11 Dicembre 2022

DP Tour: Ockie Strydom a sorpresa

Ockie Strydom Ockie Strydom

 

Ockie Strydom ha vinto a sorpresa, ma con pieno merito, l’Alfred Dunhill Championship. Il sudafricano ha realizzato un score di 270 (-18) colpi superando lo spagnolo Adrian Otaegui, secondo con 272 (-16). Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica, non ha superato il taglio Edoardo Molinari, unico italiano in gara, 77° con 144 (73 71, par)

Nel quinto evento della stagione 2023 del DP Tour, iniziata con anticipo sull’anno solare, e in calendario anche nel Sunshine Tour, Strydom (68 70 63 69), entrato nel field con un invito, dopo aver agganciato lo scozzese Scott Jamieson al termine del terzo round, ha distaccato gli avversari con un parziale di 69 (-3) sopperendo a una falsa partenza (due birdie, un bogey e un doppio bogey dopo nove buche) con quattro birdie nella seconda parte del tracciato. Ha approfittato anche del crollo di Jamieson, terminato 11° con 277 (-11), dopo un 76 (+4) con tre bogey a chiudere arrivati quando ancora non era tagliato fuori.

Ockie Strydom, 37enne di Kempton Park, ha svolto la sua carriera sul Sunshine Tour, dove ha colto il secondo successo e un cui in 259 apparizioni ha ottenuto 47 top ten, comprensive di 19 secondi posti. Vittoria che gli vale anche come prima sul DP World Tour, dove ha disputato 39 gare e in cui ora entra a tempo pieno, sempre che voglia allargare i suoi confini golfistici.

Al terzo posto con 272 (-15) l’inglese Laurie Canter, autore con 64 (-8, un eagle, sette birdie, due bogey) miglior parziale di giornata, al quale Otaegui ha negato il secondo posto ex aequo con un birdie sull’ultima buca, e al quarto con 274 (-14) il canadese Aaron Cockerill e i sudafricani Branden Grace, uno dei past winner (2014) in gara, e Oliver Bekker.

Non ha vinto, ma è comunque stato tra i protagonisti Louis Oosthuizen, settimo con 275 (-13) alla pari con Dean Burmester, mentre non hanno brillato altri, come Oosthuizen, su cui puntavano gli appassionati di casa: Christiaan Bezuidenhout, che difendeva il titolo, 26° con 281 (-7), il grande campione Ernie Els (a segno nel 2005), 32° con 282 (-6), e il deludente Charl Schwartzel, recordman di successi in questo evento con quattro, uscito dopo 36 buche (116° con 148, +4). Al vincitore è andato un assegno di 255.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

TERZO GIRO: - In Sudafrica, grazie a un "moving day" show, Ockie Strydom (68 70 63) raggiunge in testa alla classifica dell'Alfred Dunhill Championship lo scozzese Scott Jamieson (68 63 70) e sogna in casa il primo successo in carriera sul DP World Tour.

A Malelane, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), i due leader condividono la vetta con un totale di 201 (-15) colpi, due di vantaggio nei confronti di un terzetto d'inseguitori, tutti terzicon 203 (-13), composto dai sudafricani Dean Burmester (al comando dopo il primo round) e Oliver Bekker oltre che dall'inglese Dale Whitnell. Tra i più attesi della competizione, condividono il sesyo posto con 204 (-12) Branden Grace, Dylan Frittelli e lo spagnolo Adrian Otaegui, mentre è decimo con 207 (-9) Louis Oosthuizen, campione major (suo il The Open nel 2010) e dal 2022 tra i giocatori che hanno sposato il progetto della LIV Golf, la Superlega araba.

Un eagle, otto birdie e un bogey per Strydom che in Sudafrica ha realizzato il miglior parziale (63, -9) del terzo giro.Edoardo Molinari, unico italiano in hara, è uscito al taglio dopo 36 buche.

 

SECONDO GIRO - L'Alfred Dunhill Championship in Sudafrica ha un nuovo leader: Scott Jamieson. A Malelane, lo scozzese a metà gara e con un totale di 131 (68 63, -13), guida la classifica con tre colpi di vantaggio nei confronti del francese David Ravetto e degli inglesi Eddie Pepperell e Nathan Kimsey, tutti secondi con 134 (-10).

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), è finita invece dopo 36 buche la gara di Edoardo Molinari. Unico azzurro in campo, il torinese - 77° con 144 (73 71, par) - non ha superato il taglio. Dopo la Top 10 della scorsa settimana (nono al South African Open), per il vicecapitano europeo del team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma, è arrivata la prima eliminazione sul DP World Tour 2023.

