20 Giugno 2022

US Open a Matthew Fitzpatrick, 14° Migliozzi

Matthew Fitzpatrick Matthew Fitzpatrick

Matthew Fitzpatrick, 27enne di Sheffield, si è imposto con  274 (68 70 68 68, -6) colpi nell’US Open, terzo major stagionale giunto alla 122ª edizione. E’ il primo titolo del “grande slam” conquistato in carriera dall’inglese e lo ha fatto al The Country Club (par 70) di Brookline, in Massachusetts, percorso dove nove anni prima, nel 2013, aveva fatto suo lo US Amateur. E’ stato il 13° a realizzare questa doppietta, ma il secondo a ottenerla sullo stesso percorso dopo Jack Nicklaus (Pebble Beach Golf Links nel 1961 e nel 1972). Fitzpatrick ha superato di un colpo Scottie Scheffler (70 67 71 67), numero 1 mondiale, e Will Zalatoris (69 70 67 69), entrambi secondi con 275 (-5).

Gran finale di Guido Migliozzi (quarto nel 2021), che con un round in 66 colpi (-4, un eagle, cinque birdie, tre bogey), è risalito dalla 45ª alla 14ª posizione con 282 (72 70 74 66, +2), sfiorando la Top 10 e firmando il secondo miglior parziale del quarto giro. E’ invece uscito al taglio Francesco Molinari, 97° con 146 (73 73, +6), che sembra avere infilato un’altra stagione deludente.

Primo inglese dal 2013 (Justin Rose) a imporsi nello US Open, Fitzpatrick, in testa dopo il moving day con Zalatoris, nel round conclusivo ha realizzato cinque birdie e tre bogey per il 68 (-2) risolutivo. L’exploit gli ha permesso di passare dalla 18ª alla 10ª posizione del ranking mondiale e dalla 28ª alla 10ª nella FedEx Cup oltre che di ricevere un maxi assegno di 3.150.000 dollari a fronte di un montepremi di 17.500.000 (in aumento di 5 milioni rispetto al 2021). Sul DP World Tour l’inglese ha collezionato otto successi (comprensivi di un major, lo US Open per l’appunto). E’ il 14° giocatore dal 1990 a firmare la prima vittoria sul PGA Tour in un major, il primo dal connazionale Danny Willett (The Masters, 2016), e il 12° giocatore dalla seconda guerra mondiale a conseguirla nell’US Open (l’ultimo il nordirlandese Graeme McDowell nel 2010).

Delusione per Scheffler, perché un secondo posto, major o no, per un numero uno sportivamente non è mai gradevole, ma all’atto pratico pensiamo che il congruo assegno di 1.557.687 dollari (peraltro incassato anche da Zalatoris) lo debba aver rimesso subito di buonumore. Del resto sarebbe difficile subire contraccolpi morali dopo aver stabilito, conti alla mano, il nuovo primato di guadagni (12.896.849 dollari) in una singola stagione nell’arco di 19 gare, ma siamo ancora lontani dal termine dell’anno e, se non soddisfatto, avrà modo sicuramente di…ritoccarlo.

Nuova beffa per Zalatoris (di certo non economica anche per lui) ancora runner up in un major. Lo statunitense, già secondo nel 2021 al The Masters e nel 2022 al PGA Championship, occupando la stessa piazza nel prossimo Open Championship completerebbe uno strano “grande slam” da seconde posizioni. Comunque ha un grandissimo rapporto con i major. Ne ha disputati nove: in due non ha superato il taglio, in un altro si è ritirato e nei sei che ha completato ha ottenuto tre secondi posti, come detto, due sesti e un ottavo.

Al quarto posto con 277 (-3) il giapponese Hideki Matsuyama, autore di un 65 (-5, cinque birdie senza bogey) miglior score di giornata, al quinto con 278 (-2) Collin Morikawa e il nordirlandese Rory McIlroy (vincitore nel 2011). Nove i concorrenti che hanno terminato l’evento con un punteggio sotto il par, tra questi Denny McCarthy, Keegan Bradley e il canadese Adam Hadwin (leader dopo le prime 18 buche), settimi con 279 (-1). Solo 12° con 281 (+1) lo spagnolo Jon Rahm, campione uscente e terzo nel world ranking (dov’è stato scavalcato da Rory McIlroy).

