25 Giugno 2023

DP Tour: Lawrence sprint, 10° Migliozzi

Guido Migliozzi Guido Migliozzi

Guido Migliozzi, con una bella rimonta finale, ha ottenuto un buon decimo posto con 280 (71 71 69 69, -8) colpi nel BMW International Open, il torneo del DP World Tour che si è svolto al Golfclub München Eichenried (par 72) di Monaco di Baviera in Germania. Ha vinto con 275 (71 69 66 69, -13) il sudafricano Thriston Lawrence che ha sorpassato nelle battute finali l’olandese Joost Luiten, leader dopo tre round e secondo con 276 (-12). In terza posizione con 277 (-11) il polacco Adrian Meronk, il tedesco Maximilian Kieffer, il neozelandese Daniel Hillier e il giapponese Rikuya Hoshino e in settima con 278 (-10) l’olandese Daan Huizing, il francese Matthieu Pavon e il danese Rasmus Neergaard-Petersen. Migliozzi è stato affiancato dallo scozzese Calum Hill.

Lawrence, 26enne di Nelspruit, ha ottenuto il quarto titolo sul circuito, secondo stagionale, per un palmarès che comprende anche un successo sul Sunshine Tour (al netto di due in combinata con il DP World Tour), uno sul Mena Tour e uno sul Big Easy Tour. Ha iniziato il turno conclusivo al terzo posto con quattro colpi di ritardo da Luiten e con un giro non proprio lineare, dove ha messo insieme otto birdie e cinque bogey (69, -3), ha sorpassato nel finale l’olandese (74, +2, un birdie, tre bogey) al quale è stato fatale il bogey alla buca 17 che ha determinato il sorpasso del sudafricano, che ha ricevuto un assegno di 310.993 euro su un montepremi di circa circa 1.830.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).

Degli altri tre azzurri in campo ha ceduto nel giro finale Edoardo Molinari, da terzo a 18° con 283 (66 74 66 77, -5), mentre hanno recuperato posizioni Filippo Celli, da 41° a 31° con 285 (69 75 70 71, -3), e Renato Paratore, da 50° a 38° con 286 (69 71 75 71, -2)

Migliozzi è risalito dal 21° posto con un parziale di 69 (-3) dovuto a un eagle, tre birdie e a due bogey, mentre Molinari, vice capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup, ha girato in 77 (+5, due birdie, sette bogey). Hanno marciato di pari passo Celli e Paratore con quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1). E’ uscito al taglio il cinese Haotong Li che difendeva il titolo. Un solo italiano ha vinto questo torneo, Andrea Pavan nel 2019, che non ha partecipato alla gara.

 

TERZO GIRO - In Germania, dopo il terzo giro, parla olandese il Bmw International Open di golf. A Monaco di Baviera, Joost Luiten con una prova bogey free in 65 (-7) su un totale di 202 (71 66 65, -14), guida la classifica con tre colpi di vantaggio sul suo connazionale Daan Huizing, secondo con 205 (-11). Già leader al termine del round di apertura, 15° a metà gara, Edoardo Molinari (66 74 66) si è riportato sotto e ora è terzo con 206 (-10) al fianco del neozelandese Daniel Hillier e del sudafricano Thriston Lawrence. e corre per il titolo.

Al Golfclub München Eichenried (par 72), il torinese dopo un bogey iniziale si è reso protagonista con sette birdie, di cui uno alla buca 18, l'ultima di giornata. Tra i vicecapitani del team Europe alla Ryder Cup di Roma, in programma dal 29 settembre all'1 ottobre di quest'anno, Edo Molinari si è distinto fin qui come il migliore tra gli azzurri in gara. Il vicentino Guido Migliozzi è infatti 21° con 211 (-5), mentre i romani Filippo Celli e Renato Paratore occupano rispettivamente la 41ª (214, -2) e la 50ª (215, -1) piazza.

Nell'evento del DP World Tour, che mette in palio 2.000.000 di dollari, Luiten insegue il settimo successo in carriera sul massimo circuito continentale maschile, il primo dal febbraio 2018 (Oman Open). Nel palmares del 37enne di Bleiswijk, professionista dal 2006, figurano anche due exploit sul Challenge Tour (entrambi nel 2007) e uno sull'Alps Tour dove, nel 2009, ha vinto in Italia il Rapallo Golf Open.

 

SECONDO GIRO - In Germania, a metà gara, il nuovo leader del BMW International Open è Daniel Hillier. A Monaco di Baviera, nel torneo del DP World Tour che mette in palio 2.000.000 di dollari, il neozelandese guida la classifica con un totale di 135 (68 67, -9) colpi, uno di vantaggio nei confronti del danese Rasmus Neergaard-Petersen, secondo con 136 (-8) davanti all'olandese Joost Luiten, terzo con 137 (-7).

Al Golfclub München Eichenried (par 72) è scivolato dal pimo al 15° posto con 140 (66 74, -4) Edoardo Molinari, che non è riuscito a ripetere la prova offerta nel primo round. Stesso score anche per il romano Renato Paratore (69 71), che ha recuperato cinque posizioni. E' invece 32° con 142 (-2) il vicentino Guido Migliozzi. Supera il taglio, con l'ultimo punteggio utile, il capitolino Filippo Celli, 57° con 144 (par).
E ora il "moving day" prima del gran finale. Molinari e Paratore sono distanti cinque colpi dalla vetta e per centrare l'impresa nel terzo e penultimo round saranno chiamati alla rimonta.

 

PRIMO GIRO - Il maltempo in Germania rallenta il primo round del BMW International Open, ma non l'avanzata di Edoardo Molinari. Nel torneo del DP World Tour, il cui giro di apertura è stato sospeso anzitempo per pericolo di fulmini, con un parziale in 66 (-6) colpi, frutto di otto birdie e due bogey, l'azzurro, vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma, guida la classifica provvisoria insieme al francese Adrien Saddier e al giapponese Rikuya Hoshino.

Al Golfclub München Eichenried (par 72), buon avvio pure per i romani Renato Paratore e Filippo Celli, entrambi 20.i con 69 (-3) davanti al vicentino Guido Migliozzi, 48° con 71 (-1).

Cinque birdie e due bogey per Paratore, due eagle, tre birdie, due bogey e un doppio bogey per Celli, che ha alternato prodezze ad errori. Quattro birdie, un doppio bogey e un bogey, invece, per Migliozzi. In un evento, che mette in palio 2.000.000 di dollari, già vinto nel 2019 da un italiano, Andrea Pavan, in questi giorni impegnato in Francia, nell'Open de Bretagne (Challenge Tour).

 

LA VIGILIA - Quartetto italiano al BMW International Open, il torneo del DP World Tour che avrà luogo dal 22 al 25 giugno al Golfclub München Eichenried di Monaco di Baviera in Germania. E’ composto da Guido Migliozzi, Renato Paratore, Filippo Celli ed Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe alla prossima Ryder Cup. La sfida con il Team USA è sempre più vicina (oggi mancano 100 giorni all’inizio) e pertanto saranno della partita anche il capitano Luke Donald e gli altri due vice capitani, Nicolas Colsaerts e Thomas Bjorn, che ha vinto questo evento per due volte, i quali cercano indicazioni e conferme per assegnare poi le sei wild card a loro disposizione.

E sul field, di qualità, pesa l’appuntamento al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (29 settembre-1 ottobre), perché ci sono cinque giocatori nella top ten della classifica European Points, che assegna di diritto tre lasciapassare in squadra, e ben quindici vincitori stagionali, dei quali 12 europei tutti con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dello staff continentale.

Nella 34ª edizione del torneo, nato nel 1989, difende il titolo il cinese Haotong Li in un contesto che comprende altri cinque past winner, il citato Bjorn (2000, 2002), il paraguaiano Fabrizio Zanotti (2014), gli inglesi David Horsey (2010) e David Howell (2005), alla 715ª presenza sul DP World Tour e sempre più vicino al recordman di presenze, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez con 720, e l’altro iberico Pablo Larrazabal, anche lui autore di una doppietta (2011, 2015), prerogativa di altri due atleti, lo svedese Henrik Stenson (2006, 2016) e lo statunitense Paul Azinger (1990, 1992). Un solo italiano ha vinto il torneo, Andrea Pavan nel 2019, che non sarà al via.

Tra i primi dell’European Points saranno particolarmente motivati il tedesco Yannik Paul (n. 3), il francese Victor Perez (n. 4), il polacco Adrian Meronk (n. 5) e gli iberici Jorge Campillo (n. 9) e lo stesso Larrazabal (n. 10), gli ultimi quattro a segno in stagione. Così come, tra gli altri, gli inglesi Daniel Gavins e Dale Whitnell, il transalpino Antoine Rozner e il tedesco Marcel Siem, tutti in buona condizione. Tra i favoriti anche i sudafricani Ockie Strydom (due successi) e Thriston Lawrence (uno) fuori dall’ambito Ryder Cup, ma in grado di contribuire allo spettacolo.

Tra gli italiani il migliore nel ranking è Guido Migliozzi che, con i tanti punti Ryder Cup a disposizione ha ancora chance da giocarsi, a patto che ritrovi quella condizione che è nelle sue corde. Molinari sta conducendo un’annata con qualche buon acuto, mentre per Paratore e Celli è un’occasione da non perdere perché non ne avranno molte per esprimersi sul DP World Tour. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.830.000 euro).

Il torneo su SKY e su NOW - Il BMW International Open sarà trasmesso in diretta da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 22 giugno e venerdì 23, dalle ore 12,30 alle ore 18; sabato 24, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 25, dalle ore 13 alle ore 18. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Giovanni Dassù e di Marco Cogliati.

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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