25 Giugno 2023

Legends: in Irlanda domina Baker, 7° Canonica

Emanuele Canonica Emanuele Canonica

Emanuele Canonica, dopo una bella prestazione, si è classificato settimo con 213 (72 73 68, -3) colpi nell’Irish Legends, torneo in calendario nel Legends Tour e disputato sul percorso del Seapoint Golf Links (par 72), a Newtown in Irlanda.

Ha dominato l’inglese Peter Baker che ha concluso la sua corsa di testa con 198 (66 63 69, -18), lasciando a ben sette colpi l’argentino Ricardo Gonzalez (205, -11) e a undici il neozelandese Michael Long (209, -7). Al quarto posto con 211 (-5) lo svedese Patrik Sjoland e il brasiliano Adilson Da Silva e al sesto con 212 (-4) il gallese Phillip Price, che difendeva il titolo.

Baker, 55enne di Shifnal, è al secondo successo sul Legends Tour dopo aver ottenuto in carriera tre vittorie sul DP World Tour (quando si chiamava European Tour) e tre sul Challenge Tour. Canonica, che lo scorso anno di era classificato secondo, ha ribadito il suo buon feeling con questo evento. Nel giro finale ha recuperato dal 15° posto con un 68 (-4) frutto di quattro birdie, due bogey e un doppio bogey.

 

LA VIGILIA - Emanuele Canonica prende parte all’Irish Legends, evento del Legends Tour in programma dal 23 al 25 giugno sul percorso del Seapoint Golf Links, a Newtown in Irlanda. L’azzurro proverà a migliorare la prestazione dello scorso anno quando si classificò al secondo posto insieme ad altri quattro concorrenti, alle spalle del gallese Phillip Price, che sarà in gara per difendere il titolo.

Nel field sei tra i primi 10 della money list compreso il brasiliano Adilson Da Silva, numero 1, una carriera tutta svolta sul Sunshine Tour. Vincitore del Riegler & Partner Legends, sarà tra i favoriti insieme agli scozzesi Greig Hutcheon, Euan McIntosh e Gary Orr, al sudafricano Keith Horne e all’inglese Peter Baker, ossia gli altri presenti della top ten del ranking. Da seguire anche il gallese Ian Woosnam e lo scozzese Paul Lawrie, vincitori di Major, e quattro giocatori a segno nel Senior Italian Open, il sudafricano James Kingston, l’argentino Ricardo Gonzalez, il gallese Stephen Dodd e lo statunitense Clark Dennis.

 

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca