06 Marzo 2022

LPGA Tour: trionfa Jin Young Ko

Jin Young Ko Jin Young Ko

Jin Young Ko ha vinto a Singapore l'HSBC Women's World Championship e e si è confermata regina del golf femminile. Alla sua prima gara del 2022, la sudcoreana - al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course, par 72 - ha fatto subito centro e, con un totale di 271 (69 67 69 66, -17) colpi, superando la connazionale In Gee Chun (in testa dopo il "moving day") e l’australiana Minjee Lee, entrambe seconde con 273 (-15). Ha così festeggiato il 13° titolo (cifra comprensiva di due major) in carriera sul LPGA Tour in un palmarès che comprende anche 11 successi sul circuito coreano.. Per la 26enne di Seul è il sesto successo (nelle sue ultime dieci gare) sul massimo circuito americano in rosa negli ultimi otto mesi. Da luglio 2021 ad oggi, ha infatti vinto - nell'ordine - il Volunteers of America Classic, il Cambia Portland, la Founders Cup, il BMW Ladies Championship, il CME Group Tour Championship e, appunto, l'HSBC Women's World Championship.

"Sono orgogliosa di me, sto attraversando un periodo magico e sono davvero contenta". Queste le dichiarazioni, al termine della gara, della sudcoreana. Già in testa dopo 36 buche (insieme ad Amy Yang), ha chiuso il terzo giro in seconda posizione. Poi, nell'ultimo, con un parziale di 66 (-6), con sette birdie (di cui cinque realizzati nelle ultime sei buche) e un bogey, s'è resa protagonista di una grande rimonta ribadendo la sua leadership (siglando peraltro il 15° round consecutivo sotto i 70 colpi). Campionessa nel 2021 della Race to CME Globe (la FedEx Cup al femminile) e miglior proette del circuito, Jin Young Ko ha ricevuto un assegno di 255.000 dollari, su un montepremi di 1.700.000 dollari, che hanno portato il totale delle sue vincite sul circuito a 9.357.985 dollari.

Nel torneo sono terminate in quarta posizione con 274 (-14) la coreana Jeongeun Lee6 (numero nel cognome per casi di omonimia) e la thailandese Atthaya Thitikul, regina del Ladies European Tour 2021 e ora in cerca di gloria sul circuito americano, e in sesta con 275 (-13) la coreana Amy Yang, l’australiana Hannah Green e la canadese Brooke M. Henderson. Piuttosto altalenanti la giapponese Nasa Hataoka, 11ª con 278 (-10), l’altra coreana Inbee Park e la thailandese Ariya Jutanugarn, 17.e con 280 (-8), la neozelandese Ludia Ko, 23ª con 281 (-7), e la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente, 26ª con 282 (-6).

Prossima tappa l’Honda Thailand (10-13 marzo), a Chonbury in Thailandia, altro evento a invito con 69 concorrenti tra le quali Giulia Molinaro, dove Ariya Jutanugarn difenderà il titolo.

 

TERZO GIRO - Cambio della guardia tra coreane al vertice del HSBC Women's World Championship dove si è portata con 204 (70 68 66, -12) In Gee Chun, peraltro da tempo piuttosto in ombra, ma con un buon passato fatto di tre titoli sul LPGA Tour, comprensivi di due major, dieci sul tour di casa e due sul LPGA of Japan Tour.

Nel torneo a invito (65 in gara) del LPGA Tour che si sta svolgendo al Sentosa Golf Club di Singapore, sul tracciato del Tanjong Course (par 72). In Gee Chun, 27enne di Gunsan, ha girato in 66 (-6) colpi con sei birdie senza bogey, fornendo una buona prestazione che però le ha garantito per il round finale soltanto un colpo di vantaggio sulle connazionali Jeongeun Lee6, numero sul cognome per casi di omonimia, e Jin Young Ko, leader mondiale.

Al quarto posto con 207 (-9) l’altra coreana Amy Yang, in vetta dopo un turno con Jin Young Ko, Danielle Kang e la thailandese Atthaya Thitikul, che dopo le prodezze sul Ladies European Tour dello scorso anno, ora prova a ripetersi sul circuito statunitense. In settima posizione con 208 (-8) e con poche possibilità di correre per il successo, la canadese Brooke M. Henderson e praticamente fuori gioco la giapponese Nasa Hataoka, pur se risalita dalla 36ª piazza, e l’australiana Minjee Lee, decime con 210 (-6).

Ancora in rodaggio la thailandese Ariya Jutanugarn, 15ª con 211 (-5), che dovrà difendere il titolo la prossima settimana nell’Honda Thailand (10-13 marzo). altro evento a invito con 69 concorrenti tra le quali Giulia Molinaro, e piuttosto altalenanti le coreane Inbee Park, numero sei mondiale, 24ª con 212 (-4), e Sei Young Kim, numero cinque, 37ª con 215 (-1). Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Due coreane al vertice con 136 (-8) colpi, entrambe autrici di un 67 (-5), dopo il secondo giro del HSBC Women's World Championship, torneo a invito del LPGA Tour riservato a 65 concorrenti: sono Jin Young Ko (cinque birdie), numero uno mondiale, e Amy Yang (sette birdie, due bogey), che hanno una lunghezza di margine su Megan Khang, sulla thailandese Atthaya Thitikul e sulla canadese Brooke M. Henderson.

Al Sentosa Golf Club di Singapore, sul tracciato del Tanjong Course (par 72), sono in sesta posizione con 138 (-6) Angel Yin, la thailandese Pajaree Anannarukarn e le coreane In Gee Chun e A Lim Kim, in decima con 139 (-5) Danielle Kang e la coreana Inbee Park e in 14ª con 140 (-4) l’australiana Minjee Lee e la thailandese Ariya Jutanugarn. E’ scesa dal primo al 21° posto con 141 (-3) la thailandese Patty Tavatanakit, penalizzata da un 74 (+2), e con ritardi maggiori la giapponese Nasa Hataoka, 36ª con 143 (-1), e la coreana Sei Young Kim, 54ª con 148 (+4). Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Patty Tavatanakit ha effettuato un primo giro in 67 (-5) colpi e ha preso il comando nel HSBC Women's World Championship, torneo a invito del LPGA Tour riservato a 65 concorrenti che sarà poi seguito dall’Honda Thailand (10-13 marzo) con in campo 70 giocatrici. Al Sentosa Golf Club di Singapore, sul tracciato del Tanjong Course (par 72), Paphangkorn Tavatanakit, nota come Patty che semplifica molto le cose a chi deve chiamarla, thailandese 22enne di Bangkok, con cinque birdie senza bogey ha dato un segnale preciso di voler acquisire il secondo titolo sul circuito, dopo aver iniziato nel 2021 con il botto. Infatti si è imposta in un major, l’ANA Inspiration, che quest’anno si chiamerà Chevron Championship (31 marzo- 3 aprile) e avrà il sostanzioso montepremi di cinque milioni di dollari.

La prodezza le ha però concesso un solo colpo di vantaggio su Danielle Kang e sulle coreane Inbee Park e A Lim Kim in una classifica molto corta con ben 14 proette in quinta posizione con 69 (-3) tra le quali la coreana Jin Young Kim, leader mondiale, la canadese Brooke M. Henderson e la neozelandese Lydia Ko.

Più distaccate l’australiana Minjee Lee, 29ª con 71 (-1), la giapponese Nasa Hataoka, la coreana Hyo Joo Kim, che difende il titolo, e la thailandese Ariya Jutanugarn, che lo difenderà invece nel prossimo Honda Thailand, 37.e con 72 (par), e la coreana Sei Young Kim, 49ª con 74 (+2). Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca