26 Settembre 2022

Presidents Cup agli Stati Uniti

Jordan Spieth Jordan Spieth

Gli Stati Uniti vincono a Charlotte la 14ª edizione della Presidents Cup e festeggiano il nono successo consecutivo nell'evento. Nel North Carolina, niente da fare per l'International Team (giocatori europei esclusi), battuti dai padroni di casa con il punteggio di 17,5-12,5. A firmare il punto decisivo, il californiano Xander Schauffele, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo. Appuntamento da ricordare per Jordan Spieth, sesto giocatore americano ad aver vinto cinque incontri su cinque nella kermesse. Unica nota negativa, per la compagine a stelle e strisce, il deludente rendimento di Scottie Scheffler. Un solo pareggio, tre sconfitte e una esclusione. Questo il bottino del numero 1 al mondo, ko anche nel singolo contro il colombiano Sebastian Munoz.
Niente da fare per l'International Team di Trevor Immelman, che ha sì provato la rimonta nel terzo giorno di gara, senza però mai entrare realmente in partita. E adesso il bilancio è di 12 successi Usa, un pareggio e una sola vittoria dell'International Team. 

 

TERZA GIORNATA - A Charlotte (North Carolina) l'International Team (giocatori europei esclusi) rialza la testa, dimezza lo svantaggio nei confronti degli Usa e, nelle 12 sfide di singolo che concluderanno la contesa, cercherà la rimonta nella 14ª edizione della Presidents Cup golf. Gli Stati Uniti di Davis Love III restano in vantaggio per 11-7 e, per festeggiare il nono successo consecutivo nella competizione, dovranno conquistare 4,5 punti (12 quelli ancora in palio), contro gli 8,5 necessari per gli avversari. Impresa dunque difficilissima per l'International Team di Trevor Immelman, comunque protagonista di una buona rimonta grazie ai tre punti ottenuti nei quattro match fourball in programma nel penultimo giorno di gara dopo il grande equilibrio nei foursome.

Gli Stati Uniti sorridono con Justin Thomas, primo giocatore nella storia della Presidents Cup a raggiungere 10 vittorie in 3 apparizioni nell'evento. Ma Davis Love III deve risolvere il caso riguardante Scottie Scheffler. Il numero 1 mondiale, al debutto in questa kermesse, non ha ancora vinto una partita. Per lui solo un pareggio, con due sconfitte e una esclusione nei fourball. Nel singolo, Scheffler si troverà di fronte il colombiano Sebastian Munoz. Il 26enne di Ridgewood (New Jersey) è chiamato alla reazione.

 

SECONDA GIORNATA - Non c'è storia a Charlotte (North Carolina) nella 14ma edizione della Presidents Cup. Gli Stati Uniti dopo gli incontri di doppio "fourball" hanno allungato il proprio vantaggio nei confronti dell'International Team (giocatori europei esclusi). La compagine a stelle e strisce, guidata da Davis Love III, conduce per 8-2 su quella di Trevor Immelman.

Implacabile il duo composto da Justin Thomas/Jordan Spieth, abile ad arginare (con il risultato di 2&1) la concorrenza di Adam Scott/Cameron Davis. Successi pure per Patrick Cantlay/Xander Schauffele (3&2 su Hideki Matsuyama e Tom Kim) e Billy Horschel/Max Homa (1 up su Corey Conners/Taylor Pendrith).

Mentre è terminato in parità il match tra Scottie Scheffler/Sam Burns e Sungjae Im/Sebastian Munoz, così come quello tra Kevin Kisner/Cameron Young e Mito Pereira/Christiaan Bezuidenhout.
Ancora nessuna vittoria per Scheffler, numero 1 mondiale. Questo, fin qui, l'unico neo per la squadra statunitense che insegue la nona vittoria consecutiva nella competizione. 

 

PRIMA GIORNATA -  E' subito dominio Usa nella 14esima edizione della Presidents Cup. A Charlotte, gli Stati Uniti di Davis Love III, hanno chiuso la prima giornata d'incontri di doppio in vantaggio per 4-1 sull'International Team (giocatori europei esclusi) di Trevor Immelman.

