29 Novembre 2021

Solheim Cup 2023: Pettersen capitana europea

Suzann Pettersen (credit Ladies European Tour) Suzann Pettersen (credit Ladies European Tour)

La norvegese Suzann Pettersen è stata nominata quale capitana del Team Europe alla Solheim Cup 2023 in programma in Spagna dal 22 al 24 settembre sul percorso del Finca Cortesín di Casares, nel cuore della Costa del Sol in Andalusia. L’evento precederà la 44ª edizione della Ryder Cup 2023 in scena, una settimana più tardi (dal 29 settembre al primo ottobre) e per la prima volta in Italia, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

Nel 2019 a Gleneagles (in Scozia) ha realizzato il putt vincente, regalando alla spedizione continentale il successo. Dopo quell’incredibile finale la Pettersen, 40enne di Oslo, annunciò il ritiro. E ora avrà la grande opportunità di guidare il Vecchio Continente dopo nove apparizioni da giocatrice (la prima nel 2002, nel suo primo anno da “rookie” sul Ladies European Tour) e due da vice capitana (l’ultima nel settembre del 2021 a Toledo, negli Usa). “Sono davvero entusiasta di ricoprire questo ruolo che rappresenta il più grande riconoscimento della mia carriera. I miei grandi ricordi legati al golf riguardano proprio la Solheim Cup. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”. Queste le dichiarazioni della norvegese che succede alla scozzese Catriona Matthew, artefice degli ultimi due successi europei alla Solheim Cup.

Due volte campionessa Major (ha fatto suo il McDonald’s LPGA Championship nel 2007 e l’Evian Championship nel 2013), al netto i questi ha ottenuto tredici successi sul LPGA Tour e sei sul LET

“Siamo lieti del fatto che Suzann abbia accettato di ricoprire il ruolo di capitana per la Solheim Cup 2023. Per quasi 20 anni è stata il cuore e l’anima del team Europe in campo, dove ha conquistato 21 punti. Con la sua passione per la Solheim Cup, l’amore che nutre verso il golf e il grande carisma che la contraddistingue, sarà fonte d’ispirazione non solo per la squadra ma anche per i fan di tutto il mondo”. Così Alexandra Armas, Chief Executive del Ladies European Tour, ha voluto motivare la scelta ricaduta sulla Pettersen.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca