Il messicano Abraham Ancer è stato il grande protagonista del PIF Saudi International che ha vinto con 261 (63 66 64 68, -19) colpi dopo una corsa di testa condotta con la continua presenza alle sue spalle del tenace statunitense Cameron Young, secondo con 263 (-17), che quanto a meriti non gli è stato da meno. Al torneo inaugurale dell’Asian Tour, svoltosi sul tracciato del Royal Greens Golf & Country Club (par 70) di King Abdullah Economic City, in Arabia Saudita, e nel cui field figuravano numerosi campioni, hanno preso parte due azzurri, Stefano Mazzoli, che si è classificato 42° con 276 (70 66 70 70, -4), e Filippo Celli, 92° con 144 (74 70, +4), uscito al taglio.
Ancer, 31enne nativo di McAllen in Texas, ma che ha conservato la nazionalità messicana, ha ottenuto il primo titolo sull’Asian Tour che fa compagnia all’unico successo in precedenza firmato su un WGC (FedEx St. Jude Invitational, 2021). Ha iniziato il round conclusivo con due colpi di margine su Young che ha mantenuto con un 68 (-2, tre birdie, un bogey) stesso score siglato anche dal suo avversario (sei birdie, due bogey, un doppio bogey). Ancer ha percepito un assegno di un milione di dollari su un montepremi di cinque milioni, mentre a Young sono andati 525.000 dollari.
Mai in corsa per il titolo gli altri, a iniziare dall’australiano Lucas Herbert, terzo con 265 (-15). In quarta posizione con 266 (-14) il thailandese Sadom Kaewkanjana, in quinta con 267 (-13) l’inglese Paul Casey e in sesta con 268 (-12) gli australiani Marc Leishman e Travis Smyth e il cileno Mito Pereira. Non hanno reso come speravano l’americano Patrick Reed, 25° con 273 (-7), lo spagnolo Sergio Garcia e il sudafricano Louis Oosthuzen, 28.i con 274 (-6), e gli statunitensi Brooks Koepka e Harold Varner III, che difendeva il titolo, 46.i con 277 (-3).
Stefano Mazzoli ha concluso la sua corsa con il terzo 70 (par) nel suo score dovuto a tre birdie e a tre bogey. E’ rimasto sempre nelle posizioni di centro classifica con miglior momento nel secondo giro dove con un 66 (-4) era salito al 19° posto. Per lui 27.625 dollari e sicuramente una bella esperienza.
TERZO GIRO - In Arabia Saudita, sull'Asian Tour, dopo 54 buche Abraham Ancer è ancora al comando, con 193 (63 66 64, -17) colpi nel PIF Saudi International. Al Royal Greens Golf & Country Club (par 70) di King Abdullah Economic City è sfida a due tra il messicano e l'americano Cameron Young, 2/o con 195 (-15). Più indietro l'altro statunitense Matthew Wolff, terzo con 200 (-10) al pari dell'australiano Lucas Herbert e del thailandese Sadom Kaewkanjana, mentre l'azzurro Stefano Mazzoli è 31/o con 206 (70 66 70, -4) dopo un terzo giro in par.
SECONDO GIRO - In Arabia Saudita, nel PIF Saudi International, gara di apertura dell'Asian Tour 2023 che mette in palio 5 milioni di dollari, Abraham Ancer con un totale di 129 (63 66, -11) è rimasto al comando della classifica. Il messicano, al Royal Greens Golf & Country Club (par 70) di King Abdullah Economic City, precede di un colpo l'americano Cameron Young, secondo con 130 (-10) davanti al sudafricano Louis Oosthuizen, all'australiano Marc Leishmann e al thailandese Sadom Kaewkanjana, tutti terzi con 132 (-8).
Tra gli azzurri, ancora una buona prova per Stefano Mazzoli, risalito dalla 38ª alla 19ª posizione con 136 (70 66, -4). Il 26enne di Segrate, protagonista con un round in 66 (-4), è affiancato, tra gli altri, da Brooks Koepka. E' uscito al taglio Filippo Celli, 92° con 144 (74 70, +4), in un appuntamento che ha visto il forfait per infortunio di Dustin Johnson, ex numero 1 al mondo e vincitore nel 2019 e nel 2021. Il campione in carica, Harold Varner III è all’11° posto con 135 (-5).
PRIMO GIRO - In Arabia Saudita, nel PIF Saudi International, primo evento dell'Asian Tour 2023, gli azzurri Stefano Mazzoli (70, par) e Filippo Celli (74, +4) occupano rispettivamente la 38ª e la 100ª posizione. Al Royal Greens Golf & Country Club (par 70) di King Abdullah Economic City, il messicano Abraham Ancer guida la classifica con 63 (-7). A tallonarlo il colombiano Sebastian Munoz, secondo con 64 (-6) davanti a Cameron Young, Sergio Garcia e a Louis Oosthuizen, tutti terzi con 65 (-5).
LA VIGILIA - Stefano Mazzoli e Filippo Celli hanno una grande occasione per mettersi in mostra in uno dei tornei più importanti nell’Asian Tour 2023, il PIF Saudi International (2-5 febbraio), giunto alla quinta edizione, che avrà un montepremi di cinque milioni di dollari con prima moneta di un milione di dollari.
Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club di King Abdullah Economic City, in Arabia Saudita, nell’apertura del tour asiatico, i due azzurri competeranno in un field dove spiccano i nomi di alcuni campioni, tutti peraltro vincitori di major, quali gli statunitensi Dustin Johnson (a segno in questo torneo nel 2019 e nel 2021), Phil Mickelson, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka e Patrick Reed, reduce dal secondo posto nel Dubai Desert Classic (DP World Tour), lo spagnolo Sergio Garcia, lo svedese Henrik Stenson, l’australiano Cameron Smith, attuale n. 4 del ranking mondiale, il sudafricano Louis Oosthuizen e il nordirlandese Graeme McDowell, altro past winner (2020). Il quarto vincitore è l’americano Harold Varner III, che difenderà il titolo conquistato nel 2022.
Una curiosità. Ci sarà l’esordio al professionismo di Faisal Salhab, 26 anni, e di Saud Al Sharif, 23 anni, il secondo e il terzo giocatore dell’Arabia Saudita che passano di categoria dopo il 36enne Othman Almulla.