06 Maggio 2022

Memorial: domina Bill Horschel, cede Francesco Molinari (26°)

Billy Horschel Billy Horschel

Non ha avuto bisogno di forzare, ma ne se è andato tranquillamente a spasso con il 72 del par e con il totale di 275 (70 68 65 72, -13) colpi Billy Horschel ha completato le formalità per vincere il The Memorial Tournament (PGA Tour), che appariva già abbondantemente suo dopo il terzo giro condotto con cinque colpi di vantaggio sui primi inseguitori.

Sul percorso del Muirfield Village Golf Club (par 72), realizzato da Jack Nicklaus a Dublin (Ohio), quello che non si attendeva, invece, era il crollo di Francesco Molinari, che quarto con sei colpi di ritardo da Horschel aveva possibilità minime di rimontare, ma era almeno lecito pensare almeno a un finale tra i top ten. Invece è arrivato un pesantissimo 78 (+6), che ha vanificato quanto di buono aveva fatto nei due giri centrali (da 34° a nono e poi a quarto) ed è scivolato al 26° posto con 287 (71 68 70 78, -1). Prime dodici buche da incubo con cinque bogey e un doppio bogey, poi due birdie e un altro bogey a chiudere una giornata da dimenticare. Una delle tante ricorrenti, purtroppo per lui.

Horschel ha lasciato a quattro colpi Aaron Wise (279, -9) e a sei il cileno Joaquin Niemann e Patrick Cantlay (281, -7). Quest’ultimo, campione uscente, è stato penalizzato da una falsa partenza (48°), ma poi ha fatto l’impossibile per recuperare, passando per la 17ª e la settima piazza. Vincitore anche nel 2019, non è riuscito a emulare Tiger Woods, unico che abbia vinto nello stesso anno (2001) sia nel The Players che nel The Memorial.

Al quinto posto con 282 (-6) Max Homa, il sempre più convincente Will Zalatoris, Denny McCarthy, Sahith Theegala e Daniel Berger, al decimo con 284 (-4) lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale, che è risalito dal 35° nel contesto di una gara in grigio, e altrettanto in ombra sono rimasti Jordan Spieth e il nordirlandese Rory McIlroy, 18.i con 286, -2).

Billy Horschel, 35enne di Grant (Florida) ha portato a sette i successi comprensivi di un WGC (Dell Match Play 2021) sul tour dove in 293 partenze ha collezionato, vittorie comprese, anche 54 top ten, ma nel suo palmarés figurano pure un titolo sull’European Tour (al netto del WGC) e una in FedEx Cup (2014). Come detto ha girato in 72 (par) segnando un eagle alla buca 15, par 5 (il primo al The Memorial in 576 buche giocate nell’evento) un birdie e tre bogey. In precedenza aveva nello score un solo bogey nel turno d’apertura e tra quello e il secondo sono passate 49 buche senza. Ha arricchito il suo conto in banca di 2.160.000 dollari (su un montepremi di 12 milioni di dollari), è salito dalla 17ª all’undicesima posizione nel World ranking e dalla 30ª alla decima nella graduatoria della FedEx Cup.

 

TERZO GIRO - Continua la risalita di Francesco Molinari, quarto con 209 (71 68 70, -7) colpi al termine del terzo round del The Memorial Tournament (PGA Tour) al Muirfield Village Golf Club (par 72) di Dublin (Ohio) dove ha rimontato dalla nona, dopo aver iniziato dalla 34ª, grazie a un parziale di 70 (-2, quattro birdie, due bogey). Difficile dire se potrà correre per il titolo (ultimo suo successo sul PGA Tour nell’Arnold Palmer del 2019) perché rende sei colpi al nuovo leader, Billy Horchel (203 - 70 68 65, -13), che ha fatto il vuoto, ma dalla sua il torinese ha la statistica degli ultimi due tornei che si sono giocati sul circuito dove in entrambe le occasioni il vincitore aveva sette colpi di ritardo dopo 54 buche.

Horschel, 35enne di Grant (Florida), sei successi sul circuito compreso un WGC (Dell Match Play 2021) dove in 292 partenze ha collezionato anche 53 top ten e nel cui palmarés figurano pure una vittoria sull’European Tour (al netto del WGC) e una in FedEx Cup (2014), ha rimontato dalla quarta piazza con un 65 (-7, sette birdie) e non segna bogey da 44 buche, dopo l’unico del primo giro alla decima buca giocata (la prima del percorso). E’ la quinta volta che si trova al vertice dopo tre turni e in due delle precedenti quattro ha vinto.

Horschel partirà per il giro conclusivo con ben cinque colpi di vantaggio su Aaron Wise e sull’australiano Cameron Smith (208, -8), numero tre mondiale, al vertice per 36 buche, e con sei, oltre che su Molinari, anche su Daniel Berger e sul venezuelano Jhonattan Vegas. Non si arrende Patrick Cantlay, campione in carica e a segno anche nel 2019, da 17° a settimo con 210 (-6), che sta soprattutto pagando una falsa partenza (48°) e che a questo punto ha possibilità quasi nulle di concedere il bis e di emulare Tiger Woods, unico capace di imporsi nella stessa stagione (2001) al The Players e al The Memorial. Capitolo chiuso per il nordirlandese Rory McIlroy, 15° con 212 (-4), per Jordan Spieth, 19° con 213 (-3), e per lo spagnolo Jon Rahm (suo l’evento nel 2020), numero due del World Ranking, 35° con 215 (-1). Il montepremi è di dodici milioni di dollari con prima moneta di 2.160.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, finalmente almeno per un giro convincente, ha rimontato dal 34° al nono posto con 139 (71 68, -5) colpi, grazie a un 68 (-4), nel The Memorial Tournament, sul tracciato del Muirfield Village Golf Club (par 72), creazione di Jack Nicklaus, a Dublin nell’Ohio. L’azzurro, partito dalla buca 10, ha trovato un bogey, ma ha subito recuperato segnando tre birdie di fila sulle tre buche successive e poi completando lo score con altri due nel rientro nel contesto di una prestazione ottima in tutte le parti del campo e con nessun putt entro i tre metri sbagliato.

In tal modo si è portato a tre colpi dall’australiano Cameron Smith, numero tre mondiale, leader solitario con 136 (67 69, -8) e che in caso di successo emulerebbe Tiger Woods, unico capace di vincere nella stessa stagione (2001) il The Players e il The Memorial .Il 28enne di Brisbane, cinque titoli sul circuito in 164 presenze e 31 top ten, ha realizzato un parziale di 69 (-3, quattro birdie un bogey) che gli ha concesso un colpo di margine su Denny McCarthy e sul coreano K.H (Kyoung-Hoon) Lee (137, -7), quest’ultimo vincitore del recente AT&T Byron Nelson.

Lo seguono al quarto posto con 138 (-6) Billy Horschel, Luke List, Cameron Young, Davis Ryley e il venezuelano Jhonattan Vegas e affiancano Molinari il nordirlandese Rory McIlroy, Aaron Wise e Keith Mitchell. Sono risaliti dalla 48ª piazza Patrick Cantlay, campione in carica e a segno anche nel 2019, 17° con 141 (-3), e Jon Rahm (suo l’evento nel 2020), numero due del World Ranking, 24° con 142 (-2). Navigano senza gloria Xander Schauffele, 29° con 143 (-1), Jordan Spieth, Rickie Fowler e il norvegese Viktor Hovland, 39.i con 144 (par).

Sono usciti al taglio, caduto a 146 (+2), Collin Morikawa (148, +4), numero quattro al mondo, e Bryson DeChambeau (153, +9), quest’ultimo al rientro dopo un intervento al polso e fermo dallo scorso Masters. Il montepremi è di dodici milioni di dollari con prima moneta di 2.160.000 dollari.

“Buca in uno” di Adam Hadwin - Il canadese Adam Hadwin, 39° con 144, par), ha realizzato la prima “hole in one” della sua carriera sul tour in 2.863 par 3 giocati. Ha centrato con un solo colpo la buca 16 (par 3, yards 194) utilizzando un ferro 8. Oltre all’ace ha segnato un altro eagle, quattro birdie e quattro bogey per il parziale di 68 (-4).

