07 Novembre 2021

Eurotour: vince Pieters, Bertasio 5°, Laporta 7°

Thomas Pieters Thomas Pieters

Ottime prove di Nino Bertasio, quinto con 271 (61 69 74 67, -13), e di Francesco Laporta, settimo con 272 (70 66 69 67, -12), nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 7) di Vilamoura in Portogallo, dove si è imposto con 265 (68 64 65 68, -19) il belga Thomas Pieters. Apprezzabile anche Edoardo Molinari, 22° con 276 (72 69 68 67, -8), in crescendo negli ultimi tre turni.

In un finale molto combattuto Pieters, 29enne di Geel, ha conseguito il quinto titolo sul circuito, giunto a due anni e tre mesi dal quarto, grazie a un parziale di 68 (-3, un eagle, tre birdie, due bogey) che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle i danesi Lucas Bjerregaard e Nicolai Hojgaard, quest’ultimo autore di un 64 (-7, otto birdie, un bogey) miglior score di giornata, e il francese Matthieu Pavon, in vetta con Pieters dopo tre round, secondi con 267 (-17) .

Bertasio è stato affiancato dall’inglese Matthew Jordan, e sono terminati all’ottavo posto con 273 (-11) l’australiano Min Woo Lee, il transalpino Victor Perez, lo spagnolo Adri Arnaus e l’inglese Richard Bland.

Gli azzurri hanno guadagnato terreno tutti con un 67 (-4). Bertasio, che è stato leader nei primi due round, ha risalito la graduatoria di due gradini, e Laporta di quattro segnando entrambi sei birdie e due bogey, mentre Molinari ha rimontato dal 28° posto con quattro birdie senza bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). A Pieters è andato un assegno di 237.810 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

TERZO GIRO - Nino Bertasio ha ceduto ed è sceso dal primo a settimo posto con 204 (61 69 74, -9) colpi nel terzo turno del Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo, dove è stato al vertice nei primi due round. Ha invece tenuto un buon passo Francesco Laporta, 11° con 205 (70 66 69, -8), che ha guadagnato una posizione, mentre ne ha rimontate ventuno Edoardo Molinari, 28° con 209 (72 69 68, -4).

Sono saliti al vertice, realizzando entrambi un 65 (-6), miglior score di giornata, per un totale di 197 (-16) il belga Thomas Pieters e il francese Matthieu Pavon, che hanno marciato con lo stesso passo sin dall’inizio (68 64 65 per entrambi). Pieters, 29enne di Geel, quattro titoli sul circuito, è stato estremamente vario passando per un eagle, otto birdie, due bogey e un doppio bogey, mentre Pavon, 29enne di Tolosa senza successi su entrambi i tour continentali, è stato più lineare con otto birdie e due bogey.

La coppia ha preso un bel vantaggio di quattro colpi e potrebbe giocarsela nel giro finale in una specie di match play, comunque non sono tagliati fuori quanto meno gli altri quattro che li seguono in classifica, il danese Lucas Bjerregaard, terzo con 201 (-12), lo svedese Kristoffer Broberg, quarto con 202 (-11), l’inglese Sam Horsfield e il danese Nicolai Hojgaard, quinti con 203 (-10).

Più complicato per Bertasio, sia per le sette lunghezze di ritardo che, magari, per un possibile contraccolpo psicologico, il quale aveva iniziato bene con un birdie, poi sono arrivati quattro bogey e il 74 (+3). Per Laporta un parziale di 69 (-2) con due birdie senza bogey e 68 (-3) colpi per Molinari con cinque birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Nino Bertasio ha mantenuto il comando con 130 (61 69, -12) colpi nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo, dove Francesco Laporta è salito dal 31° al 12° posto con 136 (70 66, -6) ed Edoardo Molinari è 49° con 141 (72 69, -1).

Bertasio, 33enne azzurro, nato a Zurigo in Svizzera, alla 159ª gara sull’European Tour dove non ha titoli, dopo il 61 (-10, dieci birdie) del primo turno ha segnato uno score di 69 (-2) con tre birdie e l’unico bogey su 36 buche e ha visto ridursi da quattro a due i colpi di vantaggio sui primi inseguitori, il belga Thomas Pieters, il danese Lucas Bjerregaard, il francese Matthieu Pavon e lo spagnolo Adri Arnaus (132, -10). Subito dietro due inglesi, Callum Shinkwin, sesto con 133 (-9), e Sam Horsfield, settimo con 134 (-8).

