27 Aprile 2023

MENA Tour: titolo a Cheung

Michele Ortolani Michele Ortolani

Matthew Cheung ha vinto con 203 (69 67 67, -13) colpi il Royal Hua Hin Thailand Championship, torneo del MENA Tour disputato in Thailandia dove Michele Ortolani si è classificato 25° con 216 (72 73 71, par) e 33° Andrea Saracino 33° con 220 (76 72 72, par). Sul percorso del Royal Hua Hin Golf Club (par 72), a Hua Hin, il 26enne atleta di Hong Kong, secondi ha superato i thailandesi Thanyakon Khrongpha, Panuphol Pittayarat e Tanapat Pichaikool, secondi con con 207 (-9) e mai veramente in corsa per il titolo. Al quinto posto con 208 (-8) Taichi Kho, anche lui di Hong Kong, e al sesto con 209 (-7) l’inglese Ben Jones, che era stato leader nei primi due round, penalizzato da un 74 (+2).

Matthew Cheung ha iniziato a giocare a 8 anni e molto presto si è trasferito negli Stati Uniti, dove – prima di passare professionista nel 2018 – si è laureato alla Oklahoma City University in finanza.

Ha iniziato subito bene il giro finale mettendo a segno tre birdie consecutivi nelle prime quattro buche, a cui poi hanno fatto seguito un eagle, due birdie e due bogey per il 67 (-5) vincente. Per lui un assegno di 13.500 dollari su un montepremi di 75.000. Sono usciti al taglio Edoardo Raffaele Lipparelli, 63° con 150 (+6), e Federico Zucchetti, 81° con 154 (+10).

 

LA VIGILIA - Terza gara nel mese di aprile sul MENA Tour per Michele Ortolani, Andrea Saracino, Edoardo Raffaele Lipparelli e per Federico Zucchetti, che saranno al via del Royal Hua Hin Thailand Championship (25-27 aprile) sul percorso del Royal Hua Hin Golf Club, a Hua Hin in Thailandia.

Tra i favoriti tre vincitori di gare precedenti, tutti inglesi: Bailey Gill (Mena Tour Tournament 3), Ben Jones (Egyptian Swing 1) e Brandon Robinson Thompson (Egyptian Swing 2), insieme al thailandese Prom Meesawat, 38enne nato proprio a Hua Hin dove risiede, un buon passato con due titoli sull’Asian Tour, uno sull’Asian Development Tour e con presenze sui due circuiti europei, ma forse più noto per i playoff persi, sette su otto (4 sull’Asian Tour e uno su DP Worl Tour, Challenge Tour e OneAsia Tour).

Da seguire altri concorrenti che si sono messi in evidenza negli ultimi tempi, anche senza essere andati a segno, quali il coreano Wonjun Lee, il malese Galven Kendall Green. lo svedese Filip Lundell e i cechi Gordan Brixi e Filip Mrůzek. Con loro anche Andrea Saracino, secondo dopo playoff con Aron Zemmer nel MENA Tour Tournament 4 nello scorso dicembre. Il montepremi è di 75.000 dollari con prima moneta di 13.500 dollari.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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