 

PRIMO GIRO - Per la prima volta nella storia del torneo sei giocatori sono al vertice del The Memorial Tournament (PGA Tour) sul percorso del Muirfield Village Golf Club (par 72) disegnato da Jack Nicklaus a Dublin in Ohio. Guidano infatti con 67 (-5) colpi Davis Riley, Cameron Young, Luke List, il canadese Hughes Mackenzie, l’australiano Cameron Smith, numero tre mondiale, e il coreano K.H Lee con tutti che hanno segnato almeno un bogey.

Giro buono solo in parte per Francesco Molinari, 34° con 71 (-1), che dopo quindici buche condotte con cinque birdie e due bogey ha avuto un inatteso black out con due bogey alle buche 16 e 17 che gli hanno fatto perdere una possibile ottava posizione.

Il sestetto di testa è seguito da un quartetto con 67 (-4) formato da Will Zalatoris, sempre in grande spolvero, Sahith Theegala, Danny McCarthy e Wyndham Clark, mentre sono al 21° posto con 70 (-2) Jordan Spieth, Xander Schauffele, Rickie Fowler e il nordirlandese Rory McIlroy. Si trovano insieme a Molinari in numero quattro mondiale Collin Morikawa e il numero sette, il norvegese Viktor Hovland. e hanno un colpo in più, 48.i con 72 (par), Patrick Cantlay, campione in carica, e lo spagnolo Jon Rahm, numero due del World Ranking, vincitore nel 2020 e sfortunatissimo lo scorso anno quando a un passo dalla vittoria fu costretto ad abbandonare perché colpito dal Covid-19.

Giornata difficile per Bryson DeChambeau, rientrato dopo lo stop per un intervento al polso e fermo dal Masters, 96° con 76 (+4). E’ stato squalificato il giapponese Hideki Matsuyama perché stava utilizzando un bastone non conforme al regolamento essendovi state disegnate sulla faccia delle linee con vernice. Il montepremi è di dodici milioni di dollari con prima moneta di 2.160.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Patrick Cantlay, numero sei mondiale, difende il titolo nel Memorial Tournament, una delle classiche del PGA Tour in programma sul percorso del Muirfield Village Golf Club, a Dublin nell’Ohio. Torna in campo Francesco Molinari in cerca di buone prestazioni in una stagione fino a questo momento deludente nella quale ha disputato tredici gare andando a premio in otto, con migliori prestazioni un sesto e un 17° posto e con le altre concluse dal 42° in giù. Nel bilancio quattro tagli e un ritiro. Poco, insomma, per un campione come lui che dopo il Masters perso nel 2019 non si è più ritrovato.

Defezioni importanti, ma anche tanti grandi giocatori nel field dove sono presenti 13 tra i primi 20 del World Ranking dei quali sette nella top ten (hanno dato forfait Scottie Scheffler n. 1, Justin Thomas n. 5 e Sam Burns n. 9). Buona occasione per lo spagnolo Jon Rahm (n. 2) per accorciare su Scheffler in una classifica in cui circa 2,5 punti di divario sono una distanza siderale. Hanno ovviamente l’aspirazione di portarsi via il prestigioso trofeo anche l’australiano Cameron Smith (n. 3), Collin Morikawa (n. 4), il norvegese Viktor Hovland (n. 7), il nordirlandese Rory McIlroy (n. 8), che di recente fa fuochi d’artificio all’inizio e poi si spegne, e Jordan Spieth (n. 10), che nelle ultime quattro gare ha ottenuto un titolo (RBC Heritage), un secondo e un settimo posto.

Senza dimenticare Cantlay, 30enne di Long Beach (California), a caccia dell’ottavo successo sul circuito.

Da seguire anche Will Zalatoris, che attraversa un buon momento, Xander Schauffele, Billy Horschel, il giapponese Hideki Matsuyama, l’inglese Matthew Fitzpatrick e il cileno Joaquin Niemann. Curiosità per il rientro di Bryson DeChambeau, che non gioca dal Masters, dove è uscito al taglio. Il montepremi è di 12.000.000 milioni di dollari.

Il torneo in diretta su Golf TV ed Eurosport 2 – Il The Memorial Tournament verrà trasmesso in diretta su Golf TV e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme:. giovedì 2 giugno e venerdì 3, dalle ore 20 alle ore 24;sabato 3 e domenica 5, dalle ore 18,30 alle ore 24. Commento tecnico di Nicola Pomponi, Silvio Grappasonni e di Isabella Calogero.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca