20 Dicembre 2021

Collare d’oro a Franco Chimenti

Franco Chimenti Franco Chimenti

Il Collare d’Oro al merito sportivo a coronamento di una lunga e grande carriera da dirigente al servizio dello sport. Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, ha ricevuto – all’Auditorium Parco della Musica di Roma - la massima onorificenza conferita dal CONI. La cerimonia dei Collari d’Oro si è celebrata alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, insieme – tra gli altri – al Presidente del CONI, Giovanni Malagò. E ancora: del Sottosegretario con Delega allo Sport, Valentina Vezzali e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

L’onorificenza è stata consegnata anche a Marco Tronchetti Provera e a Patrizio Bertelli. Non ha potuto presenziare all'evento, a causa di un guasto all'aereo che lo avrebbe dovuto portare a Roma, il Presidente del CIO, Thomas Bach. Le cinque società insignite sono il Lecce Calcio, il Circolo Nautico Stabia, lo Sci Club Val Gardena, la Ginnastica Virtus Gallarate e il Circolo della Vela Sicilia, oltre all’Istituto per il Credito Sportivo e alla Fondazione Terzo Pilastro. Tra i premiati, nell’anno d’oro per l’Italia, anche atleti – da Marcell Jacobs a Gianmarco Tamberi - tecnici e dirigenti.

Nato a Napoli il 7 agosto del 1939, Chimenti è stato Preside della facoltà di Farmacia all’Università “La Sapienza” di Roma e membro della New York Academy of Scienses. Dal 1981 al 1985 ha ricoperto la carica di Vicepresidente della Società Sportiva Lazio di cui è Presidente nel 1986. Nel 1996 diventa Consigliere della Federazione Italiana Golf della quale viene nominato anche Vicepresidente. Poi, nel 2002, viene eletto per la prima volta quale Presidente della Federazione Italiana Golf ed entra a far parte del Consiglio Nazionale CONI. Del quale diventa membro di Giunta dal 2004 al 2008 e dal 2012 al 2021. Il 19 febbraio 2013 è stato nominato Vicepresidente Vicario del CONI, carica da cui s’è dimesso l’11 giugno 2013 per ricoprire il ruolo di Presidente di CONI Servizi S.p.A.

Grazie alla sua lungimiranza la Ryder Cup 2022 (poi posticipata al 2023) viene assegnata all’Italia – novità assoluta nella storia della competizione - che riesce così a superare la concorrenza di Germania, Spagna e Austria. Il 17 ottobre 2016 viene rieletto per la quinta volta alla presidenza della FIG. Poi, l’11 maggio 2017, la Giunta Nazionale lo ha nominato Vicepresidente Vicario del CONI, carica che lo ha portato contestualmente a rimettere il mandato quale Presidente di Coni Servizi. È nel Consiglio di Amministrazione del Comitato Organizzatore di Milano-Cortina 2026 per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. E Il 7 settembre 2020 l’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva lo ha eletto per la sesta volta alla guida della Federazione Italiana Golf per il quadriennio 2020/2024.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
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    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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