Laporta è risalito con un 66 (-5) nato da sette birdie e da due bogey e Molinari ha segnato un parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Grande giornata di Nino Bertasio, leader con 61 (-10) colpi, suo score personale più basso in carriera, nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo. Il 33enne azzurro, nato a Zurigo in Svizzera, alla 159ª gara sull’European Tour dove non ha titoli, ma ha guadagnato quasi due milioni di euro, e con un quarto posto nello Scottish Open del 2019 quale sua miglior prestazione, ha segnato dieci birdie senza bogey, quattro in uscita e sei nelle nove buche di rientro, prendendo quattro colpi di vantaggio sullo spagnolo Adri Arnaus (65, -6) e cinque sul malese Gavin Green (66, 5).

 “Sono partito nel modo giusto - ha detto Bertasio - e ho messo a segno parecchi putt sulle prime nove, poi ho giocato veramente bene sulle seconde. No, sono sincero, non stavo pensando a un possibile 59, anzi non mi aspettavo il 61, ma è stato il frutto di una giornata in cui tutto ha funzionato perfettamente. Domani? Vedremo cosa succede. Ho un grande gruppo con Sam Horsfield e Julian Suri e oggi ci siamo divertiti molto. Spero che tutto ciò si ripeta”.

Altri quattro gli italiani in gara: Francesco Laporta, 31° con 70 (-1), Renato Paratore ed Edoardo Molinari, 65.i con 72 (+1), e Lorenzo Gagli, ancora una volta in difficoltà, 100° con 76 (+5).

In classifica sono al quarto posto con 67 (-4) tre danesi, Lucas Bjerregaard e i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard , l’inglese Callum Shinkwin, il francese Benjamin Hebert e l’irlandese Padraig Harrington, capitano del team europeo sconfitto nella recente Ryder Cup. Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

LA VIGILIA - Con il Portugal Masters (4-7 novembre) comincia la volata finale dell’European Tour che si concluderà il 21 novembre a Dubai dopo il Dp World Tour Championship. Saranno cinque gli italiani in gara al Dom Pedro Victoria Golf Course: Renato Paratore, Francesco Laporta, Edoardo Molinari, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli. A Vilamoura occasione importante per gli azzurri che ambiscono a guadagnare posizioni nella Race to Dubai, l’ordine di merito dell’European Tour. Guido Migliozzi è già certo di un posto per il gran finale di Dubai (prima del Dp World Tour Championship si disputerà il Dubai Championship). Mentre Laporta ed Edoardo Molinari, rispettivamente al 51° e 67° posto della “money list”, cercano risultati importanti per staccare il biglietto per il Dp World Tour Championship. Discorso diverso per Bertasio e Paratore, rispettivamente 111° e 124° che inseguono la tranquillità per conservare la carta piena per l’European Tour 2022. Più staccato invece Gagli, 19°. Gli azzurri vogliono il primo successo stagionale sul circuito in un evento che ha visto Francesco Molinari runner up nel 2009 e nel 2010.

Difenderà il titolo il sudafricano George Coetzee. Nel field, tra gli altri, anche i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard (vincitore quest’anno del DS Automobiles 78° Open d’Italia), oltre all’irlandese Padraig Harrington, capitano del team Europe all’ultima Ryder Cup del Wisconisn. L’evento ha un montepremi di 1.500.000 euro.  

Diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – Il Portugal Masters verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ed Eurosport 2. GOLFTV: giovedì 4 novembre, venerdì 5 e sabato 6, dalle ore 13 alle 18; domenica 7, dalle ore 13 alle ore 17,30. Eurosport 2: giovedì 4 novembre, venerdì 5 e sabato 6, dalle ore 14 alle ore 18: domenica 7, differita dalle ore 23 alle ore 1. Commento di: Maurizio Trezzi e di Giovani Magni.  

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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