13 Ottobre 2021

Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme: Perrino al comando

Pierfederico Rocchetti Pierfederico Rocchetti

É Tommaso Perrino il leader dell’Open d’Italia Disabili Sanofi Genzyme al termine del primo dei due giri sul percorso (par 72) del Royal Park I Roveri di Fiano (Torino). Nella tappa italiana dell’European Disabled Golf Association (EDGA) il campione in carica, che ha partecipato anche alle ultime due edizioni dell’Open d’Italia (European Tour), conduce la classifica “strokeplay medal” con 75 (+3) colpi, seguito in seconda posizione, con 77 (+5), dall’irlandese Cian Arthurs e dal francese Hassan Chakboub. Buon avvio di gara anche del giovane Vittorio Cascino, quarto con 82 (+10). Decima posizione, con 88 (+16), per Pierfederico Rocchetti vincitore di quattro titoli nazionali tra il 2014 e il 2019.

Nella classifica “strokeplay pareggiata” Andrea Plachesi, con 65 colpi, è in testa davanti a Riccardo Bianciardi, secondo con 67. Terzi, con 69, Luisa Ceola, Pietro Andrini, Edoardo Biagi, Giuseppe Bagnarelli e lo svizzero Emmanuel Berset. Nella categoria stableford Paolo Fancelli e Rodolfo Cappellazzo condividono la prima posizione con 41 punti. Terzi, con 39 punti, lo svizzero Miro Waldvogel e l’austriaca Karin Becker.

Stefano Palmieri: la mia seconda vita da non vedente sul green - Applausi per tutti i partecipanti, che portano in campo tenacia e passione, rafforzando il messaggio d’inclusione al centro del Progetto Ryder Cup 2023. Tra gli esempi di determinazione, Stefano Palmieri, atleta non vedente che ha concluso il primo round al 12° posto con 30 colpi. Palmieri, 49enne di Follonica che ha perso la vista a 30 anni in un incidente stradale, è stato supportato in campo da Stefano Bertola, tecnico federale del settore paralimpico FIG. “Ho iniziato a giocare a golf nel 2012. Questo sport è stato determinante per trasmettermi nuovi stimoli nella mia seconda vita. Indosso la maglia della nazionale con orgoglio e la mia più grande vittoria è aver dato coraggio ad altri non vedenti che hanno iniziato a giocare a golf sulla scia dei miei successi internazionali nei tornei blind” queste le dichiarazioni di Palmieri che punta al premio “sensory category” al Royal Park I Roveri.

Formula di gara – Il torneo si articola su due giri da 18 buche e mette in palio anche il titolo di campione italiano. Non disputata nel 2020 per l’emergenza sanitaria da Covid-19, la competizione è giunta alla ventunesima edizione ed è aperta a tutte le categorie di disabilità e a tutte le sei categorie di Golf handicap.

Il percorso di gioco – Già teatro dell’Open d’Italia (European Tour) per quattro edizioni consecutive dal 2009 al 2012, il Royal Park I Roveri, che lo scorso luglio ha ospitato anche l’European Ladies’ Amateur Championship, fa il suo debutto come sede di gioco della tappa italiana del circuito EDGA. Situato a soli 20 km dal centro di Torino, circondato dalle Alpi e immerso nella natura del Parco Regionale La Mandria, a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, il circolo piemontese è stato fondato nel 1971 dalla famiglia Agnelli. La struttura offre due percorsi da 18 buche progettati da architetti di fama mondiale, Robert Trent Jones Sr. e Michael Hurdzan.

I partner – L’Open d’Italia Disabili, ospitato dal Royal Park I Roveri, ha il supporto di Sanofi Genzyme (Title Sponsor) e la collaborazione dei Partner Istituzionali: EDGA (European Disabled Golf Association); CIP (Comitato Italiano Paralimpico); INAIL Superabile. Official Advisor: Infront.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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