18 Dicembre 2022

DP Tour: Mautitius Open ad Antoine Rozner

Antoine Rozner (Credit DP World Tour) Antoine Rozner (Credit DP World Tour)

Il francese Antoine Rozner è stato il grande protagonista dell’AfrAsia Bank Mauritius Open che ha vinto con 274 (70 64 68 67, -19) colpi sul percorso del Mont Choisy Le Golf (par 72), a Grand Baie nell’isola di Mauritius. Nel sesto torneo della stagione 2023 del DP World Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, il 29enne parigino ha superato con largo margine lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia, secondo con 274 (-14), e il connazionale Julien Brun, terzo con 276 (-12). Sono usciti al taglio dopo 36 buche i due azzurri in gara, Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10).

Rozner, leader solitario dopo tre round, ha messo il sigillo al successo tra le buche cinque e nove del round conclusivo realizzando un eagle e tre birdie che gli hanno concesso un buon vantaggio, poi gestito agevolmente senza rischi nel resto del tracciato fino a concedersi il lusso di un bogey alla 17 però subito compensato da un altro birdie alla 18 per il 67 (-5) di giornata. Da ricordare che era stato runner up nel 2019, con Paratore, quando si era svolta la precedente edizione dell’evento (vinta dal danese Rasmus Hojgaard), poi sospeso per la pandemia.

Antoine Rozner è al terzo titolo sul DP World Tour, che gli conta anche per il Sunshine Tour. Predilige le gare fuori dall’Europa, perché in precedenza si era imposto nel Golf in Dubai (2020) e nel Qatar Masters (2021), in entrambe le occasioni con un azzurro al secondo posto, Francesco Laporta a Dubai e Guido Migliozzi a Doha. Nel palmarès del transalpino anche due vittorie sul Challenge Tour datate 2019. Ha frequentato l’University of Missouri–Kansas City dal 2012 al 2016 imponendosi in sei tornei di College USA. Per il successo è stato gratificato con un assegno di 170.000 euro su un montepremi di 1.000.000 di euro.

A completare il trionfo dei transalpini il quarto posto con 277 (-11) occupato da Jeong weon Ko, affiancato dallo svedese Simon Forsstrom e da Dylan Mostert, primo dei sudafricani che erano i grandi favoriti alla vigilia. In settima posizione con 278 (-10) il portoghese Ricardo Gouveia e l’altro sudafricano Oliver Bekker, terzo dopo tre giri e in calo nel finale (73, +1). In undicesima con 280 (-8) il finlandese Sami Välimäki in vetta dopo un round. Si è ritirato dopo tre giri il sudafricano Ockie Strydom a segno domenica scorsa nell’Alfred Dunhill Championship in Sudafrica.

 

TERZO GIRO - Dopo il terzo e penultimo round l'AfrAsia Bank Mauritius Open parla francese. Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, con un parziale di 68 (-4) su un totale di 202 (70 64 68, -14), Antoine Rozner è rimasto da solo al comando della classifica. Quando manca un solo giro al termine della competizione del DP World Tour, vanta due colpi di vantaggio nei confronti del connazionale Julien Brun, secondo con 204 (-12) davanti al sudafricano Oliver Bekker, terzo con 205 (-11). In quarta posizione con 205 (-10) c'è ancora un francese, Pierre Pineau, ma anche il finlandese Sami Valimaki, mattatore dopo le 18 buche di apertura.

Sette birdie e tre bogey per Rozner. Il 29enne di Parigi, numero 185 al mondo, insegue il terzo successo in carriera sul circuito dopo quelli arrivati rispettivamente nel 2020 al Golf in Dubai Championship e nel 2021 al Commercial Bank Qatar Masters. In entrambe le occasioni riuscì a superare, tra gli altri, due azzurri. Nel primo caso (a Dubai) Francesco Laporta, nel secondo Guido Migliozzi. Sono usciti al taglio dopo 36 buche i due italiani in gara:Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10). Il montepremi è di 1.000.000 di euro.

 

SECONDO GIRO - Grande equilibrio alle Mauritius dove il francese Antoine Rozner (70 64) e lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia (68 66), con un totale di 134 (-10) colpi, hanno raggiunto in vetta alla classifica dell'AfrAsia Bank Open Sami Valimaki (62 72). Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, sono dunque tre i leader a metà gara, con il finlandese Valimaki che non è riuscito a ripetere la performance del primo round quando ha realizzato il record del percorso. Dietro il gruppetto di testa ecco il sudafricano Oliver Bekker, 4/o con 135 (-9).