Major da dimenticare per Dustin Johnson, 24° con 284 (+4), sul quale viene il dubbio, come per che ha preso la stessa decisione, che allenarsi per i tornei su 54 buche della Superlega Araba alla fine renda meno competitivi ad altri (e alti) livelli. E note negative anche per Justin Thomas e Jordan Spieth, 37.i con 287 (+7), Brooks Koepka, 55° con 292 (+12), e per Bryson DeChambeau, 58° con 293 (+13), che però ha bisogno di riprendere ritmo dopo lo stop forzato.

 

TERZO GIRO - Classifica che continua a variare nell’US Open, il terzo major stagionale, dove a un giro dal termine conducono con 206 (-4) colpi Will Zalatoris (69 70 67)  e l’inglese Matt Fitzpatrick (68 70 68). In chiave azzurra non brilla Guido Migliozzi, da 40° a 45° con 216 (72 70 74. +6), ma ha avuto il merito di superare il taglio al contrario di Francesco Molinari (97° con 146 - 73 73, +6).

Sono rimasti in alta classifica e saranno in corsa per il titolo in un finale sicuramente di grande livello e spettacolarità i primi tre del World Ranking: lo spagnolo Jon Rahm, numero due e campione in carica, ha mantenuto il terzo posto con 207 (-3) e proverà a concedere il bis, Scottie Scheffler, numero uno, è salito dall’ottavo al quarto con 208 (-2), dove ha la compagnia di Keegan Bradley e del canadese Adam Hadwin, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, è scivolato dal terzo al settimo con 209 (-1), un mini incidente di percorso che non lo ha estromesso dalla volata conclusiva dove ha le stesse chances di Sam Burns e di Joel Dahmen, leader dopo due turni e penalizzato da un 74 (+4), che lo affiancano.

E’ invece uscito di scena Collin Morikawa, in vetta con Dahmen, finito in 17ª posizione con 212 (+2) dopo un 77 (+7). Una sorpresa relativa perché è il secondo 77 (suo più altro punteggio sul giro nel PGA Tour eguagliato) negli ultimi quattro round. Con lui Dustin Johnson e il giapponese Hideki Matsuyama, destinati a un responso che comunque non li renderà soddisfatti così come non lo saranno Justin Thomas, Jordan Spieth e Patrick Cantlay. 25.i con 213 (+3), e Bryson DeChambeau, 55° con 218 (+8).

Will Zalatoris ha segnato un 67 (-3) con quattro birdie e un bogey.Il 25enne di San Francisco (California) è alla 51ª presenza sul PGA Tour dove cerca il primo successo (ne ha uno sul Korn Ferry Tour 2020) e sembra quasi uno specialista di major per non avendone ancora vinti, perché ne ha disputati otto e in cinque occasioni si è piazzato nella top ten con due secondi posti, uno dopo playoff (PGA Championship, 2022). Che sia la volta buona? Matt Fitzpatrick, 27enne di Sheffield, conta sette titoli sul DP World Tour, e ne sta cercando uno sul circuito americano dove è alla partecipazione numero 106. Ha realizzato un 68 (-2) con quattro birdie e due bogey.Guido Migliozzi ha girato in 74 (+4) colpi con due birdie e sei bogey. Il montepremi è di 17,5 milioni di dollari con prima moneta di 3.150.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, da 57° a 40° con 142 (72 70, +2) colpi, è l’unico italiano rimasto in gara nell’US Open, terzo major stagionale giunto alla 122ª edizione che si sta disputando al The Country Club (par 70) d Brookline in Massachusetts. E’ invece è uscito al taglio, caduto a 143 (+3) con 64 concorrenti promossi ai due round conclusivi, Francesco Molinari, da 79° a 97° con 146 (73 73, +6), ancora una volta molto deludente,

