Scottie Scheffler mattatore nel WM Phoenix Open. Ha vinto il torneo per il secondo anno consecutivo, è tornato numero uno al mondo e ha intascato un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20.000.000 di dollari, quanti ne metteva in palio l’evento “elevato” del PGA Tour.
Sul famoso Stadium Course (par 71) del TPC Scottsdale, nella città da cui il circolo prende il nome in Arizona, in una gara avversata in buona parte dal maltempo, Scheffler (265 - 68 64 68 65, -19) ha preso il comando dopo due round e poi ha mantenuto alti i ritmi soprattutto per evitare l’aggancio dell’avversario più tenace e forse meno atteso, il canadese Nick Taylor, secondo con 267 (-17). Nulla hanno potuto lo spagnolo Jon Rahm, terzo con 270 (-14), e Justin Thomas, quarto con 271 (-13), ma soprattutto il nordirlandese Rory McIlroy (32° con 280, -4) che non è stato assolutamente il grado di difendere la leadership mondiale e ora sceso al secondo posto nel ranking.
Scott Alexander Scheffler, 26enne di Ridgewood (New Jersey), ha concluso la sua corsa con un parziale di 65 (-6, un eagle, quattro birdie) e ha portato a cinque i titoli sul circuito, comprensivi di un major (Masters Tournament, 2022) e di un WGC (Dell Technologies Match Play, 2022). In 94 presenze sul circuito ha ottenuto anche 30 top ten. E’ stato il settimo giocatore a fare doppietta nella storia della gara preceduto dal giapponese Hideki Matsuyama (29° con 279, -5) nel 2016 e 2017 e il 17° vincitore multiplo. E’ tornato numero 1 dopo esserlo stato per 30 settimane tra marzo e ottobre dello scorso anno. Con i 500 punti guadagnati si è portato dal 38° al 5° posto nella graduatoria della FedEx Cup dove è rimasto in vetta Jon Rahm.
Da sottolineare la bella prova di Nick Taylor, 34enne di Winnipeg con due vittorie sul tour, che nel round finale ha tenuto sempre sulla corda Scheffler segnando anche lui un 65 (sette birdie, un bogey) e terminando secondo per la prima volta in 235 partecipazioni.
Al quinto posto con 272 (-12) l’australiano Jason Day e al sesto con 273 (-11) Sam Burns. Jordan Spieth (200° taglio superato in 242 gare e 80ª top ten), l’inglese Tyrrell Hatton e il coreano Sungjae Im. Sono usciti dopo 36 buche Francesco Molinari, 128° con 152 (75 77, +10), e stessa sorte per Patrick Cantlay, 67° con 143 (+1), e per Collin Morikawa, 88° con 145 (+3).
“Buca in uno” di Rickie Fowler - Rickie Fowler, vincitore nel 2019, ha realizzato una “hole in one” alla buca 7, par 3 di 216 yards, utilizzando un ferro 6. E’ la sua terza personale e la quinta su quella buca in 85 edizioni dell’evento. Fowler ha girato in 70 (-1), unendo all’ace quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey, e si è classificato 10° con 274 (-10), alla pari con Xander Schauffele.
TERZO GIRO - Vincere non solo per bissare l'impresa dello scorso anno, ma per tornare anche numero 1 mondiale. E' questo il doppio obiettivo di Scottie Scheffler che in Arizona, dopo il terzo round del Phoenix Open, torneo del PGA Tour, con uno totale di 200 (68 64 68, -13) è rimasto al comando della classifica. A Scottsdale, ad un giro dal termine della competizione, l'americano ha due colpi di vantaggio sullo spagnolo Jon Rahm (terzo nel world ranking) e sul canadese Nick Taylor, entrambi secondi con 202 (-11) davanti a Jordan Spieth e ad Adam Hadwin, quarti con 203 (-10).
Rischia grosso Rory McIlroy. Il nordirlandese, 28° con 210 (-3), può perdere la leadership mondiale. A Scheffler per riprendersi lo scettro potrebbe bastare non solo un successo ma anche un secondo posto nel caso McIlroy chiudesse la competizione oltre il 36°. E’ uscito al taglio Francesco Molinari.
In Arizona è in palio un montepremi di 20 milioni di dollari, di cui 3.600.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Nuovi ritardi e nuova sospensione a Scottsdale nel Phoenix Open. Il torneo del PGA Tour, che vanta un montepremi di 20 milioni di dollari, non ha però certo deluso le attese nel secondo round, fermato anzitempo per l'arrivo dell'oscurità. Scottie Scheffler, numero 2 mondiale e campione in carica, con un parziale di 64 (-7) su un totale di 132 (68 64, -10), è volato in testa alla classifica provvisoria e ora ha due colpi di vantaggio sullo spagnolo Jon Rahm, secondo con 134 (-8) e terzo nel world ranking. Sul "-8" ma dopo 10 buche giocate c'è anche il canadese Adam Hadwin, tra le sorprese della competizione.
Può già invece considerarsi conclusa la gara di Francesco Molinari, 129° con 152 (75 77, +10). Rimonta Rory McIlroy. Il nordirlandese, numero 1 al mondo, nelle prime 13 buche giocate del secondo giro ha realizzato cinque birdie, risalendo dalla 82ª alla 18ª posizione con "-3"
PRIMO GIRO - Vento, freddo, ritardi e poi lo stop per l'arrivo dell'oscurità. In Arizona il primo round del Phoenix Open, torneo del PGA Tour, è stato caratterizzato dal maltempo. Classifica provvisoria a Scottsdale dove per la prima volta nella storia del circuito due canadesi, Nick Taylor e Adam Hadwin, con uno score di 66 (-5) colpi, potrebbero chiudere al comando il primo round. Dietro di loro, con 67 (-4), in 3/a posizione c'è Xander Schauffele, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo. Sempre sul "-4", rispettivamente però dopo 13 e 10 buche giocate, ecco l'americano Jim Herman e l'australiano Jason Day.
Al TPC Scottsdale (Stadium Course, par 71) buona partenza pure per Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 3 al mondo, è momentaneamente 6/o con "-3" dopo 13. Più indietro Scottie Scheffler. Secondo nel world ranking, campione in carica, lo statunitense è 19/o con "-1" dopo 11. In un appuntamento che mette in palio 20 milioni di dollari, non è cominciata al meglio la gara di Rory McIlroy, numero 1 al mondo, e di Francesco Molinari. Il nordirlandese ha chiuso il giro di apertura con un totale di 73 (+2) ed è 82/o al pari, tra gli altri, dell'azzurro e di Patrick Cantlay. Ma con una differenza. Il torinese Molinari ha giocato finora 13 buche, con due bogey 'segnati' rispettivamente alla prima e all'ultima buca giocata
LA VIGILIA - Francesco Molinari torna sul PGA Tour partecipando al WM Phoenix Open, “evento elevato” del circuito giunto all’85ª edizione e in programma dal 9 al 12 febbraio sul famoso Stadium Course del TPC Scottsdale nella città da cui il circolo prende il nome in Arizona. Difende il titolo Scottie Scheffler, numero due del World Ranking, in un field delle grandi occasioni in cui figurano 17 giocatori tra i primi 20 della classifica mondiale, compresi otto dei primi dieci. Presenze a cui non è estraneo il super montepremi di 20 milioni di dollari. (8.2 milioni lo scorso anno) con prima moneta di 3,6 milioni di dollari.
Spettacolo assicurato, dunque, con in particolare Rory McIlroy, numero 1, Jon Rahm, numero 3, Patrick Cantlay (n. 5), Xander Schauffele (n. 6), Collin Morikawa (n. 7), Justin Thomas (n. 9) e Matt Fitzpatrick (n. 10), oltre a Scheffler naturalmente. Occhio però a Viktor Hovland (n. 11), Tony Finau (n. 13) e a Tom Kim (n. 14) capaci di cambiare le carte in tavola.
Interessante anche la lotta per il trono mondiale. Scheffler e Rahm vogliono soppiantare McIlroy, ma il primo ha fallito più volte nelle scorse settimane l’attacco in condizioni quanto mai favorevoli e in assenza del numero 1, mentre è apparso più concreto lo spagnolo che è risalito in terza posizione a suon di vittorie. Si compete sul filo dei centesimi e ogni piccolo passo avanti può essere un successo, anche se con McIlroy in campo per gli inseguitori le cose si complicano parecchio.
Molinari, “hole in one” da ricordare - Spettacolo nello spettacolo il percorso con la suggestiva buca 16 - un par tre con le tribune - chiamata “The Coliseum” e unica al mondo. Francesco Molinari vi ritorna con il ricordo di una “hole in one” realizzata nel 2015 durante il terzo giro utilizzando un pitching wedge (la nona nella storia dell’evento) che mandò in visibilio ventimila spettatori letteralmente scatenati negli applausi e nel riempire di lattine vuote il campo. Il torinese si classificò 22° nella gara vinta da Brooks Koepka.
E’ la quarta presenza dell’azzurro sul PGA Tour 2022-2023 (iniziato a settembre scorso), dopo due tornei terminati a premio e il terzo (RMS Classic) di novembre finito al taglio. Attualmente le condizioni sono completamente diverse dopo il bell’inizio di stagione sul DP World Tour, prima come capitano e trascinatore del team dell’Europa Continentale nella vittoriosa Hero Cup poi con la quinta piazza nell’Abu Dhabi HSBC Championship.
Matsuyama cerca il tris - Oltre a Scheffler, vi saranno altri cinque past winner dei quali due possono aspirare al triplete, prerogativa di soli quattro giocatori (Arnold Palmer, unico con tre titoli di fila, Gene Littler, Mark Calcavecchia e Phil Michelson). Sono J.B. Holmes (2006-2008) e il giapponese Hideki Matsuyama (2016-2017), il quarto ad aver infilato la doppietta consecutiva dopo Ben Hogan. Jimmy Demaret e Johnny Miller. Possono, invece, provare a concedere il bis Webb Simpson (2020), Rickie Fowler (2019), e Gary Woodland (2018). Una curiosità: Matsuyama è uno dei due stranieri che dal 2000 hanno impedito il successo agli statunitensi. L’altro è l’australiano Aaron Baddeley (2007) assente nell’occasione.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 – Il WM Phoenix Open sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 9 febbraio e venerdì 10, dalle ore 21,30 alle ore 1,30; sabato 11, dalle ore 19 alle ore 0,30; domenica 12, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.