Deludono gli azzurri nel torneo del DP World Tour. Sono infatti usciti al taglio i romani Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10).

Altalenante la prova di Paratore che, partito dalla buca 10, ha realizzato due birdie nelle prime otto. Poi, sono arrivati quattro bogey, dunque un eagle alla 7 (par 5) e un altro bogey alla 9, l'ultima della sua giornata. Per gli italiani, appuntamento dunque al 2023.

 

PRIMO GIRO - Avvio show alle Mauritius per Sami Valimaki. Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, il finlandese con un giro bogey free in 62 (-10) colpi, dovuto a dieci birdie, ha firmato il nuovo record del percorso e ha chiuso al comando della classifica il primo round dell'AfrAsia Bank Open. Nel torneo del DP World Tour, in collaborazione con il Sunshine Tour, il 24enne di Nokia - numero 323 al mondo con un successo sul circuito, arrivato nel marzo 2020 all'Oman Open - precede il sudafricano Oliver Bekker, secondo con 64 (-8) davanti al francese Pierre Pineau, terzo con 65 (-7).

Per quel che riguarda i due azzurri in gara, Renato Paratore (secondo in questa competizione nel 2019) e Filippo Celli condividono la 79ª posizione con uno score di 73 (+1) colpi.
Gara dai due volti per Paratore (che ieri ha festeggiato i suoi 26 anni), protagonista di un triplo bogey e di due bogey nelle prime tre buche giocate. Dopo una partenza complicata, il romano ha poi reagito trovando quattro birdie (di cui tre nelle seconde nove). Celli, passato da poco al professionismo, ha realizzato due birdie, un bogey e un doppio bogey.

 

LA VIGILIA - Ultimo torneo nell’anno solare per il DP World Tour, che andrà in vacanza fino a metà gennaio. Sul percorso del Mont Choisy Le Golf, a Grand Baie nell’isola di Mauritius, si svolge dal 15 al 18 dicembre l’AfrAsia Bank Mauritius Open, in collaborazione con il Sunshine Tour, sesto evento del circuito continentale 2023 al quale prendono parte due azzurri, Renato Paratore e Filippo Celli.

Il torneo, giunto alla sesta edizione, torna dopo due anni di sospensione per la pandemia, e non avrà nel field nessuno dei cinque vincitori precedenti. Vi saranno tre runner up: lo stesso Paratore e il francese Antoine Rozner, superati al playoff nel 2019 dal danese Rasmus Hojgaard, e l’altro transalpino Matthieu Pavon, secondo nel 2018.

Favoriti i sudafricani a iniziare da Ockie Strydom, vincitore domenica scorsa dell’Alfred Dunhill Championship. Con lui hanno chance i connazionali Dean Burmester, Brandon Stone, Jaco Van Zyl, Tristen Strydom, Oliver Bekker, Thomas Aiken, Louis De Jager ed Hennie Otto, due successi nell’Open d’Italia (2008-2014). Tra gli ‘stranieri’ hanno buone possibilità, insieme a Paratore, Rozner e a Pavon, anche gli inglesi Matthew Southgate e Nathan Kimsey, numero uno del Challenge Tour 2022, gli spagnoli Angel Hidalgo e Alejandro Cañizares, il finlandese Sami Välimäki, il belga Thomas Detry e il brasiliano Adilson Da Silva, una lunga carriera in Sudafrica. In campo pure il belga Nicolas Colsaerts e il danese Thomas Bjorn, vice capitani (insieme a Edoardo Molinari) del Team Europe nella Ryder Cup 2023.

Paratore, che oggi compie 26 anni, è alla terza gara nel tour 2023 e nelle due precedenti ha dimostrato di essere in crescendo di condizione (33° Joburg Open, 15° South African Open). Debutto stagionale per Celli, che ha un’occasione per mostrare le sue qualità.

Il Mont Choisy Le Golf, che si snoda in un contesto con scorci spettacolari, farà il suo debutto internazionale. E’ stato disegnato dall’architetto Peter Matkovich che lo ritiene una sfida impegnativa e stimolante per i professionisti. Il montepremi è di 1.000.000 di euro.

Il torneo su Discovery Plus - L’AfrAsia Bank Mauritius Open sarà teletrasmesso da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 dicembre e venerdì 16, dalle ore 9,30 alle ore 14,30; sabato 17 e domenica 18, dalle ore 9 alle ore 13,30. Commento di Maurizio Trezzi, Federico Colombo e di Matteo Delpodio

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca