28 Marzo 2022

PGA Tour: Chad Ramey beffa Ben Martin

Uno scorcio del Corales Golf Club a Punta Cana Uno scorcio del Corales Golf Club a Punta Cana

Primo successo nel PGA Tour di Chad Ramey che ha fatto suo con 271 (70 65 69 67, -17) colpi il Corales Puntacana Championship sul percorso del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana. Ramey, 29enne di Fulton Mississippi), alla 16ª gara sul circuito dove aveva ottenuto due top ten e con un successo sul Korn Ferry Tour nel palmarès, con un giro finale in 67 (-5) fatto di sei birdie, di cui quattro di fila decisivi dalla 13ª ella 16ª buca, ha bruciato Alex Smalley e Ben Martin (272, -16). Quest’ultimo leader nei primi tre turni ha sentito l’enorme pressione e ha iniziato con un doppio bogey capendo che aria sarebbe tirata malgrado i due colpi di vantaggio che aveva. Ha provato a riprendersi, ma un bogey alla 12ª ha reso vani i cinque birdie (70, -2).

In quarta posizione con 273 (-15) l’australiano Cameron Percy e il venezuelano Jhonattan Vegas e in sesta con 274 (-14) il danese Rasmus Hojgaard, ancora alle prime esperienza sul tour. Non è stato un torneo felice per tre past winner: Hudson Swafford, 36° con 282 (-6), il nordirlandese Graeme McDowell, 50° con 284 (-4), e Brice Garnett, 58° con 288 (par).

Ramey è divenuto il più giovane vincitore dell’evento all’età di 29 anni, sette mersi e 24 giorni. Ha ricevuto un assegno di 666.000 dollari su un montepremi di 3.700.000 dollari, da far invidia a certe gare del DP World Tour, ma ben al di sotto gli standard del PGA Tour come succede in questi tornei che si svolgono in concomitanza con major o WGC e che servono a garantire attività ai giocatori esclusi da essi.

 

TERZO GIRO - Ben Martin ha rallentato con un 70 (-2), ma con lo score di 202 (66 66 70, -14) ha mantenuto i due colpi di vantaggio che aveva sul primo inseguitore, Chad Ramey (204, -12), nel Corales Puntacana Championship, che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana.

Martin, 34enne di Greenwood (South Carolina), con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten nelle precedenti 191 gare in cui è sceso in campo, ha segnato cinque birdie e tre bogey e ha particolarmente approfittato del suo ritmo non molto veloce il venezuelano Jhonattan Vegas, risalito dal 22° al terzo posto con 205 (-11) grazie a un 65 (-7, un eagle, cinque birdie, nessun bogey), miglior score di giornata, che ora sarà tra i suoi più agguerriti avversari nella corsa al successo.

Ci proveranno anche Nate Lashley, David Lipsky, Martin Trainer, Cameron Percy e il belga Thomas Detry, quarti con 206 (-10), così come Brian Stuard, Alex Smalley, Justin Lower e il danese Rasmus Hojgaard, noni con 207 (-9). Ha ceduto il nordirlandese Graeme McDowell, da quinto a 18° con 209 (-7) dopo un 73 (+1). Il montepremi è di 3.700.000 dollari dei quali 666.000 dollari andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Ben Martin è rimasto al vertice con 132 (66 66, -12) colpi nel Corales Puntacana Championship, che si sta svolgendo sul tracciato del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana. Il 34enne di Greenwood (South Carolina), con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten in 191 gare, ha un vantaggio di due colpi su Alex Smalley (134, -10) e di tre su Adam Schenk e Chad Ramey (135, -9).

E’ sceso dal terzo al quinto posto con 136 (-8) il nordirlandese Graeme McDowell e al sesto con 137 (-7) Nate Lashley. Tra i concorrenti al settimo con 138 (-6) Wyndham Clark e il belga Thomas Detry. Conferma di un declino, che sembra irreversibile, per il tedesco Martin Kaymer, uscito al taglio con 148 (+4), quattro colpi oltre il limite di qualifica. Il montepremi è di 3.700.000 dollari dei quali 666.000 dollari andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Ben Martin è al comando con 66 (-6) colpi nel Corales Puntacana Championship, uno dei tornei con montepremi ridotto (3.700.000 dollari con 666.000 di prima moneta) che si svolgono in concomitanza con i major o con i WGC, come in questa occasione.

Al Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana, Martin, 34enne di Greenwood (South Carolina) con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten in 191 gare, ha realizzato otto birdie e due bogey e ha preso un colpo di margine su Adam Schenk (67, -5).

Al terzo posto con 68 (-4) Vaughn Taylor, Hayden Buckley, il nordirlandese Graeme McDowell e il thailandese Kiradech Aphibarnrat e tra gli otto concorrenti aal settimo con 69 (-3)  Ryan Armour, lo svedese David Lingmerth e il belga Thomas Detry. Si è ritirato Joel Dahmen che difendeva il titolo.

 

LA VIGILIA - Seconde e terze linee del PGA Tour impegnate nel Corales Puntacana Championship, uno dei tornei con montepremi ridotto (3.700.000 dollari, ma pur sempre un bel gruzzolo) che si svolgono in concomitanza con i major o i WGC, come in questa occasione.

Sul Corales Golf Club, a Punta Cana nella Repubblica Dominicana, difende l’unico titolo sul circuito Joel Dahmen, 34enne di Clarkston (Washington), che nel palmarès vanta anche sue successi sul PGA Tour Canada in un contesto che comprende campioni un po’ arrugginiti come il tedesco Martin Kaymer, buoni giocatori mai diventati ottimi, quali Bill Haas e Jason Dufner.

E ancora altri che hanno avuto fulgore per un periodo breve come il nordirlandese Graeme McDowell e l’inglese Danny Willett, emigrati dal tour europeo senza fortuna quali lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, e giovani promettenti in cerca di fortuna come i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgarrad. Nel field anche Hudson Swafford, il venezuelano Jhonattan Vegas e il colombiano Camilo Villegas, che è stato per lungo tempo una promessa mai fiorita.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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