Il gallese Stuart Manley ha vinto l’Open de Bretagne con 271 (68 62 71 70, -13) colpi, torneo francese del Challenge Tour disputato sul percorso del Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), nella Côtes-d’Armor.
Subito dopo Manley lo spagnolo Manuel Elvira e l’inglese Lee Slattery, secondi con 273 (-7) e quarti con 275 (-5) i francesi Jerome Lando Casanova e Felix Mori e l’atleta dello Zimbabwe Benjamin Follett Smith. Buona prestazione di Lorenzo Scalise, che dopo il trionfo della precedente gara in Repubblica Ceca, si è classificato 18/o con 279 (-1). A due colpi di distanza l’altro azzurro Jacopo Vecchi Fossa, 25/o con 281 (+1). Tra gli azzurri sono andati a premio anche Andrea Pavan, 36/o con 284 (+4), Gregorio De Leo, 56/o con 291 (+11). Non hanno superato il taglio Stefano Mazzoli e Matteo Manassero, entrambi 66/i con 143 (+3) e Filippo Bergamaschi, 117/o con 149 (+9).
Per Manley il quarto titolo sul Challenge Tour dopo il Finnish Challenge (2013), l’Hauts de France Golf Open (2018) e l’Euram Bank Open (2021). Manley da piccolo era stato molto vicino ad una carriera da giocatore di calcio. A 16 anni infatti ha fatto dei provini con il Manchester United, il Crystal Palace e Luton Town. Tuttavia, poco dopo ha scelto di concentrarsi sul golf, ottenendo dopo gli studi superiori una borsa di studio di quattro anni per l’Università della Florida occidentale. Per la vittoria ha ricevuto un assegno da 43.200 euro su un montepremi di 270.000.
LA VIGILIA - Matteo Manassero, Andrea Pavan e Lorenzo Scalise, i tre azzurri vincitori negli ultimi quattro tornei in calendario sul Challenge Tour, saranno tra i protagonisti del Blot Open de Bretagne in programma dal 22 al 25 giugno sul percorso del Golf Bluegreen de Pléneuf Val André, nella Côtes-d’Armor, in Francia. Con loro parteciperanno alla gara anche Filippo Bergamaschi, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli e Jacopo Vecchi Fossa, tutti in grado di conseguire un risultato positivo.
Nell’evento nato nel 2004, giunto alla 19ª edizione e con le prime tre in calendario sull’Alps Tour, difende il titolo l’inglese Alfie Plant, in grado di potersi ripetere come Andrea Pavan, a segno nel 2013, mentre sembrano avere meno possibilità di concedere il bis, mai riuscito a nessuno, gli altri tre past winner al via: l’inglese Jack Singh Brar (2018), lo spagnolo Alvaro Velasco (2016) e il francese Benjanin Hebert (2014). Pavan è stato runner up nel 2017, così come Andrea Maestroni nella prima edizione.
In campo sei tra i primi dieci della Road To Mallorca (ordine di merito) compresi i tre vincitori azzurri. Rientra il transalpino Ugo Coussaud, numero 1 e un titolo in stagione, dopo un passaggio sul DP World Tour, e vi saranno lo svedese Adam Blomme (n. 4) e lo spagnolo Manuel Elvira (n. 5), che sono alle spalle di Scalise (n. 3), mentre seguono Pavan (n. 7) e Manassero (n. 10). Turno di riposo per quattro dei cinque sudafricani che sono tra i top 15: Casey Jarvis (n. 2), JJ Senekal (n. 8), Jaco Prinsloo (n. 9) e Dylan Monstert (n.14). Unica eccezione la presenza di Brandon Stone (n. 11), che vanta una buona carriera sul circuito maggiore con tre titoli.
Nel field altri tre vincitori stagionali, lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, il portoghese Ricardo Gouveia e il tedesco Maximilian Rottluff, e giocatori che hanno buone possibilità di rendersi protagonisti quali lo scozzese Euan Walker, lo svedese Oscar Lengden e gli inglesi Ashley Chesters e Alex Fitzpatrick, fratello di Matt vincitore di un Major, che ha mostrato interessanti segni di crescita. Il montepremi è di 270.000 euro.