E' scivolato dal primo al quinto posto con 135 (-9) il sudafricano Dean Burmester. Mentre è risalito dalla 31ª alla decima piazza con 136 (-8) Louis Oosthuizen, campione major. E' lontanissimo dalle posizioni di vertice, invece, Christiann Bezuidenhout. Campione uscente, ha vinto il torneo nel 2020 (nel 2021 la competizione non si è giocata), è ora 51° con 142 (-2).

Parziale bogey free chiuso in 63 (-9) colpi, con 9 birdie, per Jamieson. Numero 308 al mondo, il 39enne di Glasgow sogna la seconda vittoria in carriera sul circuito dopo quella arrivata nel dicembre 2012 proprio in Sudafrica, ma al Nelson Mandela Championship.

 

PRIMO GIRO - L'Alfred Dunhill Championship in Sudafrica è iniziato nel segno di Dean Burmester che, davanti al proprio pubblico, insegue il successo nel torneo del DP World Tour. A Malelane, con un primo giro in 65 (-7) colpi, frutto di otto birdie e un bogey, il numero 58 al mondo guida la classifica. A tallonarlo, l'austriaco Lukas Nemecz, secondo con 66 (-6). Bagarre al terzo posto condiviso, con uno score di 67 (-5), da cinque giocatori, quattro sudafricani, Branden Grace, tra i favoriti della vigilia e vincitore della competizione nel 2014, Deon Germishuys, Darren Fichardt e Jaco Ahlers e il francese David Ravetto..

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), non è iniziata al meglio la gara di Edoardo Molinari. Unico azzurro in campo, reduce dal nono posto al South African Open, il torinese è 86° con 73 (+1) dopo un round con quattro bogey e tre birdie, mentre è 17° con 69 (-3) il sudafricano Thriston Lawrence, vincitore la scorsa settimana a Johannesburg e miglior rookie del DP World Tour 2022. E' invece 31° con 70 (-2) Louis Oosthuizen, campione major (ha fatto suo il The Open nel 2010) che ormai gioca stabilmente nella LIV Golf, la Superlega araba. Stesso score pure per Christiaan Bezuidenhout, che difende il titolo vinto nel 2020 (l'evento non si è giocato, causa Covid-19, nel 2021).

 

LA VIGILIA - Terza gara consecutiva in Sudafrica e quinta del DP World Tour 2023, iniziato con anticipo sull’anno solare. Si disputa dall’8 all’11 dicembre l’Alfred Dunhill Championship, in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso del Leopard Creek CC, a Malelane, con la partecipazione di Edoardo Molinari in un evento in cui sono impegnati buona parte dei migliori giocatori di casa.

In particolare l’attenzione si focalizza su Charl Schwartzel, quattro volte vincitore di questo torneo, su Ernie Els, a segno nel 2005, e su Louis Oosthuizen, tutti Major Champions, i più titolati nel field in cui i sudafricani sono in numero preponderante e grandi favoriti. Proveranno a concedere il bis il campione in carica Christiaan Bezuidenhout e due past winner in tempi meno recenti, Brandon Stone (2016) e Branden Grace (2014), in un contesto che comprende altri candidati al titolo quali Thriston Lawrence (suo il precedente South African Open), Dean Burmester, Erik Van Rooyen, Zander Lombard, Daniel Van Tonder, Tristen Strydom ed Hennie Du Plessis. Tra gli “stranieri” meritano credito numerosi concorrenti tra i quali ricordiamo gli inglesi Dan Bradbury, vincitore del Joburg Open, Marcus Armitage, Dale Whitnell e James Morrison, il finlandese Sami Valimaki, gli spagnoli Adrian Otaegui e Jorge Campillo, il francese Antoine Rozner, lo statunitense Sean Crocker e il cinese Ashun Wu.

Il torneo, giunto alla 22ª edizione, è nato nel 2000 quando la Dunhill ha deciso di abbandonare la sponsorizzazione del South African PGA Championship, in atto dal 1996 al 1999, per creare un torneo proprio. Insieme a Schwartzel (dicembre 2004, 2012, 2013, 2015), che vanta la doppietta di fila come lo spagnolo Pablo Martin, e agli altri past winner citati, vi saranno anche Richard Sterne (2008) e il tedesco Marcel Siem (gennaio 2004).

Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe per la Ryder Cup 2023, ha dato seguito ai buoni risultati della stagione precedente con il nono posto nel South African Open e appare in buona forma. Nei primi due round sarà in terna con Ernie Els, uno dei grandi del golf sudafricano, e con Christian Maas. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

Il torneo su Discovery Plus - L’Alfred Dunhill Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 dicembre e venerdì 9, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 10 e domenica 11, dalle ore 11 alle ore 15,30. Commento tecnico di Maurizio Trezzi e di Marco Durante.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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