07 Novembre 2021

Challenge: niente ‘carta’ per Manassero

Matteo Manassero Matteo Manassero

Una buona e generosa prova e l’ottavo posto con 280 (70 69 71 70, -4) colpi nel Rolex Challenge Tour Grand Final non sono bastati a Matteo Manassero per tornare sull’European Tour. Infatti per ottenere una delle venti ‘carte’ per il circuito maggiore, assegnate ai primi 20 della “Road To Mallorca”, il nome pubblicitario dell’ordine di merito, avrebbe dovuto occupare uno dei primi due posti.

Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, ha vinto uno dei protagonisti della stagione, il 25enne danese Marcus Helligkilde, che ha concluso con 276 (69 67 68 72, -8) e ha ottenuto il terzo titolo sul circuito nell’anno e in carriera. Con i 78.000 euro (su un montepremi di 450.000 euro), corrispondenti a 78.000 punti, ha prevalso anche nella money list con 222.628 punti. Il terzo titolo, per la verità, è arrivato un po’ tardi, perché se lo avesse conseguito prima avrebbe già potuto giocare sull’European Tour per la norma che promuove immediatamente al terzo successo in stagione.

Pur avendo girato con un 72 (+1, tre birdie, quattro bogey), un colpo sopra par, Helligkilde è riuscito a prevalere di misura sui francesi Julien Brun e Frederic Lacroix, sul tedesco Yannik Paul e sul portoghese Ricardo Gouveia, secondi con 277 (-7). Subito dietro due sudafricani, JC Ritchie, sesto con 278 (-6), e Oliver Bekker, settimo con 279 (-5), mentre Manassero ha avuto la compagnia dello svedese Jesper Kennegard, in vetta dopo tre giri, del danese Niklas Norgaard Moller e del sudafricano Wilco Nienaber.

Nella “Race to Mallorca” Helligkilde ha preceduto Ricardo Gouveia (p. 188.291), l’iberico Santiago Tarrio (p. 173.938), che era leader prima della gara, Julien Brun (p. 163.772) e Frederic Lacroix (p. 120.334). Manassero è terminato 33° (p. 54.365) risalendo dal 44° posto.

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero, decimo con 210 (70 69 71, -3) colpi, dovrà ricorrere a un miracolo per coronare il suo sogno di tornare sull’European Tour. Infatti ha bisogno almeno di un secondo posto nel Rolex Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour, condizione essenziale per prendersi una delle venti ‘carte’ per l’European Tour 2022 che verranno assegnate ai primi venti dell’ordine di merito. E’ rimasto praticamente stabile, poiché era nono dopo due turni, ma da quattro i colpi di ritardo dalla vetta sono diventati sette e questo gli complicherà notevolmente le cose nel giro finale.

Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, è al vertice con 203 (68 68 67, -10) colpi lo svedese Jesper Kennegard che precede di misura il danese Marcus Helligkilde (204, -9). In terza posizione con 206 (-7) il sudafricano JC Ritchie, in vetta dopo due turni con il connazionale Oliver Bekker, ora quarto con 208 (-5) insieme al francese Julien Brun, al norvegese Espen Kofstad, al tedesco Yannik Paul e al portoghese Ricardo Gouveia, numero due dell’ordine di merito risalito dalla 19ª piazza, sorpassando lo spagnolo Santiago Tarrio, nono con 209 (-4), leader della money list. Il montepremi è di 450.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Gran salto di Matteo Manassero, da 23° a nono con 139 (70 69, -3) colpi, che può così cullare le sue speranze di classificarsi in uno dei primi due posti nella graduatoria del Rolex Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour, unica condizione per prendersi una delle venti ‘carte’ per l’European Tour 2022 che verranno assegnate ai primi venti dell’ordine di merito.

Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, si sono presi la scena salendo in vetta alla classifica con 135 (-7) i sudafricani Oliver Bekker (66 69) e JC Ritchie (68 67). Il primo ha girato in 69 (-2) con quattro birdie e un doppio bogey, unica sbavatura in 36 buche, e il secondo lo ha raggiunto con un 67 (-5), miglior punteggio di giornata fatto di cinque birdie e di un bogey siglato anche da altri quattro concorrenti.

In terza posizione con 136 (-6) lo svedese Jesper Kennegard e il danese Marcus Helligkilde e in quinta con 137 (-5) il norvegese Espen Kofstad, il tedesco Yannik Paul, il danese Nicolai Kristensen e il francese Julien Brun.

Ha rimontato lo spagnolo Santiago Tarrio, leader della money list, uno degli altri autori del 67, ora accanto a Manassero dopo una rimonta dal 39° posto, e ha ceduto il portoghese Ricardo Gouveia, numero due dell’ordine di merito, da quarto a 19° con 141 (-1) dopo un 74 (+3).

Manassero ha firmato uno score di 69 (-2) colpi con quattro birdie, di cui tre a chiudere, e due bogey. Il montepremi è di 450.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Inizio guardingo, ma positivo, di Matteo Manassero 23° con 70 (-1) colpi nel Rolex Challenge Tour Grand Final, il torneo che conclude la stagione del Challenge Tour e al termine del quale si assegneranno venti ‘carte’ per l’European Tour 2022. Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna,  hanno preso il comando con 65 (-6) colpi l’austriaco Lukas Nemecz e il norvegese Espen Kofstad, che precedono di misura il sudafricano Oliver Bekker (66, -5).

Al quarto posto con 67 (-4) il portoghese Ricardo Gouveia, numero due della money list, e i tedeschi Marcel Schneider e Yannik Paul e tra i concorrenti al settimo con 68 (-3) altri due sudafricani, Wilco Nienaber e J.C. Ritchie. In netto ritardo lo spagnolo Santiago Tarrio, 38° con 72 (+1) su 45 concorrenti, numero uno della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito, che in tal modo rischia di essere sorpassato da Gouveia.

Nemecz ha segnato sette birdie e un bogey e Kofstad un eagle, cinque birdie e un bogey. Matteo Manassero, 44° nella money list, che per ottenere la ‘carta’ ha bisogno almeno di un secondo posto, è stato molto prudente concludendo con un birdie e 17 par. Il montepremi è di 450.000 euro.

 

LA VIGILIA - Arrivare nelle prime due posizioni al Rolex Challenge Tour Grand Final (4-7 novembre) per conquistare una delle 20 “carte” a disposizione e tornare a giocare nel 2022 sull’European Tour dove ancora oggi vanta il primato di più giovane vincitore della storia del circuito. E’ questo il grande obiettivo di Matteo Manassero che a Maiorca, in Spagna, insegue l’impresa. Con il terzo posto (miglior risultato stagionale sul Challenge Tour) al Challenge Costa Brava, Manassero ha guadagnato 20 posizioni (da 64° a 44°) nella “Road to Mallorca” (l’ordine di merito del circuito), concedendosi l’occasione di giocare il Grand Final. Gara che si svolgerà al “T Golf & Country Club” e che vedrà in campo i migliori 45 giocatori del Challenge Tour 2021.

Dalla Spagna alla Spagna. Il 24 ottobre del 2010 con l’exploit al Castelló Masters, arrivato all’età di 17 anni e 188 giorni, è diventato il più giovane vincitore sull’European Tour. E ora, sempre in Spagna, Manassero sogna un grande risultato per ritornare sul massimo circuito continentale. In un appuntamento che vedrà rinnovarsi la sfida tra lo spagnolo Santiago Tarrio e il portoghese Ricardo Gouveia, che si contenderanno la palma di miglior giocatore del Challenge Tour 2022. Il montepremi è di 450.000 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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