Henrik Stenson capitanerà il team Europe alla Ryder Cup 2023 in programma dal 29 settembre al primo ottobre sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Un campione Major (ha vinto l’Open Championship nel 2016, diventando il primo svedese a sollevare al cielo la Claret Jug), nonché vicecampione olimpico (ha conquistato l’argento ai Giochi di Rio de Janeiro 2016), guiderà il Vecchio Continente nella più importante competizione di golf al mondo che, tra un anno e mezzo e per la prima volta nella sua storia, sarà protagonista in Italia. E’ questa la risposta della Ryder Cup Europe agli Stati Uniti che, lo scorso 28 febbraio, hanno annunciato Zach Johnson quale guida degli Usa.
Campione Major, medaglia d’argento ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 e 5 Ryder Cup giocate. I traguardi e le imprese di Stenson - Nato a Goteborg il 5 aprile del 1976, Henrik Olof Stenson – primo svedese a ricoprire questo ruolo - ha giocato in carriera cinque Ryder Cup (nel 2006, 2008, 2014, 2016 e 2018), vincendone tre e perdendone due. Poi, lo scorso settembre è stato tra gli assistenti dell’irlandese Padraig Harrington in Wisconsin (Usa). Attualmente 216/o nel ranking mondiale, Stenson nel 2013 s’è distinto quale primo golfista a vincere la FedEx Cup e la Race to Dubai (l’ordine di merito del DP World Tour, all’epoca European Tour) nello stesso anno.
Il golf preferito al calcio e al badminton. I primi swing in Svezia, da dilettante anche una vittoria in Italia - Al calcio e al badminton, Stenson ha preferito il golf, sport conosciuto grazie a un suo amico, Pontus Eriksson che, da giovanissimo, lo ha invitato a seguirlo in campo pratica. E allo scetticismo iniziale dei suoi genitori, che inizialmente pensavano che il suo interesse per il golf sarebbe svanito dopo poche settimane, ha risposto con una richiesta di attrezzatura per migliorare giocate e colpi. I primi swing al Gullbringa Golf & Country Club di Hålta, in Svezia. I primi round all’età di 12 anni, con giornate intere passate sui campi da golf. “Maratone” che convinsero anche il papà, Ingemar, ad approcciarsi al golf perché stufo di aspettarlo nel parcheggio del Golf Club. Dopo una ottima carriera da dilettante - in cui figura pure un successo in Italia, nel 1996, ai Campionati Internazionali al Circolo Golf Villa D’Este, in Lombardia - nell’autunno del 1998 è diventato professionista ottenendo un 14/o posto alla sua prima gara giocata in Argentina ricevendo quale premio, 2.000 dollari in contanti. Il resto è storia recente. Con Stenson che nel palmarès vanta anche un successo nel 2007 al WGC Match Play Championship. E ancora: lo svedese ha vinto nel 2009 il The Players Championship, tra i tornei più importanti del PGA Tour. Salvo poi, nel 2016 (anno per lui indimenticabile), conquistare il The Open (affermandosi quale primo golfista uomo svedese a vincere un Major) dopo un grande duello con Phil Mickelson, e un argento ai Giochi di Rio de Janeiro dov’è stato battuto solo dall’inglese Justin Rose.
Iceman, il suo soprannome – Stenson s’è guadagnato il soprannome di “Iceman” all’inizio della sua carriera per il comportamento calmo e glaciale in campo.
La famiglia, la sua vittoria più bella - Sposato, ha conosciuto Emma Löfgren (poi diventata sua moglie) tramite amici golfisti in comune. La Löfgren, cresciuta in una famiglia di sportivi nel nord della Svezia, da giovanissima era considerata una sciatrice di grande talento (lo sci è una delle passioni di Stenson) ma il golf è diventato poi il suo sport preferito. I due si sono incontrati alla University of South Carolina, dove lei s’è laureata in Public Relations & Media. I due si sono sposati nel dicembre del 2006 a Dubai, dove hanno vissuto fino al 2012, prima del trasferimento in America. La prima figlia, Lisa, è nata nel luglio 2007. In seguito è arrivato Karl (nel marzo 2010) che, con il papà-campione ha giocato anche alcuni eventi-esibizione quali, ad esempio, il PNC Championship. E poi, nell’ottobre del 2014, Alice. La famiglia, per Stenson, è la vittoria più bella.
Le dichiarazioni
Franco Chimenti - Presidente Federazione Italiana Golf: "Mi complimento con il board della Ryder Cup Europe per una scelta che condivido pienamente. Stenson, al quale auguro di riportare alla vittoria il Team Europe, è un giocatore di altissimo profilo ed è una persona di spessore. La sua lunga esperienza internazionale e il suo innegabile carisma lo rendono il capitano ideale per guidare l’Europa in un appuntamento così importante. L'Italia si prepara ad accogliere una competizione unica e sono sicuro che i due capitani vivranno un'esperienza indimenticabile, con Roma a far da cornice a un evento planetario".
Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023: “La scelta di Henrik Stenson è fondamentale per tornare alla vittoria dopo la sconfitta in Wisconsin. Mi congratulo con lui e con il board della Ryder Cup Europe per la nomina come capitano in vista della Ryder Cup 2023 al Marco Simone Golf & Country Club. A Stenson spetterà il compito di creare il gioco di squadra. Il suo ruolo sarà importantissimo. Non vedo l’ora che arrivi in Italia, dove troverà la massima collaborazione per curare tutti i dettagli organizzativi che rappresentano un elemento di grande importanza per il successo, al pari del talento dei giocatori che scenderanno in campo".
Henrik Stenson, capitano Team Europe: “Fin da quando ero solo un bambino cullavo il sogno di diventare capitano del Team Europe alla Ryder Cup emulando leggende come, ad esempio, Severiano Ballesteros. Ora quel desiderio è diventato realtà. Sono onorato di ricoprire questo ruolo. Ci aspettano diciotto mesi in cui ci prepareremo al meglio. Abbiamo fame di vittoria e a Roma avremo il vantaggio di poter contare sulla spinta del nostro pubblico. La mia squadra sarà un mix tra esperienza e gioventù. Per quel che riguarda i criteri di selezione, verranno annunciati in seguito. Terrò in grande considerazione tutti i giocatori italiani, a partire da Francesco Molinari che, nel 2018 a Parigi è stato magnifico. Ho avuto altresì il piacere di giocare al Marco Simone Golf & Country nell’Open d’Italia del 2021 e ho trovato un campo fantastico”.
Guy Kinnings, Direttore Ryder Cup Europe: “Henrik ha tutte le qualità per essere un grande capitano. Ha un curriculum golfistico impressionante e gode del rispetto e dell’ammirazione di tutti i giocatori e di tutti gli appassionati del nostro sport. Ha uno spiccato senso dell’umorismo e sa abbinare l’ardore agonistico alla freddezza e al temperamento”.