18 Luglio 2022

Il Barracuda a Chez Reavie, 20°Bertasio

Chez Reavie (Getty Images) Chez Reavie (Getty Images)

Chez Reavie ha rallentato notevolmente nel giro finale, ma è riuscito a vincere con 43 (9-19-9-6) punti il Barracuda Championship, uno di vantaggio sullo svedese Alex Noren (42). Il torneo, organizzato in collaborazione tra PGA Tour e DP World Tour, si è svolto con una formula stableford modificata. Si assegnavano otto punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, nessuno per il par, mentre venivano tolti un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Dei quattro italiani in gara, Nino Bertasio si è classificato 20° con 25 punti e Francesco Laporta 39° con 20, mentre è uscito al taglio dopo 36 buche Andrea Pavan con “meno 3” (3, -6) e si è ritirato nel primo round per problemi al polso Renato Paratore.

Chez Reavie, 40enne di Wichita (Kansas), ha firmato il terzo titolo sul PGA Tour dopo quelli nel RBC Canadian Open (2008) e nel Travelers Championship (2019) per un palmarés che comprende anche due successi nel Web.com (oggi Korn Ferry) Tour. In 361 presenze sul circuito ha ottenuto altre 26 top ten in una carriera di poche soddisfazioni, ma che comunque gli ha permesso una vita tranquilla. Nel turno conclusivo ha raccolto solo sei punti, tuttavia con il quarto e ultimo birdie (contro due bogey) alla buca 16 ha reso vana la rincorsa di Noren, che pure ha segnato con 14 punti (otto birdie, due bogey) il miglior score di giornata.

Con il titolo Reavie ha ricevuto un assegno di 666.000 dollari su un montepremi di 3.700.000 dollari e la possibilità di giocare fino al 2024 senza la necessità di dover mantenere la ‘carta’ attraverso l’ordine di merito.

Lo scozzese Martin Laird è terminato terzo con 38 punti, seguito da Mark Hubbard, quarto con 37, da Scott Gutschewski, quinto con 35, e dall’australiano Cameron Davis, sesto con 34.

Nino Bertasio (7-10-3-5) ha mantenuto il 20° posto acquisito dopo il terzo round con un parziale di 5 punti frutto di tre birdie e di un bogey e Francesco Laporta (6-3-7-4) ha segnato quattro punti con tre birdie e due bogey.

 

TERZO GIRO - Chez Reavie ha rallentato raccogliendo nove punti nel “moving day”, ma con il totale di 37 (9-19-9) ha mantenuto la leadership nel Barracuda Championship e affronterà il giro finale con un margine di sei sullo scozzese Martin Laird (31). Il torneo, organizzato in collaborazione tra PGA Tour e DP World Tour, si svolge con una formula stableford modificata. Sono assegnati otto punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, nessuno per il par, mentre vengono tolti un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Al Tahoe Mt. Club (Old Greenwood, par 71) di Truckee in California, ha perso terreno Nino Bertasio, da ottavo a 20° con 20 punti (7-10-3) che ne ha assommati al totale solo tre frutto di cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey. E’ risalito dalla 46ª  alla 40ª piazza Francesco Laporta con 16 (6-3-7), che di punti ne ha fatti sette con cinque birdie e tre bogey.

Chez Reavie, 40enne di Wichita (Kansas), ha trascorso una vita sul PGA Tour con due soli successi, uno nel 2008 e l’altro nel 2019, insieme ad altri due nel Web.com (oggi Korn Ferry) Tour. Un buon impiegato del circuito dove si è guadagnato, in 360 presenze con 28 top ten, tanto da non aver problemi esistenziali. Ha totalizzato nove punti con cinque birdie e un bogey e ora spera nel terzo successo confidando nei sei punti che lo separano da Laird. Non sono molti in una stableford, ma abbastanza per cullare il sogno.

Sono in ottima posizione di classifica, ma piuttosto lontani della vetta, lo svedese Ale Noren e l’australiano Cameron Davis, terzi con 28, Brice Garnett e l’altro svedese Henrik Norlander, quinti con 27. Ha recuperato 47 posizioni con un 18 (nove birdie senza bogey), miglior score di giornata equivalente a un 62 (-9) in una medal, Michael Thompson, settimo con 26 insieme ad Harry Higgs, Maverick McNealy e a Joshua Creel. E’ uscito al taglio Andrea Pavan con “meno 3” (3, -6) e si è ritirato nel primo round per problemi al polso Renato Paratore.

La gara, in cui sono stati ammessi 44 golfisti del circuito europeo, ha un montepremi di 3.700.000 dollari, con prima moneta di 666.000 dollari, notevolmente più basso della media statunitense, ma è l’unica differenza con gli altri eventi in calendario, perché in caso di successo i benefici saranno gli stessi con, in particolare, l’esenzione su entrambi i tour.

 

SECONDO GIRO - Nino Bertasio è risalito dal 29° all’ottavo posto con 17 punti (7, 10) nel secondo giro del Barracuda Championship al Tahoe Mt. Club (Old Greenwood, par 71) di Truckee in California dove il torneo, organizzato in collaborazione tra PGA Tour e DP World Tour, si svolge con una formula stableford modificata. Sono assegnati otto punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, nessuno per il par, mentre vengono tolti un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro. E’ in 46ª posizione con 9 (6, 3) Francesco Laporta ed è uscito al taglio, caduto a 7 punti, Andrea Pavan con “meno 3” (3, -6).

