11 Giugno 2023

St. Andrews Links Trophy ad Alex Maguire

Matteo Cristoni Matteo Cristoni

L’irlandese Alex Maguire si è imposto con 266 (70 66 66 64, -21) colpi nel St. Andrews Links Trophy, giunto alla 34ª edizione e disputato a St. Andrews, in Scozia, sui due percorsi del New Course (par 71), dove si è svolto il primo giro, e dell’Old Course (par 72), che ha ospitato gli altri tre. Tra gli azzurri sono terminati al 12° posto con 279 (-8) Matteo Cristoni (70 70 74 65) e Pietro Bovari (68 69 75 67) e ha chiuso al 38° con 287 (71 69 75 72, par) Giovanni Daniele Binaghi.

Il vincitore ha lasciato a cinque colpi lo svedese Albert Hansson, secondo con 271 (-16), e a sei lo scozzese Calum Scott e l’inglese Hanry Crockett (272, -15). In quinta posizione con 275 (-12) il francese Paul Beauvy, il finlandese Markus Luoma e l’irlandese Caolan Rafferty. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Marco Florioli, 43° con 142 (-1) e out per un colpo, Riccardo Fantinelli e Lucas Nicolas Fallotico, 84.i con 145 (+2), e Pietro Boeris, 135° con 153 (+10). Un solo italiano ha vinto il torneo: Federico Zucchetti nel 2015. Il team azzurro è stato accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile.

 

LA VIGILIA - Sui percorsi del New Course e dell’Old Course di St. Andrews si disputa dal 9 all’11 giugno il St. Andrews Links Trophy al quale prende la squadra azzurra composta da Giovanni Daniele Binaghi, Pietro Boeris, Pietro Bovari, Marco Florioli, Matteo Cristoni, Lucas Nicolas Fallotico e Riccardo Fantinelli. Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche. Nel primo giro i 144 concorrenti giocheranno sul New Course e nel secondo sull’Old Course. A quel punto il taglio lascerà in gara i migliori 40 e i pari merito al 40° posto che disputeranno le ultime 36 buche nell’ultima giornata, domenica 11 giugno, sull’Old Course.

Nel field della gara, nata nel 1989 e giunta alla 34ª edizione, gli inglesi Arron Edwards-Hill e Conor Cough, l’olandese Jerry Ji, l’australiano Billy Dowling, lo spagnolo Luis Masaveu, lo svizzero Nicola Gerhardsen e l’egiziano Issa Abou El Ela, che si è classificato secondo a febbraio nel Red Sea Little Venice Open sull’Alps Tour.

Un solo italiano ha vinto il torneo: Federico Zucchetti nel 2015. Nell’albo d’oro i nomi di Justin Rose (1997) e di Tom Lewis (2011). Il team azzurro è accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca