04 Aprile 2022

Nel major Kupcho travolgente. Molinaro 44ª

Jennifer Kupcho Jennifer Kupcho

Il primo successo in carriera sul LPGA Tour, per Jennifer Kupcho arriva in un major. Al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72 di Rancho Mirage in California, la 24enne americana con un totale di 274 (66 70 64 74, -14) colpi ha vinto il The Chevron Championship, contenendo la rimonta, nel round finale, della connazionale Jessica Korda, seconda con 276 (-12) davanti alla 18enne slovena Pia Babnik, terza con 277 (-11). Mentre Giulia Molinaro s’è classificata 44ª con 287 (73 68 76 70, -1). Unica azzurra in gara, la proette veneta è stata tra le protagoniste del secondo giro.

“Mi sembra tutto surreale, non riesco a crederci. E’ il giorno più emozionante della mia vita”. Questa la gioia della Kupcho, al termine del torneo, dopo aver alzato al cielo il trofeo, il Dinah Shore Trophy. Nata a Westminster (Colorado) e residente a Mesa (Arizona), la Kupcho ha chiuso il primo round della competizione in testa alla classifica insieme all’australiana Minjee Lee. Poi, a metà gara, è scivolata al secondo posto prima di ipotecare il titolo nel “moving day”, terminato con sei colpi di vantaggio sulla thailandese Patty Tavatanakit (vincitrice nel 2021), che ha chiuso quarta con 278 (-10) al fianco della giapponese Hinako Shibuno (leader dopo 36 buche), della francese Celine Boutier e dell’americana Lexi Thompson (regina nel 2014). Prova deludente per Jin Young Ko. La sudcoreana, numero 1 mondiale, non è andata oltre il 53/o posto (288, par).

Jennifer Kupcho vanta una grande carriera da dilettante che ha terminato con il successo nella prima edizione dell’Augusta National Womens Amateur (2019) il cosiddetto Masters femminile, dopo essersi imposta in alcuni tra i maggiori eventi della categoria e aver preso parte nel 2018, sempre da vincitrice, all’Arnold Palmer Cup, alla Curtis Cup e all’Espirito Santo Trophy (il mondiale dilettanti). Da pro ha disputato la Solheim Cup nel 2021 nella formazione USA battuta dal team Europe (15-13). Prima americana dal 2015 (Brittany Lincicome, campionessa pure nel 2009) a far suo il The Chevron Championship, il successo ha fruttato alla Kupcho 750.000 dollari a fronte di un montepremi di 5.000.000 e le ha permesso di salire dalla 38ª alla 5ª posizione nella Race to CME Globe. E’ la quarta Rolex First Time Winner del 2022, dopo Leona Maguire (LPGA Drive On Championship), Nanna Koerstz Madsen (Honda LPGA Thailand) e Atthaya Thitikul (JTBC Classic presented by Barbasol).

 

TERZO GIRO - Jennifer Kupcho grande protagonista del “moving day” nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72). Con un giro in 64 (-8, nove birdie, un bogey) colpi e lo score di 200 (66 70 64, -16) la 24enne di Littleton (Colorado), già in vetta dopo un turno, ha fatto letteralmente il vuoto prendendo sei colpi di vantaggio sulla thailandese Patty Tavatanakit (206, -10), campionessa in carica che vorrebbe emulare la svedese Annika Sorenstam l’ultima a concedere il bis nell’evento (2001-2002).

E’ tornata indietro Giulia Molinaro, che dopo l’impennata e il 20° posto nel secondo round, è scivolata al 54° con 217 (73 68 76, +1) penalizzata da un 76 (+4, un birdie, cinque bogey).

E’ risalita dal 16° al terzo posto con 207 (-9) Jessica Korda e occupa il quarto Annie Park con 209 (-7), ma è evidente che qualsiasi inseguitrice dovrà non solo scendere di parecchio sotto par nella volata conclusiva, ma anche contare su un crollo della leader.

Sembrano in ogni caso troppi da recuperare i dieci colpi di svantaggio che accusano le giocatrici al quinto posto con 210 (-6): Lexi Thompson, le australiane Gabriela Ruffels e Hannah Green, la canadese Brooke M. Henderson, la danese Nanna Koerstz Madsen e la coreana Hyo Joo Kim.

Possono solo aspirare a migliorare la propria posizione, nel contesto di una prestazione non all’altezza delle attese, la neozelandese Lydia Ko, 11ª con 211 (-1), l’australiana Minjee Lee e la giapponese Hinako Shibuno, al comando dopo 36 buche e affondata da un 77 (+5), 21.e con 212 (-4), la coreana Inbee Park e la thailandese Ariya Jutanugarn, 37.e con 214 (-2), Danielle Kang, 44ª con 215 (-1), la giapponese Nasa Hataoka e la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 52.e con 216 (par).

Jennifer Kupcho, ancora senza titoli sul tour, vanta una grande carriera da dilettante che ha terminato con il successo nella prima edizione dell’Augusta National Womens Amateur (2019) il cosiddetto Masters femminile, dopo essersi imposta in alcuni tra i maggiori eventi della categoria e aver preso parte nel 2018, sempre da vincitrice, all’Arnold Palmer Cup, alla Curtis Cup e all’Espirito Santo Trophy (il mondiale dilettanti). Da pro ha disputato la Solheim Cup nel 2021 nella formazione USA battuta dal team Europe (15-13). Dovesse aprire il suo palmarés con questo major riceverebbe un congruo assegno di 750.000 dollari su un montepremi di 5.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - Gran salto di Giulia Molinaro, da 63ª a 20ª con 141 (73 68, -3) colpi dopo un bel round in 68 (-4), nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72) dedicato all’attrice e personaggio televisivo scomparsa nel 1994 e grande appassionata di golf a cui è dedicato anche il trofeo (Dinah Shore Trophy) destinato alla vincitrice.

Nuova leader è la giapponese Hinako Shibuno con 135 (69 66, -9) colpi. La 23enne di Okayama, un titolo sul LPGA Tour, ma major (British Open, 2019), e sei sul Japan LPGA Tour, ha segnato sette birdie e un bogey per il 66 (-6), miglior score di giornata, e ha superato Jennifer Kupcho (136, -8), in vetta dopo un giro insieme all’australiana Minjee Lee, ora nona con 139 (-5). La Kupcho è stata affiancata da Annie Park e dalla thailandese Patty Tavatanakit, campionessa in carica ben decisa a riprendersi il titolo e ad emulare la mitica svedese Annika Sorenstam, l’ultima a fare doppietta (2001-2002).

Al quinto posto con 137 (-7) le coreane Sei Young Kim e Hyo Joo Kim e al settimo con 138 (-6) Ally Ewing, la francese Celine Boutier e la danese Nanna Koerstz Madsen. Ha lo stesso punteggio di Minee Lee anche Lexi Thompson, mentre affianca la Molinaro la neozelandese Lydia Ko, scesa dalla quarta piazza. Ha rimontato da 78ª a 29ª con 141 (-3), ma è ancora lontana dalla vetta, la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, e sono in chiara difficoltà la canadese Brooke M. Henderson e la thailandese Ariya Jutanugarn, 48.e con 143 (-1), Danielle Kang e la coreana Inbee Park, 54.e con 144 (par), e la giapponese Nasa Hataoka, 67ª con 145 (+1), ultimo punteggio che ha lasciato in gara 75 concorrenti.

Giulia Molinaro, che lo scorso anno ha ottenuto il suo miglior risultato in un major, terza nel KPMG PGA Championship, salvo poi a finire in una incredibile spirale di ben nove tagli di fila, ha rimontato con un parziale di 68 (-6) con sei birdie sulle prime 14 buche, poi tre bogey di seguito e infine un birdie sull’ultimo green.

Il The Chevron Championship ha sostituito l’ANA Championship e il nuovo sponsor ha portato il montepremi a 5.000.000 di dollari (3.100.000 nel 2021) con prima moneta di 750.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Jennifer Kupcho e l’australiana Minjee Lee (quest’ultima a segno nel 2020) sono al comando con 66 (-6) colpi nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72) dedicato all’attrice e personaggio televisivo scomparsa nel 1994 e grande appassionata di golf a cui è dedicato anche il trofeo (Dinah Shore Trophy) destinato alla vincitrice.

L’evento, che ha cambiato già diverse volte in nome, ha soppiantato l’ANA Inspiration e il nuovo sponsor lo ha imbottito di dollari, 5.000.000 in palio, ben 1.900.000 in più dello scorso anno, con 750.000 destinati a chi taglierà per prima il traguardo. Obiettivo che appare al momento precluso a Giulia Molinaro, 63ª con 73 (+1) colpi, dopo un round in cui ha segnato 17 par e un bogey. Cammino ben deciso, invece, di Minjee Lee con sei birdie senza bogey e piuttosto accidentato, ma altrettando efficace, di Jennifer Kupcho con nove birdie e tre bogey.

Pare intenzionata a concedere il bis la campionessa uscente Patty Tavatanakit, terza con 67 (-5). La thailandese, se riuscisse nell’impresa, emulerebbe il mito svedese Annika Sorenstam, l’ultima a fare doppietta vent’anni addietro (2001-2002) salvo poi a imporsi ancora nel 2005.

In quarta posizione con 68 (-4) la neozelandese Lydia Ko, vincitrice nel 2016, la svedese Anna Nordqvist, la tedesca Caroline Masson, la thailandese Pajaree Anannarukarn, l’australiana Gabriela Ruffels e l’inglese Georgia Hall e in decima con 69 (-3) Lexi Thompson (campionessa 2014).

Ritardo già importante per la giapponese Nasa Hataoka e per la thailandese Ariya Jutanugarn, 27.e con 71 (-1), e per la canadese Brooke M. Henderson, 48ª con 72 (par), mentre rischiano il taglio Danielle Kang, stesso score della Molinaro, e le coreane Jin Young Ko (past winner 2019), numero uno mondiale, 78ª con 74 (+2), e Inbee Park, 90ª con 75 (+3).

 

LA VIGILIA - A Rancho Mirage, in California, dal 31 marzo al 3 aprile va in scena il The Chevron Championship (che ha sostituito nel nome l’ANA Inspiration), primo Major del 2022 che vedrà in gara anche Giulia Molinaro. Al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course), la proette veneta sarà tra le 115 protagoniste - tra queste anche 19 tra le migliori 20 giocatrici al mondo – della competizione che metterà in palio 5.000.000 di dollari (in aumento di 1.900.000 rispetto al 2021), di cui 750.000 andranno alla vincitrice. All’appello, tra le campionissime della disciplina, mancherà solo l’americana Nelly Korda. Medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo, la numero 2 del world ranking - dopo lo spavento per via di un coagulo di sangue trovato nel braccio - non sarà della partita.

Dalla sudcoreana Jin Young Ko, regina del golf femminile, alla neozelandese Lydia Ko (vincitrice nel 2016), dalla thailandese Patty Tavatanakit (campionessa in carica, venti anni dopo la leggenda svedese Annika Sorenstam proverà a vincere consecutivamente la competizione) all’australiana Minjee Lee. Sono solo alcune delle proette più attese dell’evento che sognano di alzare al cielo l’iconico Dinah Shore Trophy. C’è curiosità di conoscere il nome della vincitrice che, dal 1998, celebra tradizionalmente il successo tuffandosi nella piscina che circonda il green della buca 18, conosciuto con il nome di Champions Lake o “Poppie’s Pond”, com'è stato soprannominato nel 2006 in onore di Terry Wilcox (chiamato Poppie dai suoi nipoti), direttore del torneo dal 1994 al 2008.

Oltre alla Tavatanakit e alla Ko, saranno in gara altre otto past winner. Tra queste le sudcoreane Mirim Lee (2020), Jin Young Ko (2019), So Yeon Ryu (2017), Inbee Park (2013), la svedese Pernilla Lindberg (2018), le americane Brittany Lincicome (2009, 2015), Lexi Thompson (2014) e Stacy Lewis (2011), capitano degli USA alla Solheim Cup del 2023. Nel field ci saranno inoltre le vincitrici dei primi sei tornei del LPGA Tour 2022: l’americana Danielle Kang (Hilton Grand Vacations Tournament of Champions), le già citate Lydia Ko (Gainbridge LPGA at Boca Rio) e Jin Young Ko (HSBC Women's World Championship), l’irlandese Leona Maguire (LPGA Drive On Championship at Crown Colony), la danese Nanna Koerstz Madsen (Honda LPGA Thailand) e la thailandese Atthaya Thitikul (JTBC Classic), più giovane golfista a imporsi sul Ladies European Tour, nel luglio del 2017 (quando era ancora una amateur) all’età di 14 anni, 4 mesi e 9 giorni, nel Ladies European Thailand Championship. Occasione importante per Giulia Molinaro, chiamata a riscattare l’uscita al taglio arrivata al JTBC Classic. La proette veneta nel giugno 2021, al KPMG Women’s PGA Championship (uno dei cinque eventi del Grande Slam femminile), riuscì a ottenere un terzo posto quale suo miglior risultato in carriera in un appuntamento del Grande Slam.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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