Lo spagnolo Jose Manuel Pardo Benitez ha vinto con 198 (66 68 64, -18) l’Alps de Andalucia, seconda delle cinque tappe dell’Alps Tour programmate in terra iberica e disputata sul percorso dell’Isla Canela Links (par 72), ad Ayamonte nei pressi di Huelva, in Spagna. Il giocatore di casa ha superato dopo due buche di playoff il francese Benjamin Kedochim (66 66 66) con cui aveva concluso alla pari il torneo. Terzo l’iberico Quim Vidal con 200 (-16) e 4/i il francese Paul Margolis e l’olandese Lars Keunen con 199 (-15).
Buona prova dell’azzurro Edoardo Raffaele Lipparelli, il migliore degli italiani, 7/mo con 204 (69 68 67, -12). Top ten anche per Andrea Romano, 8/o con 205 (-11) e 11/ma posizione per Luca Cianchetti che, reduce dal successo al Croara Alps Open, ha confermato il suo positivo stato di forma concludendo il torneo con 206 (-10). Degli altri azzurri sono andati a premio Gianmaria Rean Trinchero 23/mo con 209 (-7), Elia Dallanegra (am) e Davide Buchi, 27/mi con 210 (-6), Ludovico Addabbo 30/mo con 211 (-5), Michele Ortolani 34/mo con 212 (-4) e Manfredi Manica, 42/mo con 214 (-2).
Per lo spagnolo, che nelle ultime settimane aveva mostrato segni di crescita grazie anche al 4/o posto ottenuto al Croara Alps Open, un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000.
LA VIGILIA - L’Alps Tour, dopo il successo di Luca Cianchetti nel Croara Alps Open, si trasferisce dall’Italia alla Spagna per la seconda delle cinque tappe programmate in terra iberica. Si disputa dal 15 al 17 giugno l’Alps de Andalucia, sul percorso dell’Isla Canela Links, ad Ayamonte nei pressi di Huelva, dove saranno in gara 143 concorrenti, dei quali 25 italiani, in rappresentanza di 17 nazioni.
In un field di livello vi sono 18 giocatori tra i primi venti della money list, compresi quattro dei cinque vincitori stagionali: l’irlandese Ronan Mullarney (n. 2), l’inglese Jack Floydd (n. 3), Luca Cianchetti (n. 4) e lo spagnolo Quim Vidal Mora (n. 5). Assente il numero 1, l’olandese Kiet Van der Weele (insieme al connazionale Davey Porsius, n. 11), che con tre titoli ha avuto accesso al Challenge Tour. Norma in vigore dal 2017 e sfruttata in precedenza dal francese Frederic Lacroix (2019) e da Gregorio De Leo (2022). L’olandese resta comunque in classifica e non libererà un posto. Ossia a fine stagione saranno promossi sul secondo circuito continentale comunque i primi cinque del ranking e se lui sarà dentro farà parte del quintetto e non passerà il sesto.
Tra i top ten si trovano altri tre italiani, Andrea Romano (n. 6), Enrico Di Nitto (n. 8) e Cristiano Terragni (n. 9) e, in una graduatoria abbastanza corta, possono pensare alla ‘carta’ anche Gianmaria Rean Trinchero (n. 13), Ludovico Addabbo (n. 14) e Andrea Saracino (n. 20), meglio se con il lasciapassare di un titolo.
Con i citati, saranno tra i favoriti anche il transalpino Oihan Guillamoundeguy (n. 7) e l’olandese Lars Keunen (n. 10) insieme ai francesi Theo Brizard, Paul Margolis e Benjamin Kedochim, agli iberici Asier Aguirre Izcue e Iacobo Pastor e allo svizzero Luca Galliano, tutti tra i top 20 della money list. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 gratificheranno il vincitore.