10 Gennaio 2022

PGA Tour: Smith batte Rahm alle Hawaii

Cameron Smith Cameron Smith

Il Sentry Tournament of Champions va a Cameron Smith che, alle Hawaii, con un totale di 258 (65 64 64 65, -34) colpi supera Jon Rahm, numero 1 mondiale, e festeggia il quarto titolo in carriera sul PGA Tour di golf alla 157esima apparizione.
 Dopo Geoff Ogilvy (campione nel 2009 e nel 2010), un australiano torna così a imporsi al Sentry Tournament, mettendo fine a una egemonia tutta americana che durava dal 2011. E' un successo da record per Smith. A Kapalua, nell'isola di Maui, il 28enne di Brisbane ha firmato il punteggio più basso, dal 1950 a oggi, sul massimo circuito statunitense maschile in un evento a 72 buche, superando il precedente primato del sudafricano Ernie Els che, nel 2003, era riuscito a far sua questa competizione con un totale di "-31". Per Smith è il secondo exploit alle Hawaii dopo quello firmato nel 2020 al Sony Open (per lui anche due sigilli allo Zurich Classic, gara a coppie), il primo arrivato senza il bisogno di ricorrere allo spareggio. Per lui (in testa fin dal primo giro) anche un assegno di 1.476.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.200.000. Decisivo, ai fini della vittoria, un ultimo giro bogey free (chiuso in 65, -8) con otto birdie (di cui uno nel finale).
Sul Plantation Course (par 73), niente da fare per Rahm, runner up con 259 (-33). Ancora un round senza errori (lo spagnolo in quattro giri ha fatto registrare un solo bogey nel "moving day") per l'asso di Barrika, a cui non sono bastati sette birdie (nelle ultime 18 buche) per far sua la contesa. Per l'ottava volta in 114 gare l'asso basco chiude così al secondo posto, conservando la leadership mondiale ed eguagliando il record di birdie (32) in un appuntamento del PGA Tour che, dal 2001, apparteneva a Paul Gow (BC Open) e a Mark Calavecchia (Phoenix Open).
Finale di gara show per un altro australiano, Matt Jones, terzo con 260 (-32) al termine di un quarto round sottolineato da un 61 (-12). Quarta piazza (266, -26) per Patrick Cantlay, vincitore nel 2021 della FedEx Cup. Bella reazione per Collin Morikawa. Il californiano, secondo nel world ranking, ha recuperato quattordici posizioni piazzandosi quinto (267, -25) al pari di Justin Thomas (a segno nel 2017 e nel 2020) e Daniel Berger. Prova anonima per Harris English. Vincitore nel 2021, non è andato oltre il 30/o posto (278, -14).
E così il primo torneo del 2022, riservato a 38 vincitori del PGA Tour 2021, va a Smith. Grande impresa per l'australiano che batte Rahm e celebra il poker di successi sul massimo circuito americano.

 

TERZO GIRO - Il "ciclone" Jon Rahm si scatena sul Sentry Tournament of Champions. Alle Hawaii, nel primo torneo del 2022 riservato a 38 vincitori del 2021 sul PGA Tour lo spagnolo, numero 1 mondiale, con un parziale di 61 (-12), il miglior giro in assoluto nella storia della competizione (primato condiviso con Justin Thomas), su un totale di 193 (66 66 61, 26) colpi, ha agganciato in testa alla classifica l'australiano Cameron Smith. Un eagle, undici birdie e un solo bogey (il primo in 54 buche giocate), questo il ruolino di marcio dell'asso iberico in un "moving day" che ha riservato colpi e spettacolo.
A Kapalua, nell'isola di Maui, quando manca un solo round al termine, la sfida per il titolo sembra essere riservata a soli due giocatori. Punteggio da primato per Rahm e Smith che hanno realizzato il secondo miglior score - alla fine del terzo giro - nella storia del PGA Tour (il record appartiene a Patrick Reed, -27 al The American Express nel 2014). Sul Plantation Course (par 73) punta a mettere i bastoni tra le ruote ai due leader l'americano Daniel Berger, terzo con 198 (-21). Mentre in 4/a posizione (199, -20) ecco lo statunitense Patrick Cantlay (vincitore, lo scorso anno, della FedEx Cup), l'australiano Matt Jones e il sudcoreano Sungjae Im.
Grande rimonta per Thomas. Campione nel 2017 e nel 2020, grazie a un parziale di 61 (-12), al pari di Rahm, ha guadagnato 24 posizioni ed è ora 8/o con 202 (-17), dietro a Marc Leishman (7/o con 201, -18) e al fianco del giapponese Hideki Matsuyama.
 Nessuna chance di vittoria per Collin Morikawa. Diciannovesimo con 205 (-14), il californiano - secondo nel world ranking - ha perso nettamente il duello con Rahm che rimarrà così al primo posto nell'ordine di merito mondiale. Prova opaca anche per Harris English. Campione in carica, è 32/o con 211 (-8). In una competizione che mette in palio un montepremi di 8.200.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Alle Hawaii continua la prova super di Cameron Smith che, con un totale di 129 (65 64, -17) colpi, eguaglia il record di punteggio - dopo 36 buche - del torneo e resta in testa al Sentry Tournament of Champions. A Kapalua, nell'isola di Maui, nel primo evento del 2022 - riservato ai 39 giocatori che hanno vinto almeno una gara sul PGA Tour nel 2021, ma ridotti a 38 per la defezione di Cameron Champ colpito da Covid-19 - l'australiano con un parziale di 64 (-9, un eagle, nove birdie, due bogey), è rimasto al comando della classifica.

 E a metà gara il 28enne di Brisbane, che vanta tre titoli sul massimo circuito americano dopo 156 presenza e due sull’European Tour, ha tre colpi di vantaggio sullo spagnolo Jon Rahm, numero 1 mondiale, e sull'americano Daniel Berger, alle sue spalle con 132 (-14). Secondo 66 (-7) consecutivo per Rahm e ancora una prova bogey free per il basco, autore di altri sette birdie per un percorso netto, senza sbavature.


Sul Plantation Course (par 73), tra i big è al quarto posto (133, -13) lo statunitense Patrick Cantlay (vincitore lo scorso anno della FedEx Cup), mentre è risalito dalla 13ª alla quinta posizione (134, -12) il giapponese Hideki Matsuyama (a segno nel Masters 2021). Stesso score per il sudcoreano Sungjae Im.
Continua a deludere Harris English. L'americano, campione in carica, è 36° con 143 (-3) e condivide l'ultima posizione con Lucas Glover e con Lee Kyoung-hoon. Battuta d'arresto anche per Collin Morikawa. Il californiano, secondo nel world ranking, è scivolato dalla 8ª alla 22ª piazza (138, -8). Più indietroJordan Spieth e Phil Mickelson, 30.i con 140 (-6), e Justin Thomas, 32° con 141 (-5). Il montepremi è di 8.200.000 dollari con prima moneta di 1.476.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Cameron Smith è il primo leader 2022 del PGA Tour. Il 28enne australiano di Brisbane, tre titoli sul circuito in 156 gare e due sull’European Tour entrambi conquistati nella sua terra, ha preso il comando con 65 (-8, due eagle, cinque birdie, un bogey) colpi nel Sentry Tournament of Champions sul percorso del Plantation Course (par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui.

Nel torneo, al quale prendono parte solo i vincitori della scorsa stagione (38 su 39 per la defezione di Cameron Champ colpito da Covid-19) Smith ha un colpo di margine su Patrick Cantlay, su Daniel Berger e sullo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale (66, -7). In quinta posizione con 67 (-6) Kevin Na, il coreano Sungjae Im e il sudafricano Erik Van Rooyen, mentre si trovano tra i giocatori in ottava con 68 (-5) Collin Morikawa, numero due del world ranking, e Brooks Koepka. Un colpo in più per Xander Schauffele, Bryson DeChambeau e per il giapponese Hideki Matsuyama, 13.i con 69 (-4). Più arretrati Jordan Spieth, vincitore nel 2016, e Phil Mickelson, 25.i con 71 (-2), e in coda Harris English, che difende il tiolo, 35° con 73 (par), Patrick Reed, Justin Thomas, a segno nel 2017 e nel 2020, e Luca Glover, 36,i e ultimi con 74 (+1).

L’evento ha un montepremi di 8.200.000 dollari con prima moneta di 1.476.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Alle Hawaii, dal 6 al 9 gennaio, sarà sfida super tra i campioni del golf maschile che si affronteranno al Sentry Tournament of Champions. Dopo un mese di stop il PGA Tour torna protagonista con un evento riservato a 38 giocatori che hanno vinto almeno una gara,nel 2021 sul massimo circuito americano maschile.

A Kapalua, nell'isola di Maui, non sarà della partita, perché positivo al Covid-19, l'americano Cameron Champ. Difenderà il titolo siglato nel 2021 lo statunitense Harris English.

Al Plantation Course di Kapalua è pronto a rinnovarsi il duello per la leadership mondiale tra lo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale, e Collin Morikawa numero due. Tra i favoriti al successo anche gli statunitensi Justin Thomas (a segno nel 2017 e nel 2020), Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo e campione nel 2019), Patrick Cantlay, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka e Jordan Spieth (suo l'evento nel 2016). E ancora: il norvegese Viktor Hovland e il giapponese Hideki Matsuyama. Il montepremi è di 8.200.000 dollari.

Il torneosu GOFTV ed Eurosport 2 - Il Sentry Tournament of Champions sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari per entrambe le piattaforme: notti tra giovedì 6 gennaio e venerdì 7, tra venerdì 7 e sabato 8 e tra sabato 8 e domenica 9, dalle ore 0 alle ore 4; domenica 9, alle ore 22 alle ore 2.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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