28 Febbraio 2022

Ryder 2023: Zach Johnson capitano USA

Il Trofeo della Ryder Cup a Roma Il Trofeo della Ryder Cup a Roma

(Da Ufficio stamoa Federgolf) - Sarà Zach Johnson a guidare il Team USA nella Ryder Cup che si disputerà in Italia al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre all’1 ottobre 2023. La scelta è stata ufficializzata dalla PGA of America in una conferenza stampa a Palm Beach Gardens, in Florida. Cresce sempre di più l’attesa per la 44esima edizione della sfida Europa-Stati Uniti, che andrà in scena per la prima volta in Italia, terza nazione dell’Europa Continentale ad ospitare la più importante competizione golfistica a squadre dopo la Spagna (Valderrama) nel 1997 e dopo la Francia (Le Golf National) nel 2018.

 

Giocatore del Team Usa in cinque edizioni, è stato uno dei vicecapitani nel 2018 e nel 2021 - Zachary Harris “Zach” Johnson è il 30esimo capitano degli Stati Uniti dal 1927. La sua storia con la Ryder Cup è iniziata nel 2006, la prima di cinque edizioni che lo hanno visto protagonista da giocatore (4 sconfitte e una vittoria nel 2016). Nelle due ultime sfide - a Parigi nel 2018 e in Wisconsin nel 2021 - è stato tra i vicecapitani. Nato il 24 febbraio del 1976 a Iowa City (Usa), è cresciuto a Cedar Rapids. Figlio di un chiropratico, ha cominciato a giocare a golf all’età di 10 anni dopo aver provato altri sport quali il baseball, il basket e il calcio. Fratello maggiore di Dave e Julie Johnson, dopo essersi diplomato nel 1994 s’è iscritto alla Drake University di Des Moines (capitale dello Stato dell’Iowa) dove poi s’è laureato nel 1998 in Business Management/Marketing. Sposato, con tre figli, vive a St. Simons Island, in Georgia (Usa).

Professionista dal 1998, Johnson – attualmente numero 199 del world ranking - ha all’attivo 12 successi sul PGA Tour, tra cui il The Masters 2007 e il The Open 2015. Sesto giocatore – dopo Sam Snead, Jack Nicklaus, Nick Faldo, Seve Ballesteros e Tiger Woods – ad aver vinto un Major sia ad Augusta (Stati Uniti) che a St.Andrews (Scozia). Ha disputato la World Cup nel 2005 e vanta quattro presenze nella Presidents Cup (2007, 2009, 2013 e 2015). Inserito nella Iowa Golf Hall of Fame nel 2016, nel 2020 ha ricevuto il Payne Stewart Award in onore “del suo carattere, della sua sportività e della sua dedizione alle donazioni di beneficenza”.

 

“Il più grande onore della mia carriera”- “Accettare questo incarico, guidare la squadra degli Stati Uniti all'estero, dopo l’impresa dell'anno scorso a Whistling Straits, è semplicemente il più grande onore della mia carriera. Un’esperienza esaltante, sia per la mia famiglia che per me, ma al tempo stesso impegnativa, visto che non vinciamo in trasferta da tre decenni. Per riuscirci, dovremo battere una squadra europea che avrà tanto talento e motivazione dalla loro parte”. Queste le dichiarazioni del neo capitano alla presenza di Jim Richerson, Presidente della PGA of America, che ha definito Johnson “il punto di riferimento ideale per rappresentare gli Stati Uniti e i suoi oltre 28.000 golfisti professionisti”.

 

Steve Stricker, primo vicecapitano – Dopo aver firmato, da capitano, la vittoria con punteggio record, Steve Stricker è stato scelto da Johnson come vicecapitano (ruolo già ricoperto nel 2014, 2016 e 2018).

 

Criteri di qualificazione – Con la nomina di Johnson, la PGA of America, in accordo con il PGA Ryder Cup Committee, ha ufficializzato i criteri di qualificazione. I dodici top player che faranno parte del Team Usa a Roma per metà si qualificheranno attraverso i punti dell’apposito ranking e per l’altra metà verranno scelti da Zach Johnson. I giocatori potranno andare a caccia dei punti fino al 20 agosto 2023. Il BMW Championship 2023, secondo atto della FedEX Cup Playoff, sarà l’ultimo evento al termine del quale verranno decretati i sei giocatori qualificati. Gli altri sei componenti della squadra verranno selezionati dal Capitano dopo il Tour Championship 2023.

 

La squadra americana punta al bis – Dopo aver superato per 19 a 9 l’Europa lo scorso 21 settembre al Whistling Straits Golf Course di Kohler in Wisconsin (edizione posticipata di un anno a causa della pandemia, con slittamento al 2023 della Ryder Cup successiva), gli Stati Uniti proveranno a ripetersi anche a Roma. La compagine capitanata da Steve Stricker si è ripresa il trofeo con autorevolezza, tornando a vincere davanti al proprio pubblico, come accaduto sei anni fa in Minnesota. Un successo netto, con un passivo senza precedenti. Dal 1979 (da quando il confronto mette di fronte Usa e Vecchio Continente), infatti, nessuna delle due squadre era riuscita a imporsi sull’altra con un margine così ampio. Dopo il trionfo europeo di Parigi nel 2018 - con Francesco Molinari assoluto protagonista - la formazione americana cercherà una vittoria sul suolo europeo che manca dal 1993.

 

L’attesa dell’Italia per le stelle del golf – Con il countdown che segna 578 giorni alla Ryder Cup “italiana”, il cammino verso l’evento entra nel vivo. Il percorso di gioco del Marco Simone Golf & Country Club - 39°circolo nella storia della manifestazione ad accogliere la competizione – è stato completamente rinnovato e nell’ultima edizione dell’Open d’Italia dello scorso settembre ha entusiasmato tutti i campioni in gara. La Federazione Italiana Golf, guidata dal Presidente Franco Chimenti, prosegue nello sviluppo del Progetto Ryder Cup 2023 coordinato dal Direttore Generale Gian Paolo Montali. Con il supporto delle Istituzioni e in sinergia con il Board della Ryder Cup Europe e con il Marco Simone Golf & Country Club, l’obiettivo è lasciare una legacy tangibile a tutto il territorio. Un percorso di crescita, condiviso con l’official advisor Infront, che guarda a traguardi ambiziosi: rafforzare la vocazione turistica dell’Italia, sottolineare il carattere inclusivo della disciplina e aumentare il numero dei praticanti, che nel 2021 ha fatto registrare un aumento del 6%.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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