Guida la graduatoria con 28 punti, dopo un ottimo 19, punteggio più alto di giornata (un eagle, sette birdie), Chez Reavie, 40enne di Wichita (Kansas), una vita sul PGA Tour con due successi, uno nel 2008 e l’altro nel 2019, insieme ad altri due nel Web.com (oggi Korn Ferry) Tour e il resto praticamente nell’anonimato. E’ seguito a tre punti da Mark Hubbard e dallo svedese Henrik Norlander (25). Al quarto posto con 21 Kevin Tway e al quinto con 18 Maverick McNealy e Martin Trainer.

Bertasio ha segnato dieci punti con sei birdie e due bogey, Laporta ne ha totalizzati 3 con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey e Pavan ne ha persi sei con due birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Si è ritirato nel primo round per problemi al polso Renato Paratore.

La gara, in cui sono stati ammessi 44 golfisti del circuito europeo, ha un montepremi di 3.700.000 dollari, con prima moneta di 666.000 dollari, notevolmente più basso della media statunitense, ma è l’unica differenza con gli altri eventi in calendario, perché in caso di successo i benefici saranno gli stessi con, in particolare, l’esenzione su entrambi i tour.

 

PRIMO GIRO - Mark Hubbard e Charley Hoffman in vetta con “+13” punti e Nino Bertasio, primo tra gli italiani, 29° con “+7” nel Barracuda Championship al Tahoe Mt. Club (Old Greenwood, par 71) di Truckee in California. ll torneo, organizzato in collaborazione tra PGA Tour e DP World Tour, si svolge con una formula stableford modificata. Sono assegnati otto punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie, nessuno per il par, mentre vengono tolti un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Degli altri tre azzurri in campo, Francesco Laporta è 38° con “+6”, Andrea Pavan 72° con “+3”, mentre Renato Paratore è stato costretto al ritiro per un infortunio al polso.

Hubbard e Hoffman, che hanno marciato di pari passo con sette birdie e un bogey, precedono di un punto Brice Garnett, Sean Crocker e il canadese Aaron Cockerill, secondi con “+12”. Al sesto posto con “+11” si trovano Jim Knous, Maverick McNealy, il canadese Michael Gligic, l’inglese Callum Tarren e lo svedese Henrik Norlander.

La gara, in cui sono stati ammessi 44 golfisti del circuito europeo, ha un montepremi di 3.700.000 dollari, con prima moneta di 666.000 dollari, notevolmente più basso della media statunitense, ma è l’unica differenza con gli altri eventi in calendario, perché in caso di successo i benefici saranno gli stessi con, in particolare, l’esenzione su entrambi i tour.

 

LA VIGILIA - Quattro italiani al Barracuda Championship. Sono Renato Paratore, Nino Bertasio, Francesco Laporta e Andrea Pavan, in gara dal 14 al 17 luglio al Tahoe Mt. Club (Old Greenwood) di Truckee in California. Un fatto inusuale che nasce dalla collaborazione iniziata tra PGA Tour e DP World Tour e che apre scenari nuovi soprattutto ai giocatori del circuito continentale con 44 nel field in tale occasione. Insieme agli azzurri, tra gli altri, lo svedese Alex Noren, il danese Rasmus Hojgaard, il cinese Ashun Wu, il sudafricano Justin Walters, il portoghese Ricardo Gouveia e i tedeschi Matti Schmid e Hurly Long.

Tra i golfisti del tour americano ve ne sono alcuni con un buon palmarès come Brandt Snedeker e Jay Haas  (per entrambi una FedEx Cup) e Jason Dufner (un major). Con loro Sean O’Hair, Charles Howell III, Kevin Tway, Trey Mullinax, vincitore del precedente Barbasol Championship, il canadese David Hearn e i coreani Sangmoon Bae e Sung Kang.

Nel torneo giunto alla 24ª edizione il primo a firmare l’albo d’oro nel 1999 è stato Notah Begay III, noto soprattutto per essere di origine navajo, poi nel 2019 Collin Morikawa ha siglato il primo successo in carriera. E’ assente il sudafricano Erik van Rooyen, campione in carica e impegnato nel 150° The Open, ma vi saranno nove past winner: Richy Werenski (2020), Andrew Putnam (2018), Chris Stroud (2017), gli australiani Greg Chalmers (2016) e Geoff Ogilvy (2014), J.J. Henry (2012-2015), che ha ricevuto un invito dello sponsor, Scott Piercy (2011), Parker McLachlin (2008) e Vaughn Taylor (2004-2005, unica doppietta consecutiva).

Paratore proverà a riscattare l’uscita al taglio della scorsa settimana. Ha già fatto apparizioni negli Stati Uniti, in particolare in due US Open (31° nel 2020 e out nel 2019), così come ha partecipato ad altri eventi Andrea Pavan. Sarà, comunque, una bella esperienza per Nino Bertasio e Francesco Laporta.

Il torneo si svolge con una formula stableford modificata. Saranno assegnati otto punti per un albatross, cinque punti per un eagle, due per un birdie, nessuno per il par, mentre verranno tolti un punto per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Il montepremi è di 3.700.000 dollari, con prima moneta di 666.000 dollari, notevolmente più basso della media statunitense, ma è l’unica differenza con le altre gare, perché in caso di successo i benefici saranno gli stessi con, in particolare, l’esenzione su entrambi i tour.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Barracuda Championship verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 per tutte le giornate di gara dalle ore 24:00 alle 3:00.  Commento di Alessandro Bellicini e di Matteo Delpodio.

 

Primo piano

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Golf Story

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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