Emanuele Canonica, dopo una bella prestazione, si è classificato settimo con 213 (72 73 68, -3) colpi nell’Irish Legends, torneo in calendario nel Legends Tour e disputato sul percorso del Seapoint Golf Links (par 72), a Newtown in Irlanda.
Ha dominato l’inglese Peter Baker che ha concluso la sua corsa di testa con 198 (66 63 69, -18), lasciando a ben sette colpi l’argentino Ricardo Gonzalez (205, -11) e a undici il neozelandese Michael Long (209, -7). Al quarto posto con 211 (-5) lo svedese Patrik Sjoland e il brasiliano Adilson Da Silva e al sesto con 212 (-4) il gallese Phillip Price, che difendeva il titolo.
Baker, 55enne di Shifnal, è al secondo successo sul Legends Tour dopo aver ottenuto in carriera tre vittorie sul DP World Tour (quando si chiamava European Tour) e tre sul Challenge Tour. Canonica, che lo scorso anno di era classificato secondo, ha ribadito il suo buon feeling con questo evento. Nel giro finale ha recuperato dal 15° posto con un 68 (-4) frutto di quattro birdie, due bogey e un doppio bogey.
LA VIGILIA - Emanuele Canonica prende parte all’Irish Legends, evento del Legends Tour in programma dal 23 al 25 giugno sul percorso del Seapoint Golf Links, a Newtown in Irlanda. L’azzurro proverà a migliorare la prestazione dello scorso anno quando si classificò al secondo posto insieme ad altri quattro concorrenti, alle spalle del gallese Phillip Price, che sarà in gara per difendere il titolo.
Nel field sei tra i primi 10 della money list compreso il brasiliano Adilson Da Silva, numero 1, una carriera tutta svolta sul Sunshine Tour. Vincitore del Riegler & Partner Legends, sarà tra i favoriti insieme agli scozzesi Greig Hutcheon, Euan McIntosh e Gary Orr, al sudafricano Keith Horne e all’inglese Peter Baker, ossia gli altri presenti della top ten del ranking. Da seguire anche il gallese Ian Woosnam e lo scozzese Paul Lawrie, vincitori di Major, e quattro giocatori a segno nel Senior Italian Open, il sudafricano James Kingston, l’argentino Ricardo Gonzalez, il gallese Stephen Dodd e lo statunitense Clark Dennis.