Nel North Carolina e sul percorso del Quail Hollow Club, nella prima giornata di sfide foursome, la compagine a stelle e strisce è partita con il piede giusto. Quattro i successi: Patrick Cantlay/Xander Schauffele hanno giganteggiato (6&5 il risultato) su Adam Scott/Hideki Matsuyama. Mentre Jordan Spieth/Justin Thomas e Cameron Young/Collin Morikawa hanno superato rispettivamente (e con lo stesso punteggio, 2&1) Sungjae Im/Corey Conners e Tom Kim/ Lee Kyoung-hoon. Exploit (1up) pure per Tony Finau/Max Homa, che hanno battuto al fotofinish Taylor Pendrith/Mito Pereira. Lo scatto d'orgoglio, per l'International Team, è arrivato con il duo Si Woo Kim/Cameron Davis, bravo a sconfiggere (per 2up) Scottie Scheffler (numero 1 mondiale) e Sam Burns.
Gli Stati Uniti inseguono la nona vittoria consecutiva in un torneo già conquistato undici volte

 

LA VIGILIA - A Charlotte, negli Stati Uniti (North Carolina), è tutto pronto per la 14esima edizione della Presidents Cup - in programma dal 22 al 25 settembre - che si prepara a tornare protagonista tre anni dopo l'ultima volta.
Da una parte gli Usa guidati da Davis Love III (campione Major, ha conquistato il PGA Championship nel 1997), dall'altra l'International Team (giocatori europei esclusi) capitanato dal sudafricano Trevor Immelman, vincitore del The Masters nel 2008.

La sfida (la prima edizione si giocò nel 1994, a capo dell'organizzazione c'è il PGA Tour) si disputerà sul percorso del Quail Hollow Club. In palio nessun montepremi, con il PGA Tour che devolverà dei proventi a enti di beneficenza scelti da giocatori, capitani e assistenti delle due compagini. Gli Stati Uniti fin qui hanno dominato la scena vincendo 11 volte la competizione. L'unico exploit dell'International Team è arrivato nel 1998 in Australia, mentre in parità si è chiuso il match del 2003 in Sudafrica.

Gli Usa, anche questa volta, partono con i favori del pronostico. Visto che potranno contare pure sull'apporto del numero 1 mondiale, Scottie Scheffler. Tra i big della compagine a stelle e strisce ecco, tra gli altri, Patrick Cantlay, Xander Schauffele e Justin Thomas.

L'International Team (entrambe le squadre sono composte da 12 giocatori) punterà molto sul giapponese Hideki Matsuyama, sul sudcoreano Sungjae Im e sull'australiano Adam Scott. Sia gli Usa che l'International Team hanno dovuto fare i conti con lo stop forzato - imposto dal PGA Tour - di alcuni campioni (da Bryson DeChambeau a Cameron Smith) che hanno scelto la Superlega araba e sono stati esclusi dall'evento. Che si deciderà nell'arco di quattro giorni: giovedì 22 settembre sono in programma 5 incontri foursome, venerdì 5 fourball, sabato 4 match fourball e altrettanti foursome. Mentre domenica 25 si giocheranno i 12 incontri di singolo. In caso di pareggio, le due squadre si "divideranno" la Presidents Cup. Ed è forse questa una delle principali differenze con la Ryder Cup (in caso di parità, la squadra che ha vinto la competizione l'ultima volta conserva il trofeo), che garantisce 28 punti in totale contro i 30 (di quest'anno) della Presidents Cup.
L'ultima edizione della Presidents Cup si è giocata nel 2019 quando gli Stati Uniti di Tiger Woods superarono in rimonta l'International Team di Ernie Els. Lo slittamento (causa emergenza sanitaria) della Ryder Cup dal 2020 al 2021 ha provocato anche il rinvio, di un anno, della Presidents Cup.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca