17 Luglio 2022

Challenge: primo titolo per Marc Hammer

Marc Hammer (Getty Images) Marc Hammer (Getty Images)

Marc Hammer ha conquistato la quinta edizione dell'Euram Bank Open, unico appuntamento austriaco del Challenge Tour che si è disputato a Ramsau, sul percorso del GC Adamstal (par 70). Il tedesco ha vinto con un totale di 270 (68 70 66 66, -10) colpi davanti al francese Pierre Pineau, secondo con 272 (-8). Ottima prova di Jacopo Vecchi Fossa, il migliore tra gli otto italiani in gara, che si è piazzato in 9/a posizione con 275 (70 66 72 67, -5). Per il 28enne emiliano, che ha festeggiato il compleanno il 14 luglio, si tratta della seconda top ten stagionale dopo il 7/o posto ottenuto all'SDC Open.

Edoardo Raffaele Lipparelli ha chiuso 28/o con 279 (68 70 68 73, -1), Lorenzo Scalise 37/o con 280 (67 71 73 69, par), Filippo Bergamaschi 44/o con 281 (72 66 75 68, +1) e Federico Maccario 50/o con 282 (71 69 72 70, +2). Mentre non hanno superato il taglio Aron Zemmer, 67/o con 141 (71 70, +1), Enrico Di Nitto, 95/o con 144 (74 70, +4) e Andrea Romano, 109/o con 145 (78 67, +5).

Grazie a questo successo, il primo in carriera sul Challenge Tour, Marc Hammer ha incassato un assegno di 40.000 euro su un montepremi complessivo di 250.000 succedendo nell'albo d'oro al gallese Stuart Manley, vincitore nel 2021 ma che quest'anno non è andato oltre il 95/o posto con 144 (+4).

 

LA VIGILIA - Unica tappa del Challenge Tour in Austria dove a Ramsau va in scena la quinta edizione dell’Euram Bank Open. Sul percorso del GC Adamstal, otto gli italiani al via. Con Lorenzo Scalise, il più in alto nell’ordine di merito (22°), vi saranno Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Edoardo Raffaele Lipparelli e Andrea Romano, mentre rimarrà a riposo Matteo Manassero.

Molte le defezioni e, in particolare, mancheranno otto dei primi dieci della Road To Mallorca (la money list). Presenti solamente lo svizzero Jeremy Freiburghaus, numero otto, e il danese Nicolai Kristensen, numero dieci. Nel field, però, figurano tanti altri giocatori di buon livello come i tedeschi Freddy Schott e Bernd Ritthammer, l’inglese Max Orrin, lo svedese Jens Fahrbring, il ceco Ondrej Lieser, il polacco Mateusz Gradecki, gli spagnoli Eduard Rousaud e Borja Virto, il francese Damien Perrier e il sudafricano Jacques Blaauw, per citarne alcuni.

Difende uno dei tre titoli raccolti in una lunga carriera con pochi acuti sul Challenge Tour il gallese Stuart Manley, 43enne di Mountain Ash, che in stagione è andato a premio otto volte in undici tornei, ma con piazzamenti di media classifica a parte un ottavo posto (Magical Kenya Open).

Sicuramente ben motivato Lorenzo Scalise, teso a rientrare tra i primi venti dell’ordine di merito - da cui è uscito per il taglio subito la scorsa settimana in Francia - ai quali a fine stagione andrà una ‘carta’ per l’European Tour 2023, Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 gratificheranno il vincitore.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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