Sono passati all’attacco tre big che erano stati un po’ incerti nel primo round e che ora si sono portati tra i top ten dove era già il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale. Sono nuovi leader con 135 (-5) Collin Morikawa (69 66), numero 7, rinvenuto dal 14° posto con un 66 (-4, cinque birdie, un bogey), miglior parziale del turno, e Joel Dahmen (67 69), che era secondo, autore di un 68 (-2, quattro birdie, due bogey). Sempre dalla 14ª piazza ha rimontato lo spagnolo Jon Rahm, numero 2, che con un 67 (-3) e il totale di 136 (-4) condivide la posizione con McIlroy, sceso dalla seconda, Beau Hossler, Aaron Wise e con Hayden Buckley. E non è stato da meno Scottie Scheffler, numero uno, salito in alto anche lui grazie un 67 (-3) passando dalla 26ª all’ottava piazza con 137 (-3).

Ha ceduto il canadese Adam Hadwin, da leader a 13° con 138 (-2) dopo un 72 (+2), e sono andati ancora più in basso, 31.e con 141 (+1), Dustin Johnson (da settimo) e Justin Thomas (da 14°), numero cinque del World Ranking, mentre Jordan Spieth e Bryson DeChambeau sono alla pari con Migliozzi. Quest’ultimo ha girato in 70 (par) con tre birdie e tre bogey, e Molinari in 73 (+3) con un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 17,5 milioni di dollari con prima moneta di 3.150.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - A Brookline, in Massachusetts, il primo round della 122esima edizione dello US Open, terzo major maschile del 2022, non sorride agli azzurri. Al The Country Club (par 70), Guido Migliozzi (che lo scorso anno al debutto chiuse la competizione al quarto posto) è 57° con 72 (+2) e precede di un colpo Francesco Molinari (13° nel 2021), solo 79° con 73 (+3) e a rischio eliminazione. Due bogey, altrettanti birdie e un doppio bogey per il vicentino Migliozzi che dopo un inizio difficile ha provato a rimettersi in carreggiata. Prova complicata per Chicco Molinari (partito dalla buca 10), che ha trovato tre birdie, con sei bogey (di cui quattro nelle prime nove).

Negli Stati Uniti, in testa alla classifica e con uno score di 66 (-4) c'è invece Adam Hadwin. Il canadese (autore di sei birdie, con due bogey), che ha realizzato il suo punteggio più basso in un major, è tallonato da un quintetto d'inseguitori, tutti secondi con 67 (-3), composto dal nordirlandese Rory McIlroy (numero 3 mondiale, vincitore dello US Open nel 2011 e reduce dall'exploit al Canadian Open), dall'americano Joel Dahmen, dall'inglese Callum Tarren, dallo svedese David Lingmerth e dal sudafricano Matthys Daffue.

Buon avvio pure per Dustin Johnson (re dello US Open nel 2016). Lo statunitense, ex numero 1 mondiale e tra i nuovi volti della LIV Golf (la Superlega araba che tanto sta facendo discutere), è settimo con 68 (-2) al pari, tra gli altri, dei britannici Justin Rose (medaglia d'oro ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 che ha fatto suo lo US Open nel 2013) e Matthew Fitzpatrick. Appena fuori dalla Top 10, 14.i con 69 (-1), lo spagnolo Jon Rahm (campione in carica), gli americani Collin Morikawa, Justin Thomas, Will Zalatoris e altri otto giocatori. Mentre il numero 1 mondiale, Scottie Scheffler, occupa la 26ª posizione con uno score di 70 (par) colpi.

Può invece già dire addio al sogno Grande Slam, Phil Mickelson. Sei volte secondo nella competizione, dopo aver accettato le avances della Superlega araba, il californiano è 144” con 78 (+8) e vicinissimo alla uscita al taglio.

 

LA VIGILIA - A Brookline, in Massachusetts, per sfidare i migliori al mondo e provare a raggiungere l’impresa. Dal 16 al 19 giugno, al The Country Club (tra i circoli di golf più antichi degli Stati Uniti), nella 122ª edizione dello US Open, terzo major del 2022, l’Italia sarà rappresentata da Francesco Molinari e da Guido Migliozzi. A difendere il titolo vinto nel 2021 sarà lo spagnolo Jon Rahm, mentre Phil Mickelson sogna di completare il Grande Slam (in un evento per lui stregato che lo ha visto classificarsi secondo per ben sei volte). Non ci sarà Tiger Woods (il grande assente) che proverà a rientrare in campo a luglio in Scozia per la 150ª a edizione del The Open. Lo US Open avrà un montepremi di 12.500.000 dollari, di cui 2.250.000 dollari andranno al vincitore.

F.Molinari e Migliozzi, allo US Open – Nel 2021, Francesco Molinari e Guido Migliozzi sono stati tra i protagonisti dello US Open. Il torinese ha ottenuto il suo miglior risultato (13°) in carriera nel torneo, mentre il vicentino (all’epoca dei fatti al debutto in un major) s’è classificato quarto dopo una gara da incorniciare. Il piemontese giocherà i primi due round al fianco dell’americano Stewart Cink (vincitore del The Open nel 2009) e dell’inglese Laird Shepherd (amateur), mentre il veneto troverà il sudafricano Branden Grace e il canadese Mackenzie Hughes.

Da Scheffler a Rahm, il field è stellare – Da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, a Rahm, secondo nel world ranking e campione in carica. E’ un field stellare quello riguardante llo US Open. Dove Scheffler punta a diventare il sesto giocatore a vincere il The Masters e lo US Open nello stesso anno. Mentre Rahm ambisce a calare il bis di successi consecutivi nell’evento (Brooks Koepka, con le affermazioni nel 2017 e nel 2018, è stato l’ultimo a riuscire in questa impresa). Tra i favoriti della vigilia anche il nordirlandese Rory McIlroy (terzo al mondo), reduce dal successo al Canadian Open e vincitore dello US Open nel 2011. Chance pure per lo statunitense Justin Thomas, che nel 2022 ha già conquistato il PGA Championship.

Cinque Top 10 nelle ultime cinque edizioni: è questo il ruolino di marcia allo US Open (dal 2017 al 2021) di Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo) che ora insegue il bersaglio grosso. Da Patrick Cantlay a Collin Morikawa, questi e tanti altri i possibili protagonisti di un evento super. Con Mickelson chiamato a sfatare un autentico tabù e l’inglese Matthew Fitzpatrick che torna sul campo dove, nel 2013, ha fatto suo lo US Amateur Championship. Mancherà invece Woods, l’unico ad aver vinto lo US Junior Amateur (1991, 1992 e 1993), lo US Amateur (1994, 1995 e 1996) e lo US Open (2000, 2002 e 2008).

Corsi e ricorsi storici. In campo (156 i concorrenti) ci sarà inoltre Sean Jacklin, figlio del campionissimo Tony (che nel 1970 si affermò quale primo europeo a conquistare lo US Open). E su questo percorso (che ospiterà per la quarta volta il major) nel 1913 ci fu il trionfo (da dilettante) di Francis Ouimet. Un’impresa che s’è trasformata poi in un film, “Il più bel gioco della mia vita” (Usa, 2005), tratto dal romanzo The Greatest Game Ever Played di Mark Frost.

Il torneo su Sky Sport Arena e in streaming su NOW – Lo US Open sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 16 giugno dalle ore 18 alle ore 1; venerdì 17 dalle ore 18 alle ore 2; sabato 18, dalle ore 19 alle ore 2; domenica 19, dalle ore 18 alle ore 1. Commento di Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Roberto Zappa, Marco Cogliati e do Massimo Scarpa.

Quindici minuti prima della diretta andrà in onda di Sky Sport 24 e in streaming su NOW Studio Golf condotto da Francesca Piantanida.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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