4) colpi -nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) e ha acquisito la certezza di partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un grandissimo Matteo Manassero ha lottato per il titolo fino alle ultime battute, classificandosi terzo con 276 (71 67 68 70, -12): non è riuscito ad andare a Rio 2016, ma ha ottenuto la qualificazione per il prossimo Open Championship, il terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio). In bassa classifica Renato Paratore, 57° con 288 (72 74 69 73, par) ed Edoardo Molinari, 67° con 291 (72 73 70 76, +3)

Sul percorso del Castle Stuart Golf Links (par 72), a Inverness in Scozia, si è imposto con 274 colpi (70 66 68 70, -14) lo svedese Alex Noren, 34enne di Stoccolma, che ha siglato il quinto successo in carriera con un gioco solido e una tenuta nervosa rimarchevole in una gara che è stata incerta fino alle ultime battute. Un birdie sull’ultima buca ha permesso all’inglese Tyrrell Hatton (275, -13) di occupare la seconda piazza da solo, togliendo a Matteo Manassero la chance olimpica.

Il veronese è stato affiancato dal belga Nicolas Colsaerts e dal neozelandese Danny Lee, quindi sesto posto con 277 (-11) per lo scozzese Richie Ramsay e per l’inglese Andy Sullivan.

I giocatori americani, che sembrava stessero facendo rodaggio in retrovia in vista dell’Open Championship, hanno cambiato decisamente marcia nel turno conclusivo. Patrick Reed è salito con 279 (-9) dal 23° all’10° posto occupato anche dallo scozzese Russell Knox e dal nordirlandese Graeme McDowell,  mentre Phil Mickelson, 13° con 281 (-7) affiancato dallo svedese Henrik Stenson e dal tedesco Martin Kaymer, ha recuperato 38 posizioni e Steve Stricker, 21° con 282 (-6) alla pari con l’irlandese Padraig Harrington, è risalito di 30.

Alexander Noren è stato molto accorto e ha tenuto sempre a distanza i suoi avversari, siglando con tre birdie e un bogey il 70 (-2) vincente. Per lui un assegno di 693.754 euro su un montepremi di 3.850.000 euro.

Matteo Manassero ha condotto le prime dodici buche in par, poi con due birdie è andato a ridosso del leader, ma, anche per un pizzico di sfortuna, non è riuscito a trovare il terzo necessario. Comunque ha fatto vedere per tutto il torneo brani della sua classe e il portamento di un giocatore pienamente ritrovato.

Renato Paratore ha terminato in 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey, ma ha avuto il gran merito in questo evento di spezzare la serie di quattro tagli consecutivi subiti. Ha ridisceso la classifica di sedici gradini Edoardo Molinari con un 76 (+4) dovuto a un birdie e cinque bogey.

NINO BERTASIO A RIO 2016 - Nino Bertasio, dopo il terzo giro che l’aveva relegato in coda alla graduatoria, ha avuto una eccellente reazione che ha espresso con un giro quasi perfetto, con quattro birdie senza bogey (68, -4).

La sua impresa è ancor più rimarchevole poiché ha giocato solo in questa stagione nell’European Tour e quindi è riuscito a effettuare un gran recupero nell’Olympic Ranking (l’ufficializzazione arriverà lunedì 11 luglio) attraverso i risultati, in particolare con due top ten e una serie di piazzamenti.

Ventotto anni, nato a Zurigo, ha avuto una buona carriera da dilettante, poi è entrato nel mondo professionale nel 2011 vincendo la prima gara a cui ha preso parte (Cimar Open Samanah - EPD Tour). E’ seguito il titolo nel Campionato Open, stesso anno. L’escalation dal 2014 dove ha vinto due gare nell’Alps Tour (Open de St. François Region Guadeloupe e Asiago Open) ed è salito nel Challenge Tour. Dopo un buon 2015 nel nuovo circuito, a fine stagione ha conquistato la ‘carta’ per l’European Tour 2016.

TERZO GIRO -

Un grande Matteo Manassero si è portato dal quarto al secondo posto con 206 colpi (71 67 68, -10) ed è in corsa per il titolo nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) e per un posto alle Olimpiadi di Rio 2016. Sul percorso del Castle Stuart Golf Links, a Inverness in Scozia, il veronese è in compagnia dell’inglese Tyrrel Hatton e ha due colpi di ritardo dal leader, lo svedese Alex Noren (204 - 70 66 68, -12).

L’altro azzurro in predicato di poter competere a Rio 2016, Nino Bertasio, 63° con 216 (72 72 72, par), ha perso 27 posizioni, ma non ha affatto compromesso le sue possibilità essendo attualmente 57° nell’Olimpic Ranking, che si chiuderà lunedì 11 luglio e promuoverà 60 giocatori. Inoltre ha ancora un giro a disposizione per migliorarsi. In classifica lo hanno superato Edoardo Molinari (72 73 70) e Renato Paratore (72 74 69), 51.i con 215 (-1).

