24 Gennaio 2022

PGA Tour: F. Molinari (6°) cede in extremis

Francesco Molinari Francesco Molinari

Francesco Molinari sfiora l’impresa in California e chiude il “The American Express”, torneo del PGA Tour, al sesto posto con un totale di 269 (67 67 67 68, -19) colpi. A La Quinta il titolo va all’americano Hudson Swafford che, con uno score di 265 (70 65 66 64, -23), torna così a vincere questo appuntamento (dopo averlo già fatto suo nel 2017) cinque anni dopo la prima volta. Per lui è il 3/o titolo in carriera sul circuito in 205 apparizioni.

Mai così bene dall’aprile 2019, Francesco Molinari torna protagonista - Ma negli Usa, “Chicco” Molinari è stato tra i grandi protagonisti dell’evento. Dove ha colto il miglior risultato sul PGA Tour dall’aprile 2019 quando sfiorò l’impresa al The Masters (vinto da Tiger Woods), terminato poi al quinto posto. Al Pete Dye Stadium Course (par 72), il quarto round per il torinese è iniziato male, con due bogey alla due e alla tre (entrambi par 4). Poi, il re della Ryder Cup 2018 di Parigi ha cominciato a macinare gioco e colpi realizzando tre birdie (alla 4, alla 6 e alla 7). Dunque, sono arrivate altre due prodezze alla 11 e alla 12 seguite da quelle firmate alla 15 e alla 16. Ed è proprio a due buche dalla fine che Molinari, per la prima volta nel torneo, ha raggiunto la vetta della classifica. Ma Swafford, che come lui aveva chiuso il “moving day” in quinta posizione, dopo un bogey alla 15 (par 4) ha realizzato prima un eagle show alla 16 (par 5), quindi un birdie alla 17 che ha chiuso la contesa. Un bogey alla 18 non ha permesso a Molinari di stanziarsi al terzo posto. Ma quella che s’è conclusa per lui può essere stata la gara della svolta.

Al debutto nel 2022, l’azzurro ha trovato subito una Top 10 (proprio come nel 2021 quando al The American Express si classificò ottavo) dando la sensazione di essere tornato a giocare su grandi livelli. Ventiquattresimo alla fine del primo round, dodicesimo a metà gara, è salito al quinto posto nel terzo round. Sono in totale venticinque i birdie realizzati dal 39enne piemontese, con sei bogey (di cui tre arrivati nelle ultime 18 buche). Con questo risultato Molinari è balzato dalla 249/a alla 181/a posizione del world ranking e dalla 222/a alla 116/a nella FedEx Cup.

“Sono contento della prestazione. Si tratta di un buon inizio di stagione e ora spero di continuare così. C’è poco tempo per riposare, mi aspetta un periodo impegnativo”. Queste le dichiarazioni, al termine della gara, di Francesco Molinari.

Stesso score del torinese per gli americani Danny McCarthy e Will Zalatoris (secondo nel 2021 al The Masters). Runner up dell’evento è lo statunitense Tom Hoge, secondo con 267 (-21) davanti ai connazionali Brian Harman, Lanto Griffin e Lee Hodges (in testa al termine del terzo round), tutti 3/i con 268 (-20). Nono posto (270, -18) per Patrick Cantlay, 14/o (274, -14) per lo spagnolo Jon Rahm, numero 1 mondiale.

In California a far festa è Swafford che succede nell’albo d’oro al sudcoreano Si Woo Kim (quest’anno 11/o con 272, -16) e cala il tris di successi sul PGA Tour (nel settembre 2020 ha vinto di misura il Corales Puntacana Resort) dopo un ultimo round al cardiopalma. Il 34enne di Tallahassee (Florida) ha iniziato l’atto decisivo del The American Express con un bogey prima di realizzare quattro birdie nelle prime nove. Dunque, ha cominciato le seconde nove con tre birdie. Sull’altalena, alla 13 e alla 15 è inciampato in due bogey, nel mezzo ha firmato un birdie alla 14. Ma è alla 16 e alla 17 che ha messo le mani sul titolo. Per lui – che entra così nella Top 100 del ranking mondiale, passando dalla 166/a alla 61/a posizione - anche un assegno di 1.368.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 7.600.000. Ma a La Quinta, da registrare c’è pure il ritorno di Molinari che, dal 26 al 29 gennaio a San Diego, sempre in California, sarà tra i giocatori più attesi del Farmers Insurance Open.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari è salito ancora, da 12° a quinto con 201 (67 67 67, -15) colpi, e può puntare al titolo nel The American Express che si sta svolgendo con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del La Quinta Country Club, del Jack Nicklaus Tournament Course e del Pete Dye Stadium Course, tutti par 72, a La Quinta in California. Il taglio dopo 54 buche, in cui i 156 partecipanti si sono alternati sui tre tracciati, ha lasciato in corsa 70 concorrenti che disputeranno il giro finale sul Pete Dye dove Francesco Molinari partirà con tre colpi di ritardo dai due leader, Lee Hodges e il francese Paul Barjon (198, -18) entrambi alla 14ª presenza sul PGA Tour.

Lee Hodges, 26enne di Huntsville (Alabama), pro dal 2018 con un titolo sul Korn Ferry Tour (2020) già leader nel round iniziale, ha girato sul Pete Dye in 64 (-8, otto birdie, senza bogey), miglior score di giornata. Sul medesimo campo Paul Barjon, 29enne di Dumbea (Nuova Caledonia), un successo sul Korn Ferry Tour (2021) anticipato da tre sul PGA Tour Canada, si è disimpegnato con un 65 (-7, otto birdie, un bogey).

Correranno per la vittoria anche Tom Hoge, terzo con 199 (-17), l’irlandese Seamus Power, quarto con 200 (-16), e i cinque giocatori che affiancano Molinari, ossia Harold Varner III, Cameron Young, Lanto Griffin, Hudson Swafford e Harry Higgs, autore di una “hole in one” nel primo turno (buca 15, La Quinta CC, par 3 di 199 yards, ferro 5).

Ha ceduto Patrick Cantlay, in vetta dopo 36 buche e ora 11° con 202 (-14), che comunque potrebbe ancora riproporsi, e ha tanta classe lo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale, 15° con 203 (-13), da poter presentare un jolly valido per annullare le cinque lunghezze di ritardo. Non ha invece chances di confermare il titolo il coreano Si Woo Kim, 24° con 205 (-11).

Estremamente regolare Francesco Molinari, che ha offerto tre 67 (-5), l’ultimo sul Pete Dye, tutti realizzati allo stesso modo, ossia con sei birdie e un bogey. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Patrick Cantlay è rimasto da solo al comando con 130 (62 68, -14) colpi e Francesco Molinari è salito dal 24° al 12° posto con 134 (67 67, -10), recuperando due colpi al leader, nel secondo giro del The American Express in svolgimento con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del La Quinta Country Club, del Jack Nicklaus Tournament Course e del Pete Dye Stadium Course, tutti par 72, a La Quinta in California, dove il taglio si effettuerà dopo 54 buche.

Si è portato al secondo posto con 131 (-13) Tom Hoge e occupano il terzo con 132 (-12) Lando Griffin, Greyson Sigg, Cameron Young, Joseph Bramlett e Will Zalatoris, che ha rimontato 93 posizioni con un 61 (-11, NC), miglior score di giornata e suo record sul giro eguagliato, frutto di dodici birdie, di cui sette consecutivi, e un bogey. E’ scivolato al 12°, alla pari con Molinari, Lee Hodges al vertice dopo un turno con Cantlay e ha lo stesso score Harry Higgs, autore nel round di apertura di una “hole in one”, la sua prima in carriera (buca 15, La Quinta CC, par 3 di 199 yards, ferro 5). Ha disceso la classifica di 19 gradini lo spagnolo Jon Rahm, leader mondiale, e ne ha risaliti otto il coreano Si Woo Kim, campione in carica, entrambi 32.i con 136 (-8) e penultima piazza per Phil Mickelson, 155° con 151 (+7).

Patrick Cantlay, 29enne di Long Beach (California) alla 123ª presenza sul PGA Tour con sei titoli e una FedEx Cup (2021) nel carniere, ha girato in 68 (-4) sul Nicklaus Tournament Course con sei birdie e due bogey. Sullo stesso tracciato Francesco Molinari ha raddoppiato il 67 (-5) di partenza anche in questo caso, come in precedenza, con sei birdie e un bogey, ma sul “meno 5” dopo 11 buche ha poi proseguito in stretto par. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Francesco Molinari, al rientro alle gare, ha tenuto un buon passo realizzando un 67 (-5) per il 24° posto nel The American Express che si sta disputando con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del La Quinta Country Club, del Jack Nicklaus Tournament Course e del Pete Dye Stadium Course, tutti par 72, a La Quinta in California, dove il taglio si effettuerà dopo 54 buche.

Sono al vertice con 62 (-10) colpi Patrick Cantlay, 29enne di Long Beach (California) alla 123ª presenza sul PGA Tour con sei titoli e una FedEx Cup (2021) acquisiti, e Lee Hodges, 26enne di Huntsville (Alabama), pro dal 2018 e appena alla 14ª partecipazione. Hanno giocato entrambi sul tracciato del La Quinta CC per un cammino parallelo fatto di un eagle e otto birdie.

Seguono con 64 (-8) Cameron Young e il coreano K.H. Lee e con 65 (-7) otto concorrenti tra i quali Brandt Snedeker, l’irlandese Seamus Power e il neozelandese Danny Lee. E’ a quattro colpi dalla vetta lo spagnolo Jon Rahm, 13° con 66 (-6,) sei birdie senza bogey sul La Quinta CC dove ha girato anche Molinari con sei birdie e un bogey.E’ in ritardo il coreano Si Woo Kim, 40° con 68 (-4), campione in carica, e giornataccia di Phil Mickelson, 154° e ultimo con un 78 (+6) sul La Quinta CC nel quale figurano un doppio e un quintuplo bogey insieme a un eagle, due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.

“Hole in one” di Harry Higgs – Harry Higgs, 30enne di Camden (New Jersey), un titolo sul PGA Tour Latinoamerica (2018), uno sul Korn Ferry Tour (2019) e approdato sul circuito nel 2020, ha realizzato una “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 15 del La Quinta Country Club, par 3 di 199 yards, utilizzando un ferro 5. Insieme all’ace, il primo in carriera, anche cinque birdie e un bogey per lo stesso 66 (-6) di Jon Rahm.

 

LA VIGILIA - Il 2022 di Francesco Molinari comincia dalla California. Due mesi dopo l’ultima apparizione allo Houston Open, il torinese si appresta a tornare in campo. Proprio come nel 2021 (quando si classificò ottavo), Molinari ha scelto il The American Express quale torneo della ripartenza. L’evento del PGA Tour, in programma dal 20 al 23 gennaio, si giocherà a La Quinta con formula (come accaduto nel 2020) pro-am (un pro e un dilettante). Tre i percorsi che ospiteranno la competizione: lo Stadium Course, il La Quinta Country Club e il Nicklaus Tournament Course. Mentre il taglio, previsto dopo 54 buche, lascerà in gara i migliori 65 classificati e i pari merito al 65° posto. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.

Il ritorno di Francesco Molinari. Nel field anche Jon Rahm, numero 1 mondiale – C’è attesa per il ritorno di “Chicco” Molinari, ormai un veterano di questo appuntamento. E se nel 2020 il piemontese non riuscì a superare il taglio, nel 2021 ottenne la prima Top 10 stagionale seguita poi da quella arrivata subito dopo al Farmers Insurance Open. Field di assoluto livello in California dove Molinari affronterà, tra gli altri, Jon Rahm. Lo spagnolo, alla seconda gara del 2022, si è già messo in bella mostra al Sentry Tournament of Champions classificandosi al secondo posto alle spalle solo dell’australiano Cameron Smith. Numero 1 mondiale, per conservare la sua leadership - in caso di vittoria di Collin Morikawa all’Abu Dhabi HSBC Championship, gara del DP World Tour in programma negli stessi giorni negli Emirati Arabi Uniti – deve piazzarsi entro il settimo posto (anche a pari merito con un altro concorrente). Compito non arduo per il 27enne di Barrika che ha già passato 34 settimane (di cui 27 consecutive) da leader del world ranking. Non solo: l’asso iberico ha un buon feeling con il The American Express, torneo che ha già vinto nel 2018 (quando si chiamava CareerBuilder Challenge) quando superò al play-off l’americano Andrew Landry.

Si Woo Kim difende il titolo. Tra i protagonisti in gara pure Cantlay e Mickelson – Con due birdie decisivi (nel quarto e ultimo giro) alle buche 16 e 17, lo scorso anno Si Woo Kim fece sua la competizione sorpassando in volata Patrick Cantlay. E ora il sudcoreano insegue il bis di successi al The American Express. L’ultimo giocatore a vincere consecutivamente questo appuntamento fu, nel 1976, Johnny Miller. Si Woo Kim avrà tra i principali avversari nella lotta al titolo non solo Rahm ma anche Cantlay. Re della FedEx Cup nel 2021, lo statunitense (quarto nel world ranking) insieme a Rahm è l’unico giocatore in gara all’interno della Top 10 mondiale. Tra i protagonisti ecco poi Phil Mickelson (vinse il torneo nel 2002 e nel 2004). Nell’elenco dei past winner ci sono, tra gli altri, pure Patrick Reed (che nel 2014 realizzò il nuovo record di punteggio del torneo), Andrew Landry (2020), Adam Long (2019), Hudson Swafford (2017) e Jason Dufner (2016).

Riflettori puntati inoltre sui messicani Abraham Ancer e Carlos Ortiz, sul canadese Corey Conners, sull’australiano Jason Day, sugli americani Tony Finau, Rickie Fowler, Russell Henley (runner up, la scorsa settimana, al Sony Open alle Hawaii), Scottie Scheffler, Matthew Wolff, Gary Woodland e Will Zalatoris, oltre che sul naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo), sull’inglese Justin Rose (oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016) e sul sudcoreano Sungjae Im.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il The American Express verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: da giovedì 20 gennaio a domenica 23, dalle ore 21 alle ore 1. Commento di: Maurizio Trezzi e di Federico Colombo

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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