22 Novembre 2021

LPGA: Jin Young Ko straripante

Jin Young Ko Jin Young Ko

Straripante Jin Young Ko. Per il secondo anno consecutivo la 26enne coreana di Seoul (265 - 69 67 66 63, -23) ha vinto il CME Group Tour Championship, ultima gara della stagione 2021 del LPGA Tour disputata sul percorso del Tiburón Golf Club (par 7), a Naples in Florida, imponendosi nella "Race to CME Globe Champion” e intascando il congruo assegno di 1.500.000 dollari, su un montepremi di 5.000.000 di dollari. Lo ha fatto dopo una partenza lenta al 25° posto, passando per il nono e poi salendo al primo dopo tre turni insieme a Nelly Korda, alla partenza numero uno mondiale, alla francese Celine Boutier e alla giapponese Nasa Hataoka, distaccandole tutte con un 63 (-9) miglior score di giornata, frutto di nove birdie, senza bogey.

In tal modo ha portato a 12 i titoli sul LPGA Tour, comprensivi di due major, in un palmares che comprende anche undici successi sul circuito di casa, è tornata nuovamente numero uno mondiale e con 114 settimane totali di regno è seconda solo dietro alla svedese Annika Sorentsam, che lo fu per 158. Ha fatto il suo ingresso nel 2018 come membro del circuito e ha eguagliato subito un primato, quello di vincere alla sua prima gara impresa che era stata realizzata in precedenza solo una volta nel lontano 1951 da Beverly Hanson (Eastern Open). Quest’anno è stata nominata Rolex Player of the Year 2021, ma nel tempo ha vinto anche tutti gli altri premi più prestigiosi quali il Rolex Annika Major Award, il Vare Trophy e la money list. Nel 2019, poi, con la sequenza di 114 buche senza bogey ha stabilito la serie più lunga della storia di LPGA e PGA Tour battendo il filotto di 110 di Tiger Woods. Con il bottino attuale ha portato a 3.502.161 dollari i guadagni stagionali e a 9.102.985 dollari quelli totale sul circuito

Jin Young Ko ha superato di un colpo Nasa Hataoka (266, -22), di cinque Mina Harigae e Celine Boutier (270, -18) e di sei Nelly Korda, Megan Khang e l’australiana Minjee Lee (271, -17) con Lexi Thompson in ottava posizione con 272 (-16). In nona con 273 (-15) la neozelandese Lydia Ko (a cui è andato il Vare Trophy), in 15ª con 275 (-13) Danielle Kang, in 28ª con 279 (-9) la thailandese Ariya Jutanugarn e in 38ª con 282 (-6) la canadese Brooke M. Henderson.

 

TERZO GIRO - Fuochi d’artificio nel terzo giro del CME Group Tour Championship in cui le due grandi favorite, Nelly Korda (202 - 66 69 67, -14), numero uno mondiale, e la coreana Jin Yong Ko (202 - 69 67 66), numero due, hanno raggiunto in vetta la francese Celine Boutier (202 - 65 65 72), accompagnate dalla giapponese Nasa Hataoka (202 - 69 69 64), un terzo incomodo piuttosto pericoloso per tutti, rinvenuta dalla 19ª piazza con un 64 (-8) miglior score d giornata.

La nipponica ha segnato lo score più basso del turno con otto birdie, dei quali cinque a chiudere, senza bogey, Jin Young Ko è risalita alla nona posizione con un 66 (-6) dopo una partenza sprint con sette birdie di fila, seguiti da un bogey e da dieci par. Un paio di incertezze per Nelly Korda, ma egualmente efficace con un 67 (-5) fatto di un eagle, cinque birdie e due bogey, e un 72 del par (due birdie, due bogey) inatteso di Celine Boutier, dopo due 65 (-7) e il punteggio record del torneo di 130 (-14) sulle prime 36 buche.

Sul percorso del Tiburón Golf Club (par 7), a Naples in Florida, il quartetto non sarà in corsa da solo per imporsi nella "Race to CME Globe Champion”, ma hanno possibilità anche Mina Harigae e la messicana Gaby Lopez, quinte con 203 (-13), Lexi Thompson, l’irlandese Leona Maguire e la danese Nanna Koerstz Madsen, settime con 205 (-12), Megan Khang, l’australiana Minjee Lee e la coreana Jeongeun Lee6, decime con 205 (-11). Non ci sono chances invece per Danielle Kang, 14ª con 207 (-9), per la neozelandese Lydia Ko, 26ª con 209 (-7), e per la canadese Brooke M. Henderson e la thailandese Ariya Jutanugarn ,34.e con 211 (-5). Il montepremi è di cinque milioni di dollari con prima moneta di 1.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La francese Celine Boutier ha raddoppiato il 65 (-7) iniziale e con 130 (-14) colpi si è portata al vertice del CME Group Tour Championship, la gara finale del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Tiburón Golf Club (par 7) a Naples in Florida. La 28enne di Clamart con due titoli sul LPGA Tour, l’ultimo a ottobre (ShopRite Classic), tre sul Ladies European Tour, due sul Symetra Tour e due su circuiti minori, ha segnato otto birdie e un bogey e ha stabilito lo score più basso del torneo a metà gara superando il 132 che era stato realizzato dalla neozelandese Lydia Ko (2016), dal Lexi Thompson (2018) e dalle coreane Sung Hyun Park (2017) e Sei Young Kim (2019).

Celine Boutier ha dunque avanzato la sua candidatura a imporsi nella "Race to CME Globe Champion” che elargirà alla vincitrice la prima moneta di 1.500.000 dollari, su un montepremi di cinque milioni di dollari, e lo ha fatto prendendo quattro colpi di vantaggio su Mina Harigae, sulla messicana Gaby Lopez e sull’australiana Minjee Lee (134, -10). Ne accusa cinque di ritardo una delle due grandi favorite della vigilia, Nelly Korda, numero uno mondiale, quinta con 135 (-9), alla pari con l’inglese Georgia Hall e con le coreane Eun-Hee Ji e Jeongeun Lee6, che era in vetta dopo un turno. Ha recuperato con grande autorità l’altra favorita, la coreana Jin Young Ko, numero due del Rolex ranking, risalita dal 25° al nono posto con 136 (-8) e rilanciandosi nella corsa al titolo. Stesso score per Ally Ewing, Megan Khang e Lexi Thompson. Più attardate, ma ancora in grado di rimontare, Danielle Kang e Lydia Ko, 13.e con 137 (-7) e la giapponese Nasa Hataoka, 19ª con 138 (-6), mentre sono tagliate fuori la canadese Brooke M. Henderson, 39ª con 141 (-4), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 45ª con 142 (-2).

 

PRIMO GIRO - Il primo squillo nel CME Group Tour Championship, la gara finale del LPGA Tour dove si compete per la prima moneta di 1.500.000 dollari su un montepremi di cinque milioni di dollari, è della coreana Jeongeun Lee6, il cui numero sul cognome è dovuto a casi di omonimia, che con un punteggio di 64 (-8, otto birdie) colpi, conduce sul percorso del Tiburón Golf Club (par 7) a Naples in Florida.

Malgrado l’exploit della 25enne con un titolo sul circuito, la classifica è comunque piuttosto corta con la connazionale Sei Young Kim, la francese Celine Boutier, Mina Harigae e Jennifer Kupcho seconde a un colpo (65, -7) I fari sono però puntati su Nelly Korda, leader mondiale, e sulla coreana Jin Young Ko, numero due e campionessa in carica, sulle quali si sono concentrate le attenzioni della vigilia in quanto grandi favorite nella conquista della "Race to CME Globe Champion”. Per ora Nelly Korda si è collocata al sesto posto con 66 (-6) insieme ad altre sette concorrenti tra le quali l’australiana Minjee Lee e la filippina Yuka Saso.

Si trova invece tre colpi più indietro, 25ª con 69 (-3), Jin Young Ko, alla pari con la neozelandese Lydia Ko e con la giapponese Nasa Hataoka. Ha fatto meglio Lexi Thompson, 14ª con 67 (-5), e decisamente peggio Danielle Kang, la canadese Brooke M. Henderson e la thailandese Ariya Jutanugarn, 44.e con 71 (-1). Non ha trovato posto tra le 60 ammesse all’evento Giulia Molinaro.

 

LA VIGILIA - A Naples, in Florida, le regine del golf femminile dal 18 al 21 novembre si sfidano nel CME Group Tour Championship, ultimo atto del LPGA Tour 2021. Sul percorso del Tiburón Golf Club saranno presenti praticamente tutte le migliori proette del massimo circuito americano.

Altissima la posta in palio: chi si aggiudicherà l'evento verrà infatti incoronata come "Race to CME Globe Champion", aggiudicandosi la versione al femminile della FedEx Cup, e riceverà un assegno di 1.500.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 5.000.000. Sarà sfida super tra Nelly Korda e Jin Young Ko (campionessa in carica), rispettivamente al primo e al secondo posto nel ranking mondiale. L'americana e la sudcoreana (che guida invece la Race to CME Globe proprio davanti alla statunitense) si contenderanno anche la nomina di giocatrice dell'anno sul LPGA Tour.

La Korda (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo) in questa classifica a punti (al contrario di quanto succede per esempio sul PGA Tour dove sono i giocatori a scegliere il "player of the year") è in leggero vantaggio sulla 26enne di Seul ed è reduce dall'exploit al Pelican Women's Championship. Entrambe vantano quattro successi stagionali sul circuito dove sono state assolute protagoniste. Ma in Florida verrà assegnato pure un altro riconoscimento, il Vare Trophy riservato alla proette con la media punteggio più bassa in stagione. Una sfida nella sfida, con nove tra le migliori dieci al mondo in campo e past winner quali, tra le altre, Sei Young Kim (2019), Lexi Thompson (2018) e Lydia Ko (2014). Per un evento che si giocherà sulla distanza di 72 buche, senza taglio.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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