Nel giro finale ci sarà sicuramente grande agonismo, insieme a tanta tecnica, per la qualità sia del terzetto che è avanti, sia di alcuni degli inseguitori come il neozelandese Danny Lee, che è impegnato sul circuito statunitense, e il tenace sudafricano Justin Walters, quarti con 207 (-9), o come l’inglese Andy Sullivan e il nordirlandese Graeme McDowell, sesti con 208 (-8). Ha poche chances il francese Romain Wattel, ottavo con 209 (-7), e ancor meno il tedesco Martin Kaymer e il belga Nicolas Colsaerts, noni con 210 (-6). Ha effettuato un gran recupero lo svedese Henrik Stenson, 16° con 211 (-5) alla pari con l’irlandese Padraig Harrington, ma è ormai fuori gioco, così come lo scozzese Russell Knox, 23° con 212 (-4). Stanno solo facendo rodaggio per l’Open Championship della prossima settimana (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), il terzo major stagionale, gli statunitensi Phil Mickelson e Steve Stricker, 51.i come Molinari e Paratore.

Alex Noren ha girato in 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, ma la sua andatura è stata meno fluida rispetto al secondo giro in cui ha preso la leadership.

Matteo Manassero, che sembra tornato ai livelli che gli hanno consentito di ottenere quattro titoli nell’European Tour, ha ora la doppia possibilità di conquistare il quinto e, come detto, di puntare a Rio 2016. Dipenderà da lui e anche da Bertasio, che in questo momento è in posizione migliore nel ranking olimpico. Il veronese (68 colpi) è partito molto forte e ha segnato un eagle e due birdie in sei buche, poi ha fatto il resto del percorso in par (tre birdie e tre bogey) accusando una piccola flessione nella parte centrale.

Avvio difficilissimo per Nino Bertasio che si è gravato di tre bogey in altrettante buche. Ha però avuto il merito di non mollare e nelle successive nove è andato un colpo sotto par con quattro birdie, poi è tornato a livello (72) completando lo score con un birdie e due bogey.

Renato Paratore, che ha interrotto la serie di quattro tagli consecutivi subiti, ha risalito la graduatoria di 14 gradini con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Per Edoardo Molinari 70 (-2) colpi con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 3.850.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è salito dall’undicesimo al quarto posto con 138 colpi (71 67, -6) nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour) sul percorso del Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, dove è passato a condurre con 136 (70 66, -8) lo svedese Alex Noren.

Hanno perso posizioni gli altri tre azzurri, ma Nino Bertasio 36° con 144 (72 72, par), si è mantenuto in media classifica, mentre sono più indietro Edoardo Molinari, 49° con 145 (72 73, +1), e Renato Paratore, 65° con 146 (72 74, +2).

Noren (sei birdie senza bogey per il 66, -6) precede di misura il neozelandese Danny Lee e l’inglese Eddie Pepperell (137, -7) e sono quarti, insieme a Manassero, il sudafricano Branden Grace, l’inglese Richard Bland e lo spagnolo Jorge Campillo. Stanno tenendo un buon passo l’irlandese Padraig Harrington e il nordirlandese Graeme McDowell, ottavi con 139 (-5). Hanno recuperato qualcosa il cinese Ashun Wu, 14° con 141 (-3), il tedesco Martin Kaymer e lo scozzese Russell Knox, 19.i con 142 (-2), mentre stanno soprattutto facendo rodaggio per l’Open Championship della prossima settimana (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), il terzo major stagionale, gli statunitensi Phil Mickelson e Steve Stricker e lo svedese Henrik Stenson, 49.i come Edoardo Molinari

L’ottima prestazione che sta fornendo Matteo Manassero lo sta mettendo in corsa in extremis per le Olimpiadi di Rio 2016, ma dovrebbe quanto meno vincere. Comunque sta esprimendo un ottimo gioco ed è apparso molto soddisfatto al termine del turno "piuttosto eccitante specie quando le cose vanno per il verso dovuto" una sua frase. Ha iniziato dalla buca 10 nel modo giusto (tre birdie e un bogey), ma ha fatto meglio nel rientro con tre birdie per il 67 (-5).

Lunedì 11 luglio si chiuderà l’Olympic Ranking e Nino Bertasio sta conducendo con grande attenzione quest’ultima fatica onde staccare il biglietto per Rio 2016. Attualmente sarebbe qualificato tra i 60 ammessi (57° in graduatoria), ma ora ha anche la concorrenza di Manassero. Si è mantenuto per il secondo giro consecutivo nel 72 del par con quattro birdie e quattro bogey. Per Edoardo Molinari 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey e per Renato Paratore 74 (+2) con due birdie e quattro bogey, che ha avuto il merito di interrompere la serie di quattro tagli consecutivi. Il montepremi è di 3.850.000 euro.

PRIMO GIRO - Quartetto azzurro in alta classifica nell’Aberdeen Asset Management Scottish Open (European Tour): Matteo Manassero è all’11° posto con 71 (-1) colpi, ed Edoardo Molinari, Renato Paratore e Nino Bertasio, impegnatissimo nella corsa verso le Olimpiadi, sono al 21° con 72 (par).

