30 Aprile 2023

Challenge Gouveia show, 7° Paratore

Ricardo Gouveia (Getty Images) Ricardo Gouveia (Getty Images)

Il portoghese Ricardo Gouveia ha firmato il sesto titolo sul Challenge Tour vincendo con 269 (-19) colpi l’Abu Dhabi Challenge, dove il migliore tra gli italiani è stato Renato Paratore, settimo con 274 (-14).

Sul percorso dell’Abu Dhabi GC (par 72), nel torneo organizzato dal secondo circuito continentale in partnership con l’Emirates Golf Federation, Gouveia (71 66 66 66), 31enne di Lisbona, ha realizzato il secondo eagle di giornata alla buca 18 (dopo un altro eagle, quattro birdie e due bogey per il 66, -6 vincente) e ha evitato di essere portato al playoff dal sudafricano Wilco Nienaber, dallo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e dagli inglesi Joshua Grenville-Wood e Tom Lewis, secondi con 271 (-17), con quest’ultimo leader dopo tre round. Al sesto posto con 273 (-15) Benjamin Follett-Smith, dello Zimbabwe, e insieme a Paratore l’olandese Lars Van Meijel.

Paratore (74 67 67 66), che nel giro finale ha recuperato sette posizioni con un 66 (-6, sei birdie), si è reso autore di una bella rimonta dopo la difficile partenza con un 74 (+2) e il 97° posto che gli ha lasciato probabilmente qualche rimpianto. Sono risaliti in classifica Lorenzo Scalise, da 37° a 15° con 278 (-10), anche lui autore di un 66 (-6) con sei birdie senza bogey e nuovamente in evidenza in un avvio di stagione molto positivo, Filippo Celli, da 29° a 21° con 279 (-9), Matteo Manassero, da 44° a 27° con 280 (-8), e Stefano Mazzoli, da 49° a 32° con 281 (-7). Hanno perso terreno Andrea Pavan, 40° con 283 (-5), e Francesco Laporta, 59° con 287 (-1), e sono usciti al taglio Gregorio De Leo, 76° con 145 (+1), e Lorenzo Gagli, 138° con 152 (+8).

Il Challenge Tour rimarrà anche nella prossima settimana ad Abu Dhabi per l’UAE Challenge (4-7 maggio) prima di debuttare in Europa (B-NL Challenge Trophy, Olanda, 18-21 maggio).

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour, dopo un mese di sosta, riparte dagli Emirati Arabi Uniti con l’Abu Dhabi Challenge (27-30 aprile) sul percorso dell’Abu Dhabi GC. Al torneo, organizzato in partnership con l’Emirates Golf Federation, partecipano nove giocatori italiani: Renato Paratore, Francesco Laporta, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli e Filippo Celli.

In campo i primi cinque della Road To Mallorca (ordine di merito) di cui tre vincitori stagionali, il francese Ugo Coussaud, numero 1, e i sudafricani J.J. Senekal (n.2) e Dylan Mostert (n. 4). In gara anche lo svedese Adam Blommé (n. 3), il sudafricano Jaco Prinsloo (n.5) e altri due andati a segno nelle prime sei gare dell’anno (quattro in Sudafrica e due in India), Benjamin Follett-Smith dello Zimbabwe e l’indiano Om Prakash Chouhan.

Nel field vi sono in totale 19 concorrenti con successi sul DP World Tour, per complessivi 46, tra i quali ne hanno raccolti sette lo spagnolo Alvaro Quiros e cinque l’inglese David Howell, che con 711 partecipazioni sul circuito maggiore proverà, se ne avrà occasione, almeno a raggiungere il primatista, l’iberico Miguel Angel Jimenez con 720. E ancora con quattro titoli Matteo Manassero e Stephen Gallacher e con loro altri past winner quali il sudafricano Brandon Stone (tre), lo svedese Mikael Lundberg (tre) e il francese Gary Stal, che ha ottenuto la sua unica vittoria nel 2015 (Abu Dhabi HSBC Golf Championship) sul tracciato che ospita l’evento.

Tra gli italiani appare in buona condizione Lorenzo Scalise, che ha infilato tre top 5 consecutive, così come Pavan (due volte tra i primi dieci). Altalenanti Paratore, Laporta, Manassero, De Leo e Gagli, solo alla terza gara Mazzoli e al debutto sul circuito Celli, che a dicembre ha partecipato a un torneo del DP World Tour. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 270.000 euro)

Il Challenge Tour rimarrà anche nella prossima settimana ad Abu Dhabi per l’UAE Challenge (4-7 maggio) prima di debuttare in Europa (B-NL Challenge Trophy, Olanda, 18-21 maggio).

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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