06 Febbraio 2022

Asian: Varner III in volata, Manassero 28°

Harold Varner III  (Paul Lakatos) Harold Varner III (Paul Lakatos)

Lo statunitense Harold Varner III ha vinto con 267 (64 66 68 69, -13) colpi il PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers, torneo dell'Asian Tour e primo della Superlega Araba che si è disputato sul percorso del Royal Greens & Country Club (par 70), a King Abdullah Economic City (Arabia Saudita).

Matteo Manassero, unico italiano in gara e in testa al termine del primo round, ha chiuso in 28ª posizione con 279 (62 73 74 70, -1). Positiva la settimana del 28enne veneto che, nel primo giro (chiuso a 62, -8) ha dato segnali molto incoraggianti per il prosieguo della stagione. L'azzurro di Negrar (VR) si è lasciato alle spalle giocatori di primo piano come lo statunitense Patrick Reed, l’inglese Ian Poulter e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello. Dopo un 2021 giocato a buoni livelli sul Challenge Tour, Manassero ha gettato le premesse per un 2022 da protagonista.

Un finale al cardiopalma quello a cui hanno assistito gli spettatori presenti in Arabia Saudita, perché fino a due buche dal termine, Harold Varner III era distante due colpi da Bubba Watson (leader grazie ad un birdie e un eagle alla 17ª e alla 18ª). Varner, 31enne di Akron (Ohio) è riuscito a rimontare firmando anch'egli un birdie e un eagle a chiudere, scavalcando così il suo connazionale. Per lui si tratta del secondo in carriera, il primo sull'Asian Tour che si unisce a quello sull’European Tour (ora DP World Tour) nell'Australian PGA Championship (2016).

Secondo posto, dunque, per Bubba Watson con 268 (-12). Terza piazza per lo spagnolo Adri Arnaus con 270 (-10). Quarti, con 271 (-9) l'inglese Steve Lewton e l'australiano Cameron Smith. Harold Varner III, che ha ricevuto un assegno di un milione di dollari su un montepremi di sei milioni di dollari, succede nell'albo d'oro a Dustin Johnson, vincitore nel 2021 (oltre che nel 2019). L'americano, ex numero uno al mondo, non è andato oltre l'ottavo posto con 273 (-7), stesso punteggio dell’inglese Tommy Fleetwood, del giapponese Ryosuke Kinoshita, del cileno Joaquin Niemann, del venezuelano Jhonattan Vegas e del messicano Abraham Ancer.

 

TERZO GIRO - In Arabia Saudita, sul percorso del Royal Greens & Country Club (par 70), a King Abdullah Economic City, Harold Varner III guida la classifica del PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers grazie a un giro con 68 (-2) colpi per uno score di 198 (64 66 68, -12). Lo statunitense, con un birdie all'ultima buca del 'moving day', ha staccato in vetta al leaderboard l’iberico Adri Arnaus, secondo con 199 (-11). Matteo Manassero, unico italiano in gara e in testa al termine del primo giro, non è riuscito a mantenere il ritmo dei migliori e con un giro chiuso in 74 (+4, un birdie, cinque bogey) scivola dalla nona alla 28ª posizione con 209 (62 73 74, -\). 

Nel terzo evento dell’Asian Tour 2022 – che garantisce 5.000.000 di dollari di montepremi – la Top 10 è ricca di big: al terzo posto con 200 (-10) c'è l’inglese Tommy Fleetwood. Quarto con 202 (-8), l'australiano Cameron Smith, mentre dividono la quinta posizione con uno score di 203 (-7) il campione in carica Dustin Johnson (quinto nel world ranking e vincitore del Saudi International, oltre che nel 2021, anche nel 2019), Wade Hormsby e Ryosuke Kinoshita. In ottava piazza, con 204 (-6) lo spagnolo Pablo Larrazabal, il campione olimpico dei Giochi di Tokyo Xander Schauffele, Bubba Watson e Steve Lewton. 

 

SECONDO GIRO - A King Abdullah Economic City, complice anche il forte vento, Matteo Manassero al PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers non riesce a ripetere la grande prova offerta nel primo round e, a metà gara, perde la leadership e scivola al nono posto della classifica con un totale di 135 (62 73, -5) colpi. Nel terzo evento dell’Asian Tour 2022 - che garantisce 5.000.000 di dollari di montepremi - i nuovi leader, con uno score di 130 (-10), sono l’americano Harold Varner III (64 66) e lo spagnolo Adri Arnaus (64 66).

Sul percorso del Royal Greens & Country Club (par 70), Manassero ha chiuso il secondo giro con un parziale di 73 (+3). Partito dalla buca 10, ha totalizzato quattro bogey (due nelle prime nove e altrettanti nelle seconde), con un birdie alla 7 (par 4). Poco preciso sul green, ha fallito diverse occasioni da birdie ma è rimasto ai piani alti della classifica ed è ora a cinque colpi dai leader. Al nono posto, insieme al 28enne veneto, ci sono anche gli americani Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e ottavo nel world ranking) e Patrick Reed, oltre all’australiano Wade Ormsby e all’inglese Steve Lewton.

Buona prova per l’australiano Cameron Smith e l’americano Matthew Wolff, 3/i con 132 (-8). Tra i big condividono invece la 14/a posizione 136 (-4) l’inglese Tyrrell Hatton, lo spagnolo Pablo Larrazabal e gli statunitensi Phil Mickelson e Dustin Johnson (quinto nel world ranking e vincitore del Saudi International nel 2019 e nel 2021), campione in carica. E’ stato invece costretto a ritirarsi dalla competizione, per un infortunio alla mano sinistra e all’anca, il californiano Bryson DeChambeau.

 

PRIMO GIRO - Avvio da sogno per Matteo Manassero che, a King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, con un parziale di 62 (-8) colpi ha chiuso il primo round del PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers da solo in testa alla classifica.

Nel terzo torneo dell’Asian Tour 2022, che mette in palio 5.000.000 di dollari (di cui 833.000 andranno al vincitore), il 28enne di Negrar (Verona) ha realizzato sei birdie nelle prime nove buche giocate per poi siglarne altri due nella seconda parte di gara. Non solo: Manassero ha sfiorato il suo miglior personale in un round (-9) e avvicinato il record, in un singolo giro, del Royal Greens & Country Club (par 70).

Dopo 18 buche l’atleta veneto ha due colpi di vantaggio su un quintetto d’inseguitori composto dall’inglese Sam Horsfield, dallo spagnolo Adri Arnaus, dal giapponese Ryosuke Kinoshita e dagli americani Bubba Watson e Harold Varner III, tutti secondi con 64 (-6). Mentre in settima posizione con 65 (-5) c’è, tra gli altri, Dustin Johnson (campione in carica). Lo statunitense, numero 5 del world ranking, ha vinto la prima edizione della competizione nel 2019, salvo poi concedere il bis nel 2021 dopo essersi classificato secondo nel 2020. Tra i favoriti della vigilia, insieme a Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e ottavo nel world ranking), 23° con 67 (-3), e a Bryson DeChambeau (nono nell’ordine di merito mondiale), 85° con 73 (+3), è tra le grandi star dell’evento.

Il Saudi International vanta infatti un field di assoluto livello con in gara tre tra i migliori dieci golfisti del pianeta. E tra i concorrenti ci sono pure altri campioni come Patrick Reed, Cameron Smith e Tommy Fleetwood, tutti 13.i con 66 (-4), e Phil Mickelson, 23° con 67 (-3).

 “E’ stato uno di quei giorni - ka detto Manassero - in cui tutto va per il meglio. Mi sono concesso molte chance da birdie e in campo stavo davvero bene. Dentro di me ho dimenticato che questo campo avesse un par 70 e forse è stato anche meglio così. La gara è ancora lunga e spero di continuare a fare bene. Cosa mi aspetto nel 2022’. Che possa essere un anno di trasformazione. Sono conscio che potranno esserci alti e bassi, ma dovrò continuare a lavorare sempre nel miglior modo possibile”.

Nel palmarès di Manassero figurano già due successi in Asia entrambi sull’European Tour, oggi DP World Tour. Il primo arrivato nel 2011 nel Malaysian Open, il secondo nel 2012 nel Barclays Singapore Open. Nel settembre del 2020, Manassero dopo oltre sette anni di digiuno ha ritrovato il successo nel Toscana Alps Open, torneo dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario dell’Alps Tour (il terzo circuito europeo). Poi, nel 2021, è stato protagonista di un anno in crescendo (dove ha sfiorato più volte il successo) che gli ha permesso di guadagnarsi un posto per il Rolex Challenge Tour Grand Final, gara riservata ai migliori 45 giocatori del secondo circuito europeo maschile). Da sempre tra i grandi talenti del golf italiano, Manassero è però anche il più giovane vincitore del DP World Tour, grazie all’affermazione nel 2010 al Castellò Masters in Spagna (che ha fatto suo all’età di 17 anni, 6 mesi e 5 giorni). E ancora: il più giovane vincitore del BMW PGA Championship.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero da 3 al 6 febbraio a King Abdullah Economic City sarà tra i 120 protagonisti del PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers. Il 28enne di Negrar (Verona), dopo un 2021 in crescendo (che lo ha visto guadagnarsi un posto per il Rolex Challenge Tour Grand Final, gara riservata ai migliori 45 giocatori del secondo circuito europeo maschile), in Arabia Saudita sfiderà tanti campioni internazionali. Il Saudi International, terzo evento dell’Asian Tour 2022, garantirà un montepremi di 5.000.000 di dollari (di cui 833.000 andranno al vincitore) e vanterà un field super.

A difendere il titolo sarà l’americano Dustin Johnson (numero 5 al mondo). L’americano nel 2019 (quando si giocò la prima edizione del torneo) riuscì a imporsi superando la concorrenza di Tony Finau e di Justin Rose. Poi, nel 2020, si classificò secondo alle spalle di Graeme McDowell prima di tornare al successo nel 2021. Con lui in gara ci saranno anche altri due giocatori della Top 10 mondiale, i connazionali Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo) e Bryson DeChambeau, rispettivamente all’ottavo e al nono posto del world ranking.

Molti ancora i big che scenderanno in campo sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club. Tra loro altri statunitensi quali il citato Tony Finau, Patrick Reed, Phil Mickelson, Kevin Na, Matthew Wolff e Jason Kokrak. l’australiano Cameron Smith, il messicano Abraham Ancer, gli inglesi Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Lee Westwood, Paul Casey e Ian Poulter, l’irlandese Shane Lowry, lo spagnolo Sergio Garcia e il belga Thomas Pieters.

Fa ricordare che Manassero in Asia nel 2011 conquistò il Malaysian Open prima di affermarsi nel 2012 al Barclays Singapore Open.

Il torneo in diretta tv su Sky - Il PIF Saudi International verrà trasmesso in diretta su Sky Sport Arena con la seguente programmazione: prima giornata, giovedì 3 febbraio dalle ore 9 alle 11 e dalle 12.30 alle 15.30; seconda giornata, venerdì 4 febbraio, dalle ore 9 alle 11 e dalle 12.30 alle 15.30; terza giornata, sabato 5 febbraio dalle ore 9.30 alle 14; quarta giornata, domenica 6 febbraio, dalle ore 9.30 alle 14.

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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