Al Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, conducono con 69 (-3) colpi l’australiano Scott Hend e il cileno Felipe Aguilar e sono a ridosso con 70 (-2) otto concorrenti: gli inglesi Richard Bland, Tyrrell Hatton, Andy Sullivan ed Eddie Pepperel, il nordirlandese Graeme McDowell, l’irlandese Padraig Harrington, lo svedese Alex Noren e il coreano Y.E. Yang. Affiancano Manassero, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, l’inglese Luke Donald e il neozelandese Danny Lee e e sono insieme agli altri tre azzurri il tedesco Martin Kaymer, lo scozzese Russell Knox e il cinese Ashun Wu, 21

L’evento che precede il 145° Open Championship, terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), ha richiamato alcuni giocatori statunitensi tesi a cercare il passo giusto sui percorsi europei, ma al momento non brillano Steve Stricker, 56° con 74 (+2), e Phil Mickelson, 89° con 76 (+4), stesso score dello svedese Henrik Stenson. In panne il thailandese Thongchai Jaidee, 103° con 77 (+5), vincitore domenica passata dell’Open de France.

Su un campo che non concede molto Scott Hend ha marciato con un eagle, tre birdie e due bogey, e Felipe Aguilar ha mantenuto lo stesso passo con cinque birdie e due bogey.

Matteo Manassero è partito dalla buca 10 con un birdie, ha frenato con due bogey, ma un altro birdie lo ha riportato in par al giro di boa. Nel rientro due birdie e un bogey hanno fissato lo score. Via dallo stesso tee anche per Renato Paratore, che ha condotto in par entrambe la metà del campo con un birdie e un bogey in uscita e con due birdie e altrettanti bogey nel rientro.

Malgrado due birdie in tre buche Edoardo Molinari ha avuto parecchie difficoltà sulle prime nove concluse con un parziale di 38 (+2), perché nello score sono finiti anche un doppio bogey e due bogey. Due birdie di fila nel finale gli hanno fatto ritrovare il par.

Nino Bertasio, scattato dalla 10ª, dopo un birdie ha infilato tre bogey nella fase centrale del turno che l’hanno fatto scendere a metà classifica, ma successivamente è risalito con due birdie. Il montepremi è di 3.850.000 euro.

 

PROLOGO  - Al Castle Stuart Golf Links di Inverness, in Scozia, si svolge l’Aberdeen Asset Management Scottish Open (7-10 luglio), torneo dell’European Tour al quale prendono parte Edoardo Molinari, vincitore della gara nel 2010, Matteo Manassero, Nino Bertasio e Renato Paratore.

E’ l’evento che precede il 145° Open Championship, terzo major stagionale (Royal Troon GC, Scozia, 14-17 luglio), e di conseguenza ha richiamato molti tra i migliori giocatori del mondo, desiderosi di fare rodaggio, ma anche intenzionati a vincere come hanno dimostrato Phil Mickelson, l’inglese Justin Rose e Rickie Fowler, gli ultimi tre saliti sul gradino più alto del podio. Di costoro Phil Mickelson sarà di nuovo al via insieme ai connazionali statunitensi Steve Stricker, Patrick Reed, J.B. Holmes e Jamie Lovemark, ma dal circuito d’oltre Oceano sono arrivati pure il neozelandese Danny Lee, lo scozzese Russell Knox e lo svedese David Lingmerth.

Il field comprende anche il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Luke Donald, Chris Wood e Matthew Fitzpatrick, il nordirlandese Graeme McDowell, lo svedese Henrik Stenson, il sudafricano Branden Grace, gli irlandesi Shane Lowry e Padraig Harrington, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, i thailandesi Thongchai Jaidee, suo domenica passata l’Open de France, e Kiradech Aphibarnrat, il coreano Jeunghun Wang e il cinese Ashun Wu.

Edoardo Molinari avrà sicuramente importanti motivazioni dal ricordo dell’impresa del 2010, antefatto del suo ingresso nella squadra europea di Ryder Cup, perché poi si guadagnò una wild card imponendosi alla fine di agosto nel Johnnie Walker Championship. Matteo Manassero continua il suo percorso di recupero, ma ancora ci sono alti e bassi da correggere come, ad esempio, hanno detto le ultime due uscite con un bel 13° posto nel BMW International Open e il taglio all’Open de France. Nino Bertasio è proiettato verso Rio 2016 e deve superare l’ultimo ostacolo prima della chiusura dell’Olympic Ranking l’11 luglio. La scorsa settimana le cose non gli sono andate bene in Francia, dove è rimasto fuori a metà gara, tuttavia malgrado la disavventura ha guadagnato un posto (da 58° a 57°) nella graduatoria che porta ai Giochi. Periodo negativo per Renato Paratore, reduce da quattro tagli consecutivi, il quale dovrà evitare il quinto in un torneo che non sarà facile per nessuno. Il montepremi è di 3.850.000 euro.

IL TORNEO SU SKY - L’Aberdeen Asset Management Scottish Open verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport Plus HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 7 luglio, dalle 17 alle 19.30; venerdì 8, dalle ore dalle 11.30 alle 19.30; sabato 9, dalle ore 15.30 alle 20.30; domenica 10, dalle ore 15.30 alle 20.30. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Andrea Sillitti.

La classifica

 

 

 

 

 

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca